sgarbi funeral

I 65 ANNI DI SGARBI SI TRASFORMANO IN UN FUNERALE DA VIVO, CON LUI SDRAIATO COME UNA SALMA, DECINE DI AMICI ED EX NEMICI CHE LO RACCONTANO, LO INSULTANO, LO AMANO (VIDEO) - MORGAN: ‘MI PIACE PERCHÉ È RAGIONEVOLE’. RISATE. ‘NEL SENSO CHE RAGIONA’. DAVERIO: ‘QUESTO È IL SUO BAR-MITZVA: FORSE DIVENTA ADULTO’ - DAGO: 'SENZA LA MADRE, SIAMO NOI LA SUA FAMIGLIA' - C’È LA PORNOSTAR VITTORIA RISI E L’ABATE DEL TEMPIO ZEN, MA NON I FIGLI: ‘AH, NON GLIEL’HO DETTO. COME MI DEFINISCO? UN UOMO SOLO’

 

 

Fabio Isman per ‘Il Messaggero

 

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Cinquecento persone tra amici e fan riunite ieri al Labirinto di Franco Maria Ricci vicino a Parma per festeggiare le 65 candeline dello scrittore/critico/showman che commenta: «Sono un uomo solo». Vissani: «Fa più casino di chiunque» Morgan si sbilancia: «Mi piace perché è ragionevole, nel senso che ragiona». Dalla serata si trarrà un libro e forse un film

 

L'EVENTO

sgarbi tra il pubblicosgarbi tra il pubblico

Festa di compleanno per l'amico Victor: oggi Sgarbi ne fa 65, e ha radunato infinite persone che hanno avuto o hanno a che fare con lui, al Labirinto di Franco Maria Ricci (splendido e incredibile), vicino a Parma. L'evento si intitola Diversi Sgarbi, perché ne esistono molti; lui, in teoria, muto in platea ad ascoltare. Tantissimi nomi noti.

sgarbi rivisto da pierino della francescasgarbi rivisto da pierino della francesca

 

E anche 500 persone che pretendono il selfie con lui; tacchi 12 o forse anche più; dieci tamburi zen di un convento di Fidenza, caro a lui e al padrone di casa, e l'abate parla dello scrittore-critico-uomo/tv come della «contemporanea impronta dell'eterno»; si chiama Guareschi: parente? «No, non l'ho conosciuto; ma sono assai amico dei figli». Su un palco si succedono volti famosi. Iniziano le persone di cucina, Farinetti, Pierangelini, Vissani: tutti amici suoi, che «di cibo non capisce nulla» (Farinetti). Vissani: «La sua dote? Fa casino più di chiunque».

 

ATMOSFERA SURREALE

risi dago morganrisi dago morgan

Atmosfera alquanto surreale. «È il suo Bar-Mitzva, la cresima degli ebrei: forse diventa adulto», dice Philippe Daverio; «e pensare che al liceo era carino, e anche ben educato»: come a dire che non lo è più. «La libertà è la sua maggior prigione» (Maria Rita Parsi); è «l'Edipo più riuscito al mondo», l'eterno adolescente.

roberto d agostino sul palco roberto d agostino sul palco

 

Poi, Roberto D'Agostino spiega che «da quando non c'è più la mamma, Rina, cui delegava gran parte della vita, ha bisogno della famiglia: ecco perché siamo qui». Altri spiega che, «non potendoci forzatamente essere», vuole «vedere prima come sarà il suo funerale»; e lui si stende a terra, in posa di salma, davanti a un ritratto in forma di Duca d'Urbino di Piero della Francesca, che gli hanno appena regalato.

parla dago sul palcoparla dago sul palco

 

Qui accanto, ce ne sono altri 20 suoi, come soggetto e come proprietà, firmati da buoni nomi moderni, da Tullio Pericoli in poi; la mostra si intitola (e come, se no?) Caro Vittorio. Non è «sa festa manna» dei sardi, quella più grande: è soltanto un pochettino smodata.

