BRUNETTA OBSESSION: “RONCONE È L’INTOSSICATORE RIDENS” - I CAPI DIPARTIMENTO DEL DAP NON SANNO TUTELARE LA SALUTE DEI CARCERATI? CI DEVE PENSARE LA CANCELLIERI?

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Il Roncone inumidito con il governo perde la cipria
L'onda lunga del Corrierone filogovernativo per definizione deve aver inumidito anche il buon Roncone, l'ormai conclamato intossicatore ridens, fautore, a questo punto a corrente alterna, della macchina della cipria.

Nelle sue interviste è tutto un saltellare ironico (per lui) tra domandine e rispostine, tra mugugni e mugolii, tra mah e bah, tra spruzzi e incipriate varie ed eventuali. Questa è la norma (non la pasta siciliana, ma la consuetudine), questo è lo stile (stile?), questo è lo spirito (libero?) che contraddistingue la firmetta del giornalone. Vittime? Di ogni genere e tipo, di ogni schieramento e cultura. Solitamente il buon Roncone dà il meglio di sé con esemplari femmine e di centrodestra. Ma si sa: ogni ridens ha la sua vittima prediletta.

Non sempre però, non con tutti. Poi, con l'aria che tira in questi mesi, con il Corrierone con le pezze e il governo appeso ad un filo. Puoi mica metterti a sparare a destra e a manca...
Soprattutto se di fronte hai un ministro. Un ministro importante e bravo, filogovernativo, filo Palazzo Chigi, filo Napolitano, filo tutto, insomma.

In quel caso, in questo caso, il mite Roncone si accoccola buono buono in un angolo di un bell'ufficio del Ministero per le Riforme costituzionali e scrive, domanda (rispettosamente, per carità!) e riporta (ma va là...) con precisione chirurgica le risposte date. Da manuale di giornalismo prostrato, da scuola nazionale dell'inginocchiamento. Davvero notevole! Da studiare e approfondire!

Niente spruzzi, niente macchie, niente incipriate varie.
Solo carezze, amabili e sincere: perché un governo, si sa, è per sempre. E le belle giornate devono durare, il più a lungo possibile. E se domani dovesse esserci mal tempo e magari piovesse? Eh... governo ladro! Ops, scusi caro Roncone. Governo governo!!!
Renato Brunetta

Lettera 2
Marysthell Polanco ad @1giornodapecora: "Silvio e Francesca si sono già sposati, nella Chiesa di Arcore, tipo tre settimane fa". La Minetti, come al solito, nei panni di una suora... E la funzione pare sia stata celebrata da Emilio Fede...
Pietro@ereticodarogo

Lettera 3
Caro Dago,
L'imprenditore renziano Mattia Mor, fra le tante amenità si dichiara, fra l'altro, "di sinistra, orgogliosamente di sinistra, perchè credo nell'importanza della scuola pubblica", ma poi si laurea alla Bocconi, ovvero l'università privata dei fighetti.
Che coerenza! Con i migliori saluti
Alessandro Spanu

Lettera 4
Caro Dago, la legge 15 maggio 1986, n. 194 per i Cavalieri del Lavoro stabilisce, all'art. 13 comma 1, che "Incorre nella perdita dell'onorificenza l'insignito che se ne renda indegno."
Per te una condanna definitiva di terzo grado per evasione fiscale è abbastanza per essere considerato indegno ed essere cassato?
Recondite Armonie

Lettera 5
Gentile redazione di Dagospia,
nella scorsa puntata de: "la gabbia", Gianluigi Paragone ha telefonato ad Arcore sperando che Berlusconi intervenisse nella trasmissione. E' proprio vero che a certe persone l'insuccesso dà alla testa. Paragone non ha capito che lui, ad Arcore, puo', al massimo, raccogliere le deiezioni dei cani.
Condoglianze all'Italia.
Il samurai.

Lettera 6
Egregio Direttore,
Vedo circolare in internet una foto di Renzi in bicicletta: senza parafango anteriore e posteriore, senza campanello, senza luce anteriore e posteriore, senza carter copri catena. Domanda: e' un fotomontaggio o pensa veramente di andare lontano, con il traffico che ha...nel suo partito?
Leopoldo Chiappini G.
Roseto D. Abruzzi -Te

Lettera 7
Eilà, andiamoci piano con le stronzate in salsa repubblicanina. Va bene che tutto oggi è permesso e la follia impera, però ogni cosa ha il suo limite (Totò docet). Che un tizio sia contento di essere gay, meglio o peggio per lui! Che poi venga a farci la morale frocia è un pò troppo.

Ci si innamora, può darsi, però lo si prende e lo si mette anche in culo e stranamente di questo fatto importante non si parla mai sufficientemente. Lo si prende e lo si mette in culo: questa è la filosofia dei culatoni o gay che dir si voglia. Parlare di innamoramento, va bene. Può essere, però sempre in culo lo si prende. Quanto alla società caprona e parruccona, come dite voi progressisti del trivellino, è meglio essere caproni e parrucconi che culatoni. Quando ci vuole ci vuole.
Domenico

Lettera 8
AirFrance: Alitalia per noi vale zero. Che fortuna i francesi. Per noi vale anche meno ma continueremo a pagarla salata.
Tiziano Longhi

Lettera 9
Caro Dago,
condivido la tua reprimenda sulla Cancellieri...ma sarebbe anche l'ora che i magistrati smettessero di sbattere la gente così in carcere prima ancora di esser condannata...la misura di queste antiche usanze italiche, dove anche le punizioni vengono spettacolarizzate e tutto fa minestrone ormai è colma...

siamo l'unico paese al mondo dove un singolo magistrato ha quasi più poteri di un presidente della repubblica: possibilità di prosciugare aziende (Riva etc.), bloccare lavori a oltranza (tav firenze etc), sbattere la gente in carcere come se nulla fosse (Caltagirone, Ligresti, Scaglia etc.)...senza che nessun potere superiore se non quello della magistratura stessa, che a sua volta anche ai vertici (consiglio superiore) è in maggioranza, possa far qualcosa per revocare in qualche modo certe decisioni, che non sono in alcun modo frutto di sentenza ancora e di un percorso giudiziario, ma soltanto dell'arbitrarietà del singolo magistrato,

io leggo giornali Tedeschi, Francesi, Spagnoli, Russi, Americani a volte anche inglesi...siamo gli unici al mondo in cui succedono con tanta facilità certe cose...sarebbe anche l'ora di darci un taglio...
Alessandro

Lettera 10
"Si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione"; «Effettivamente ho ricevuto una telefonata da Antonino Ligresti che conosco da molti anni. Ligresti mi ha rappresentato la preoccupazione per lo stato di salute della nipote Giulia Maria, la quale soffre di anoressia e rifiuta il cibo. In relazione a tale argomento ho sensibilizzato i due vice capi di dipartimento del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati».

Per carità, la salute va sempre tutelata.
Per carità, la detenzione non deve essere tortura.
Per carità, si è innocenti fino al terzo grado di giudizio.

Per carità, nulla contro il Ministro Cancellieri, anche lei deve essere una buona genitrice.
Ma la domanda è (due punti, virgolette): "Se non intervenie un Ministro, nessuno dei dirigenti delle carceri è in grado di capire che una persona detenuta soffre di particolari problemi di salute?". Inoltre, quali altri "carcerati" hanno avuto beneficio dall'interessamento dei due vice capi dipartimento del DAP a proposito di "tutela della salute"?
Di alcune categorie, una volta si diceva: «Il più sano ha la rogna». Preclaro, vale anche per i nostri (sottolineato) politici?
Giuseppe Tubi

 

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