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GRASSO BOLLENTE SUL “PORTOBELLO” DELLA CLERICI: “MODESTO VARIETÀ SENZA L'ANIMA DELL'ORIGINALE DI TORTORA CHE SAPEVA TOCCARE CON MANO LEGGERA I TASTI DELL’UNIVERSO POPOLARE –LA GRANDE TROVATA ERA QUELLA DI CONSIDERARE LA PROVINCIA COME L'IDEALE ‘’BACINO D'UTENZA’’ DELL'AUDIENCE TELEVISIVA, SMETTERE DI RIVOLGERSI AL PUBBLICO INCONTENTABILE DELLA METROPOLI''
Aldo Grasso per il Corriere della Sera
La Corrida di Carlo Conti non era quella di Corrado, il Rischiatutto di Fabio Fazio non era quello di Mike Bongiorno e il Portobello di Antonella Clerici non è quello di Enzo Tortora. E fin qui niente di eccezionale: i programmi nascono anche dallo Zeitgeist, lo spirito del tempo, la filologia non basta.
La riproposta di vecchi programmi storici è figlia di pigrizia immaginativa, nasce dal tentativo di catturare qualcosa che appartiene ancora all' immaginario diffuso, si fonda sull' idea che l' usato sicuro basti e avanzi. Sin dai tempi di Campanile sera, Enzo Tortora sapeva come «promuovere» il ricco materiale umano della provincia, era l' unico, grande conduttore televisivo che sapesse toccare, con mano leggera ma ferma, i tasti dell' universo popolare. A Portobello, la sua coltivata enfasi retorica, contrappuntata da qualche sapiente lacrima, si dispiegava in tutto il suo splendore.
Nel clima del doporiforma della Rai, della rinascita della diretta, del bisogno di conversare con il pubblico, della sia pur timida competizione tra le reti, inizia a prendere forma e corpo la cosiddetta Neo-tv o tv-verità o tv di servizio; tutte formule che col tempo perderanno la barbarica genuinità delle origini, la capacità di meravigliarsi di se stesse e del mondo, scrutato, ormai, con occhi smaliziati e calcolatori.
La grande trovata di Portobello era quella di considerare la provincia come l' ideale «bacino d' utenza» dell' audience televisiva, smettere di rivolgersi al pubblico incontentabile della metropoli. Il Portobello della Clerici (Rai1, sabato, 20.30) è un modesto varietà del sabato sera, lento, impacciato, costruito solo per contrastare Tú sí que vales della De Filippi. Del programma di Tortora usa il «corpo» ma non l'«anima». E che tristezza vedere Carlo Verdone che cerca di far parlare il pappagallo!
antonella clerici
ALDO GRASSO
tortora portobello
antonella clerici
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