1. ALT, FERMATE IL CIAK! HOLLYWOOD COSTRETTA A CAMBIARE “NEMICI”: IN SOFFITTA I RUSSI, IN NAFTALINA I GIAPPONESI MA SOPRATTUTTO CANCELLATI I CINESI (IL SECONDO MERCATO PER LE MAJORS), ARRIVANO SULLO SCHERMO NUOVI, FRESCHI NEMICI: I NORD-COREANI DI KIM JON-UN 2. PERSINO TARANTINO HA LASCIATO MUTILARE ‘’DJANGO’’ PER ACCEDERE AI CINEMA DI PECHINO 3. ‘’ALBA ROSSA’’, REMAKE DEL CLASSICO DI JOHN MILIUS (1984), 75 MILIONI DI DOLLARI PER DEMONIZZARE LA CINA, DI COLPO IL FILM (USCITA ERA PREVISTA PER IL 2010) E’ SCOMPARSO PER RICICCIARE NELLA SALE USA QUALCHE MESE FA MA CON UNA DIFFERENZA FONDAMENTALE: GRAZIE A UN INVESTIMENTO DI UN MILIONE DI DOLLARI I SOLDATI CINESI SONO DIVENTATI SOLDATI DELLA COREA DEL NORD. IL FILM E’ BRUTTISSIMO COMUNQUE. MA (FORSE) I CINESI LO VEDRANNO

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Giulia D'Agnolo Vallan per Dagospia

"Il tuo esercito ci ha messo 15 minuti ad arrivare alla Casa Bianca, noi l'abbiamo presa in 13" dice soddisfatto l'uberterrorista nordcoreano al presidente degli Stati Uniti in un momento che mandera' in estasi Kim Jon-un alla visione bootleg di ‘'Olympus Has Fallen'' (Olimpo e' il nome in codice della residenza del primo cittadino USA).

E' un fatto curioso che l'uscita del film di Antoine Fuqua (oggi anche in Italia) coincida con le tensioni internazionali scatenate dalle bellicose dichiarazioni d'intenti del rotondo leader di Pyongyang (a meno che non si stato proprio quel bootleg a ispirare Kim Jon-un...). Sorprende di meno che gli astuti produttori di origine israeliana di ‘'Olympus'' (sono gli stessi che di ‘'Expendables'') abbiano abbiano scelto di affidare proprio alla Corea del Nord il merito della prima invasione di Washington dal giorno in cui le truppe del generale inglese Robert Ross misero a ferro e fuoco la capitale americana, nel 1814.

Non si tratta di una scelta politica e nemmeno di plausibilita' narrativa (in quel senso ‘'Olympus'' e' credibile come l'invasione giapponese di Hollywood in ‘'1941'' di Steven Spielberg) , bensi' squisitamente finanziaria: con il mercato estero responsabile di una percentuale sempre piu' alta degli incassi dei film americani d'azione (specialmente quelli old fashioned come questo, o gli ‘'Expendables'') il numero dei cattivi utilizzabili senza il rischio di pregiudicare fascie vastissime di pubblico straniero scende praticamente a zero.

Soprattutto, non si puo' piu' contare su nemesi storiche degli USA come Russia, Cina (il secondo mercato per Hollywood) e Giappone... Persino Tarantino ha lascito mutilare Django per poter accedere ai cinema di Pechino e Shangai. Se poi la storia richiede un governo autoritario che abbia anche un esercito come si deve e la parvenza di un arsenale nucleare....a disposizione rimane solo il circo di Pyongyang.

Per la stessa la ragione, e' proprio l'esercito della Corea del Nord a invadere gli Stati Uniti anche in ‘'Alba rossa'', remake del classico di John Milius (1984) in cui le truppe sovietiche, con l'appoggio di Cuba e del Nicaragua, invadevano gli States ma i loro carriarmati venivano messi alle strette da un gruppo di teen agers del Colorado capaci di improvvisare tecniche di guerriglia degne degli Apache.

Era proprio a Geronimo e al genocidio degli indiani che Milius pensava scrivendo quello che rimane oggi uno dei suoi film piu' belli, un mix sublime di satira dei consumi, antimperialismo e poesia western, e un cult insuperato dell'era di Ronald Reagan. In omaggio al film il Pentagono aveva addirittura battezzato "Operation Red Dawn", la missione per la cattura di Saddam Hussein.

Erano anni che la MGM voleva farne un remake. Lo ha finalmente messo in cantiere, in Michigan, nell'autunno del 2010, in piena crisi economica e furor di Tea Party. Contro il parere di Milius ("E' una premessa stupida. Perche' dovrebbero invaderci? Per loro siamo un mercato. Il Messico avrebbe piu senso"), lo studio aveva deciso che, crollato il muro di Berlino, l'invasore piu' plausibile sarebbe stata la Cina e, in modo poco ispirato, aveva affidato la regia al coordinatore di stunt Dan Bradley, con Chris Hemsworth (Thor), nel ruolo che fu di Patrick Swayze.

Perche' uno studio hollywoodiano decida di spendere 75 milioni di dollari per insultare uno dei maggiori mercati di cinema USA nel mondo e' un mistero, anche per menti meno sofisticate di quella di Milius. Ma i titoli di testa fecero in fretta da arrivare a Pechino: "Gli USA rigirano un film della guerra fredda per demonizzare la Cina" ha annunciato il ‘'Global Times'' (1.5 milioni di lettori). Di punto in bianco il film (la cui uscita era prevista per il 24 novembre 2010) e' scomparso dalla circolazione.

E' riaffiorato nella sale USA qualche mese fa (e adesso in VOD, anche se non ancora in Italia) ma con una differenza fondamentale rispetto alle previsioni: grazie a un investimento di un milione di dollari in CGI, per alterare simboli e uniformi, I soldati cinesi sono diventati soldati della Corea del Nord. Il film e' bruttissimo comunque. Ma (forse) I cinesi lo vedranno.

 

 

KIM JONG UN VLADIMIR PUTIN DURANTE UN COMIZIO SULLA PIAZZA ROSSA Tempesta di Sabbia in Cina BAndiera Cinese TARANTINO DJANGO UNCHAINED tarantino django unchained olympus has fallen movie poster sul set di red dawn red dawn poster RED DAWN