
DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E…
A CURA DI MINIMO RISERBO E FALBALA'
1- RIMPIANGERE FRATTINI?...
Abbiamo messo i soldati della Repubblica a difesa dei traffici privati, senza chiarire chi poi li debba tirare fuori dai guai quando i guai sono grossi grossi. E abbiamo messo il portafeluche di Fini, Terzi di Sanqualcosa, alla guida della Farnesina con lo stesso sprezzo del ridicolo con cui si è affidata la Difesa a un ammiraglio.
Tecnicamente, però, i risultati sono ottimi. E meno male che c'è De Mistura. "I marò devono andare in carcere", ma De Mistura blocca l'ingresso. E' scontro tra Roma e New Delhi. âInaccettabile per dei militari in missione ufficiale'. Si profila un compromesso nella notte su una struttura separata dalle celle comuni" (Repubblica, p. 6).
Godurioso il retroscena di Francesco Bei su Repubblica: "Strategia troppo prudente'. I dubbi di Monti sulla Farnesina. La missione di Terzi in India si è risolta in un buco nell'acqua" (p. 7). Il ministro dalla querela facile si sarebbe presentato in Consiglio dei ministri con una relazione "che è sembrata a molti quasi un'autodifesa preventiva per l'evidente avvitarsi della situazione". Durissimo anche il bell'editoriale di Giuseppe Sarcina sul Corriere: "Il risultato amaro di una linea debole" (p.1). Stampa e Messaggero, sempre sdraiatissimi.
2- IL TAV AL SERVIZIO DEL WEEK-ENDINO...
La Stampa del Lingottino apparecchia due pagine di intervista per Airone Passera, il banchiere prestato alla Patria con i soldi della Patria. "La Tav è utile e strategica per il futuro dell'Italia", ripete come un disco rotto il papa nero del governo di Monti Mario l'Arrotino (pp. 2-3). Argomentazioni anche godibili e ben esposte, fino al punto chiave: "Grazie ad essa non solo si potrà pensare di andare da Milano a Parigi in poco più di quattro ore...".
Milano-Parigi in quattro ore è davvero un sogno! Specie per chi possiede un appartamento di 141 metri quadri nella capitale francese, come si legge nello stato patrimoniale del superministro allo Sviluppo (del finesettimana). Pensate, tra qualche anno, al povero Monti che racconta il suo sobrio w-end dall'altra parte del lago di Sainkt Moritz: "Ieri Elsa ed io ci abbiamo messo quattro ore per tornare a Milano dalla montagna". E Passerone che gli risponde soave: "Ma dà i, che vergogna. Facevate prima a venire su da noi a Parigi...".
3- FREE MARCHETT AD ALTA VORACITA'...
"E Monti ora lancia l'Operazione Verità . Una campagna informativa per convincere. Palazzo Chigi: in questi anni troppa cattiva stampa. La maggior parte dei comuni è favorevole all'alta velocità ".
Su Repubblica (p. 9), Liana Milella parla di "storture da correggere al più presto" e racconta di "un vademecum pensato e commissionato da Monti in persona, per raccontare cosa sarà veramente il super-treno della Val di Susa, âuna fondamentale opera europea". L'avesse fatto Silvio Bananoni "in persona", il fondamentale vademecum, la Repubblica degli Illuminati lo avrebbe preso per i fondelli come un agente immobiliare da strapazzo.
4- I FATTI SEPARATI DALLA BAVA (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
"Tav, l'Ue promuove il governo Monti", titola a tutta pagina la Stampa di Mariopio Calabresi (p. 4). A Torino la classe non è acqua. E' cioccolata calda calda.
5- LE FAMOSE PERLE DI SAGGEZZA DI RE GIORGIO BANALITANO...
Ancora un titolo da Illustrato Fiat per sognare a occhi aperti: "Napolitano: non tollero comportamenti inammissibili" (Stampa, p. 5). Pare che abbiano a lungo dibattuto se titolare, invece, "Napolitano: non ammetto comportamenti intollerabili". Ma faceva ridere uguale.
6- NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN...
"Marcia indietro sulle banche. Tornano le commissioni. E' già pronto il testo dell'emendamento a difesa del settore del credito. Accordo bipartisan dopo le polemiche dei giorni scorsi" (Stampa, p. 28). Come volevasi dimostrare. Il Corriere delle banche azioniste se la cava con un catenaccio che più ipocrita non si può: "Norma sulle banche verso la correzione" (p. 13).
Verso la correzione perché era sbagliata? La notiziola viene nascosta nell'ennesima puntata della stucchevole crociata anti-casta ("Palazzo Chigi taglia le consulenze ai funzionari pensionati"), che mai come oggi si rivela per quel che è: una foglia di fico di sconcezze ben peggiori e un esercizio demagogico di chi non può "denunciare" altro. Ci piacerebbe un giorno che le penne che hanno intinto il loro successo nella brodaglia tiepidina dove perfino il tassista è diventato "casta" rispondessero a una semplice domanda: ritengono che anche Passera, Ciaccia, Mussari e Pallenzona siano per caso "casta"?
7- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
"Arriva la stangata di marzo. Scattano le addizionali Irpef, alleggerita la busta paga. Rincari in tutte le Regioni e in 300 Comuni" (Repubblica, pp. 2-3). E le addizionali regionali "valgono come un punto in più dell'aliquota statale". Sui rifiuti, "gabella doppia, arriva quella provinciale". Eccola qua, ancora una volta, la truffa del federalismo all'italiana: più tasse per tutti, meno servizi, scaricabarile continuo tra diversi livelli politici e tra pubblico-privato. In modo che agli elettori risulti il più difficile possibile capire da dove è partito il cetriolo. E se poi, globalmente, il cittadino è insoddisfatto, passerà qualcuno che la sa più lunga degli altri e fingerà di privatizzare il privatizzabile.
8- MA FACCE RIDE!...
Bossi: "Monti rischia la vita" (Stampa, p. 13). Avevano ragione De Gennaro e Manganelli: qui ci può scappare il morto e gli eversori si annidano perfino tra gli ex ministri della Repubblica!
9- POTERI MARCI IN MANOVRA/1...
"La confessione di Pollari. âSilurato un mio uomo'. L'ex capo del Sismi a don Verzè: il nemico Tremonti "ha ordinato di sollevare il capo della Tributaria di Milano perché difendeva Geronzi e Fazio". Formigoni: mai fatto nessun favore al San Raffaele". Un po' deludente, ma comunque interessante, la seconda puntata dell'inchiesta di Mario Gerevini e Simona Ravizza sui "Segreti di don Verzè" (p. 23).
A Milano, oggi, il libriccino con tutte le intercettazioni andrà a ruba. Preoccupatissimi al Giornale della famiglia Bananoni, da sempre equivicino al superganglo Verzè-Pollari-Geronzi, dove un giornalista economico s'incarica degradare lo scoop del Corriere a mero gossip. Sempre meglio degli altro grandi giornali, dove preferiscono ignorare del tutto la sporca faccenda. Del resto gli amici di Pollari sono un po' ovunque, no?
10- POTERI MARCI IN MANOVRA/2...
"Fondazioni in rosso e Mediobanca ne approfitta. Con i suoi prestiti l'istituto tiene a galla i grandi azionisti delle banche. I soci diventano debitori e viceversa: gli intrecci con Siena, Bologna, Padova e il sistema Unicredit". Sul Cetriolo Quotidiano (p.4), Vittorio Malagutti racconta come funziona il Pronto Soccorso di Piazzetta Cuccia.
11- A CLA', CHETTESERVE?...
Povero Claudio Scajola! Non fa tempo a piazzare il vicepresidente della Fondazione Carige come candidato sindaco a Genova, il chierichetto Opus Gianni Vinai, che gli arrestano l'imprenditore-amico di una vita per il pasticciaccio del porticciolo di casa. "Imperia, truffa sul nuovo porto", arrestato Caltagirone Bellavista. Il costruttore portato in cella mentre era a colloquio con il sindaco. Costi lievitati e niente gara. Per cinque giorni non potrà vedere neanche i legali" (Repubblica, p. 18).
E sempre sul giornale diretto da Eziolo Mauro, Marco Preve racconta in un bel pezzo come funzionano le cose a Scajola-land: "Fratelli, suoceri e politici fedelissimi. La rete di Scajola intorno al maxi appalto. L'ex ministro tra i primi a essere indagato dalla procura della città ligure. Ma l'inchiesta ha coinvolto anche molti suoi uomini di fiducia. L'opera finanziata da un pool di banche. Che attendono ancora il rientro del prestito" (Repubblica, p. 19).
Tra queste ovviamente spicca la sullodata Carige, come ricorda Ferruccio Sansa (Cetriolo Quotidiano, p.5), il cui vicepresidente è Alessandro Scajola, fratello di Claudio, mentre nella fondazione siede Pietro Isnardi, consuocero di Alessandro e suocero di Marco, a sua volta segretario del Pdl nella provincia di Imperia. Vi è già venuto il mal di testa? Ci spiace, ma non è finita perché Isnardi è a sua volta tra i soci privati della Porto d'Imperia Spa. Poi dicono che in Liguria non c'è la mafia. Hanno ragione, perché la mafia è pluralità di famiglie. Mentre lì ce n'è una sola ed è anche molto unita e cattolica.
Per saperne di più su Bellavita Caltagirone, a parte consultare l'archivio di Dagospia, potete leggere l'ottimo pezzo di Gianluca Paolucci sulla Stampa: "Il Goldfinger del mattone ha perso il tocco magico" (p. 19).
12- DISECONOMY...
"Contro le violenze basta signorine-oggetto nei programmi tv". La ministra Frignero, intervistata dalla Stampa (p. 20), si distrae con il mestiere di opinionista tv, invece di pensare a come far piangere, dopo i pensionati, anche i lavoratori dipendenti.
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