DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Dagonota
Incredibile ma vero, Carlo Conti si rimangia in un post su Facebook quasi tutte le epurazioni organizzate per il palinsesto autunnale di Radio2. Il rottamatore abbronzato accusa fantomatici “siti (anche autorevoli)” di non verificare le informazioni. Peccato che i programmi chiusi d’autorità da Carletto avessero già provveduto a salutare il loro pubblico sui social media ufficiali. Allora Conti decide di fare lo scaricabarile: “sono solo il direttore artistico, la decisione finale è dei direttori di rete” (A Carle’, facce ride!).
Incapace di dare spiegazioni editoriali alle sue decisioni (accolte con la “ola” dalle radio concorrenti), Conti è costretto a fare marcia indietro. A quanto pare “Mu” di Matteo Bordone e “Babylon” di Carlo Pastore sono magicamente tornati in palinsesto. Diverso il discorso per “610”, Lillo & Greg sono molto corteggiati e possono tranquillamente valutare altre offerte.
Intanto Andrea Montanari si siede sulla poltrona di direttore di Radio1 e del Giornale Radio Rai. E Flavio Mucciante saluta la redazione.
1 – LA RETROMARCIA DI CARLETTO CONTI
Dalla pagina Facebook di Carlo Conti
https://www.facebook.com/CarloContiOfficialPage/?fref=ts
Tra pochi giorni saranno presentati i palinsesti definitivi di RadioRai i e allora vi accorgerete che anche a Radio2 quasi tutti i programmi sono stati confermati nella loro collocazione (o in collocazioni migliori ). Quindi le accuse ed il polverone di questi giorni è stato sollevato partendo da notizie e affermazioni non corrette . Finora ho preferito non intervenire perché non mi piacciono le polemiche e preferisco la concretezza dei fatti. ?Spero che da questo episodio molti abbiano capito che :
?
1) alcuni siti (anche autorevoli) e i loro responsabili prima di pubblicare le notizie e scrivere affermazioni dovrebbero fare delle verifiche . Spesso basta una telefonata ai diretti interessati per sapere come stanno veramente le cose ?2) evidentemente alcuni artisti non sempre sono in stretto contatto con gli agenti che trattano per loro compensi e spazi ?3) il compito del direttore artistico di RadioRai non è comandare o imporre o eliminare ma suggerire e coordinare lavorando con i singoli direttori di rete, i soli che hanno la responsabilità editoriale e la gestione del budget .
Scusate se mi sono permesso di intervenire rispettando comunque tutte le opinioni ed i giudizi . ?E come direbbe il re della radio Renzo Arbore : meditate gente, meditate ......?Carlo
?PS: Per la cronaca sia Mu che Babylon sono regolarmente in palinsesto su radio2 mentre gli unici non confermati sono i miei amici Max Giusti e Giovanni Vernia per i quali spero si possa trovare quanto prima lo spazio che meritano .
2 - IL CDR DEL GIORNALE RADIO "CONTRARIATO" DAL METODO DI CDO - AVVISO CARLO CONTI: NON SIAMO A RADIO2 E NON SIAMO LILLO & GREG. "RADIO1 RESTA UN CANALE ALL NEWS"...
Nota del CdR del Giornale Radio Rai
Il CdR del Giornale Radio Rai prende atto ed esprime stupore per un cambio alla guida della testata senza che - come sottolineato dall'Usigrai - l'azienda abbia chiarito le ragioni dell'avvicendamento e i progetti per il futuro. Ci conforta la scelta di un giornalista interno alla Rai per la direzione della testata, esprimiamo la nostra contrarietà per le modalità che hanno portato alla nomina.
Ci preme ringraziare il direttore Flavio Mucciante per il lavoro svolto in questi anni e contestualmente dare il benvenuto al nuovo direttore Andrea Montanari.
Intanto, in assenza di chiarezza da parte dell'azienda su un nuovo progetto editoriale per l'informazione radiofonica, il Cdr ribadisce che Radio Uno è e deve mantenere la sua natura di canale di informazione di flusso, i suoi contenuti debbono essere omogenei e congruenti con la sua fisionomia.
Confermiamo l'urgenza di ripristinare in modo permanente le edizioni del Giornale Radio soppresse su Radio2 e Radio3 e quelle decurtate nel minutaggio .
MAX GIUSTI SELVAGGIA LUCARELLI
Contestualmente il Cdr auspica che l'impegno assunto dalla precedente direzione per il potenziamento di Gr Parlamento e per il ripristino della programmazione sui 7 giorni prosegua.
3 – IL BYE BYE DI FLAVIO MUCCIANTE: CON ME RADIO1 È VOLATA NEGLI ASCOLTI E NELLA PUBBLICITÀ (E CITA PURE MICHELE SERRA)
Lettera di saluto di Flavio Mucciante alla redazione di Radio1 e del Giornale Radio Rai
La pubblicità sul mezzo radio ha chiuso il primo semestre 2016 con un incremento dello 0,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015. Lo rende noto l'Osservatorio Fcp-Assoradio, la federazione concessionarie pubblicità . Su Radio1, nello stesso periodo , tra gennaio e giugno di quest'anno , la crescita e' stata di circa il 20 per cento, più di trenta volte superiore al mercato.