 

morgan e vittoria risi in braccio a dago con crucianimorgan e vittoria risi in braccio a dago con cruciani

Una pornostar e un principe; fidanzata attuale e altre più remote; Vittorio, figli nessuno? È preso alla sprovvista: «Ah, non glielo ho detto». Roberto D'Agostino, s'intende per non farsi notare, indossa una giacca a falci e martelli. L'abate zen reverendo Fausto Taiten Guareschi, spiega i proverbiali ritardi del personaggio: «Una presenza contemplata nell'assenza».

morgan allo sgarbi funeral party morgan allo sgarbi funeral party

 

Fabio Canessa declina: «Eccessivo, impetuoso, paradossale; dove abita non si sa, mai fermo in un posto»; parole pronunciate però con il tono del complimento. Un antiquario rivela che di recente si è comperato lettere autografe di un amico di Giacomo Leopardi. «Si eccita solo, ma sempre, davanti alle cose belle: ha come degli orgasmi». «Ogni borgo d'Italia è suo: li conosce uno ad uno».

 

«Ma basta con tutti questi elogi sperticati», tuona Jas Gawronski; e ricorda quando, per «presentare a Cortina un libro di Giovanni Nuvoletti che non aveva nemmeno letto», ne fece una terribile stroncatura pubblica.

morgan  ciuffomorgan ciuffo

 

Un suo amico è colui (dice Sgarbi) «che ha inventato la cintura dell'auto alla napoletana»: dipinta sulla maglietta, «che però non è mai andata in produzione», certifica l'interessato. «Non siamo la sua corte, ma i suoi amici», proclama stentoreo un altro. Una sottolinea che «non ci parlavamo più da 23 anni, al massimo qualche insulto indiretto»; e poi, ammette che la cosa sembra «un raduno di alpini», per uno che «deponeva le donne ai piedi della madre» perché le valutasse e giudicasse. Spesso, con esiti infausti.

la porno vittoria risi e l'abate zen la porno vittoria risi e l'abate zen

 

LA FEDE IN ZERI

Roberto D'Agostino ricorda la comune fede in Federico Zeri (cui poi, si sa, Sgarbi ha abiurato), e quando si presero a bicchierate d'acqua e sonori ceffoni davanti a Guliano Ferrara e alle telecamere: roba strasuperata, infatti è qui, come urlerebbe la Carrà. Sgarbi «arriva a Roma nel 1985 da Milano, dove chissà che aveva combinato poiché doveva fuggire, portatovi da Marta Marzotto».

 

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Morgan è incauto: «Sgarbi mi piace perché è ragionevole», e in sala tutti ridono; «no, nel senso che ragiona». Di monaci zen, ce ne sono una quindicina: sono gli unici che restano al proprio posto: gli altri si muovono, per salutare questo o quello, bere un gin tonic. È un mondo che si ritrova. «Si devono citare almeno alcuni dei suoi difetti: ne ha davvero tantissimi», dice un altro: ma poi, si dimentica di farlo. Magari, soltanto perché il festeggiato non rimanga male.

dago sgarbidago sgarbi

 

UN UOMO SOLO?

Ormai è sera: è già pronto il cenone per tutti; si è fatta una certa, come dicono a Roma. Si sa già che la Spal forse è in serie A, e Macron ha vinto. Vittorio, ma se faccio io una domanda a te? «Cioè?». Tu, chi sei davvero? Pensa un solo attimo: «Un uomo solo».

 

dago brindisi a cenadago brindisi a cena

Manca tempo per chiedere una precisazione; ma solo non significa solitudine, almeno a valutare da quanta gente c'è stasera; significa unicamente che non ce n'è un altro come lui. Ma che lo pensi, tutti lo sapevano già, e da sempre, non è vero?

Ah, dalla serata, si trarrà un libro, forse un film. Un monumento no; è stato già scolpito: almeno a parole. Affetto vero? In certi casi, di sicuro: lo si respirava.

 

 

 

 

 

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