Se è vero che gli inserzionisti fanno approfonditi studi sulla forza dei marchi e che i centri media pianificano fin nei minimi dettagli i loro investimenti, questo dato ha certamente un preciso significato . Frutto di un lavoro di riposizionamento di Radio1, iniziato poco più di due anni fa, tra lo scetticismo generale, in un momento particolarmente difficile per la nostra testata.
FIORELLO REPUBBLICA DELLE IDEE
Mesi complessi, faticosi, durante i quali abbiamo puntato a riconquistare autorevolezza e credibilità , rivoluzionato il Giornale radio e il palinsesto della rete, lanciato i nuovi format dei gr, la "copertina" delle 8, una nuova scansione dei notiziari ogni mezz'ora, trasformato l' all news "tradizionale" in un moderno canale di informazione: una rete di voci e suoni con testimonianze da ogni angolo del mondo, programmi di inchiesta e approfondimento, le rassegne stampa di radio e TV estere, l'interazione con i social network, le dirette audio-video su Facebook e Twitter , i fotoracconti su Instagram. 24 ore in diretta, ogni giorno, solo con personale Rai, senza alcun ricorso ad appalti ne' a società esterne.
Flavio Mucciante Elisa Isoardi e Alex Braga
E poi la novità ,sostanziale , del contributo originale della musica, alla quale abbiamo restituito il rango di contenuto editoriale, complementare alle notizie e agli approfondimenti, nello sviluppo di un unico filo narrativo.
Abbiamo condiviso una parte importante del nostro cammino , nella sperimentazione di nuovi format e linguaggi, con un fuoriclasse dello spettacolo italiano , Rosario Fiorello, proponendo il primo programma radiofonico, realizzato interamente con le note audio di uno smartphone. E affermato il principio che , in un contesto estremamente parcellizzato e competitivo, dominato da una strategia sempre più aggressiva di grandi gruppi editoriali , si può essere servizio pubblico e allo stesso tempo competitivi sul mercato.
Veronica Pivetti e Flavio Mucciante
E' stata di Radio1 la più alta performance del 2015 tra i network nazionali ( più 238mila ascoltatori, pari al 6 per cento su base annua, quasi 400mila ascoltatori in più dall'avvio del nostro nuovo progetto, nell'aprile 2014). Abbiamo sconfitto sul campo quelle reti ,considerate nostre diretti concorrenti sul terreno dell'informazione, come Radio24 e Radio Capital, che ,sommate insieme , restano ben al di sotto di Radio1 per numero di ascoltatori e guadagnato importanti quote di pubblicità , a scapito dei grandi network commerciali .
Eleonora Giorgi e Flavio Mucciante
Elisa Isoardi e Flavio Mucciante
Siamo la radio del grande calcio "minuto per minuto" e di tutti gli altri sport, la rete delle campagne sociali e dei "programmi di servizio" ma soprattutto un punto di riferimento per il Paese sui grandi fatti di cronaca italiana e internazionale . In qualunque momento accada qualcosa , in Italia o nel mondo ,noi siamo già in onda a raccontarlo. E' questo il senso del nostro impegno quotidiano , delle centinaia di ore di dirette no-stop da studi radiofonici improvvisati : nel fango della tendopoli di Idomeni come dall'ex centrale nucleare di Chernobyl , dalle piazze mondiali della protesta, che si chiamino Taksim , Syntagma o Tahrir fino agli approdi dei disperati, a Lesbo o Lampedusa, nel sottosuolo delle miniere del Sulcis o al siderurgico dell'Ilva di Taranto.
Sullo sfondo i nuovi scenari nell'era del terrorismo globale, che ha cambiato modo di fare informazione alla radio, stravolgendo palinsesti e monopolizzando per ore TV, radio e social network in tutto il mondo. La vera sfida- avvertiva acutamente qualche giorno fa Michele Serra, in un articolo su "La Repubblica", e' sconfiggere il contagio dell'emulazione, evitando enfatizzazioni e non confondendo in nessun caso spettacolo e informazione. Una riflessione, che abbiamo avviato al nostro interno con estrema attenzione e che ogni giorno si arricchisce di nuove consapevolezze.
Ringrazio con sincera gratitudine tutti coloro che con un lavoro intelligente e appassionato hanno contribuito a dare un'anima alle nostre idee: assistenti ai programmi, programmisti , impiegati , tecnici, registi , conduttori e giornalisti del Giornale Radio.
Barbarossa Mucciante Raffaele Perroni
Ringrazio con simpatia anche quelli, pochi per la verità , che non hanno condiviso il progetto, restando arroccati nelle loro antiche abitudini. Da "collega" mi è ancora più facile dir loro che ,in fretta ,dovranno integrarsi nei processi di cambiamento in atto per non restarne travolti.
Ringrazio, infine, la Rai che mi ha concesso massima libertà e autonomia in ogni giorno del mio mandato , condizioni per me essenziali e non negoziabili in nessun caso.
A tutti voi e al nuovo Direttore Andrea Montanari i miei migliori auguri di buon lavoro e buona estate.
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