DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Alessandro Ferrucci per il Fatto Quotidiano
Il suo cognome è oramai un aggettivo nel parlar comune, con utilizzi plurimi, inaspettati, forse infiniti. È metro di paragone. Giorgio "Mastrota" è dentro il discorso di Renzi dedicato ai celeberrimi 80 euro; è il rimpianto di Nino Frassica ("anche io voglio pubblicizzare i materassi!") e fonte di riflessione per Edoardo Pesce ("In questa società sono più riconosciuti i divi alla Mastrota, che attori come Elio Germano").
Il protagonista di tutte queste attenzioni sorride: "So perfettamente di non ottenere sempre giudizi positivi, però a me va bene. Non mi offendo.Anzi".
(...)
Oggi è uno dei protagonisti, nel ruolo di se stesso, in Romolo + Giuly. La guerra mondiale italiana, la nuova (e divertente) serie di Fox, prodotta da Wildside e Zerosix (in onda da domani sera) dove si accende una lotta tra Roma Nord e Roma Sud..
"In questi anni ho insistito nelle televendite, mai mollato, alcuna scorciatoia, nessuna variazione di traiettoria.
Sempre tra pentole e materassi.
Chissà come mi definirete voi giornalisti dopo la mia morte.
Suggerimento?
Televenditore. Però qualcosa cambierà, e magari grazie a questa serie televisiva, forse mi riscopro attore.
È se stesso.
Non ho scritto le battute, quindi non rispecchia il mio pensiero: in Romolo + Giuly sono un cattivo, in un contesto non politicamente corretto.
Il suo personaggio si sente sottovalutato.
Ecco, io no. Conosco perfettamente le dinamiche televisive, le ho vissute tutte e in prima persona; i picchi di fama e i momenti bui; il telefono che squilla in continuazione e la fase in cui sei tu a chiamare e nessuno risponde.
Quando nessuno risponde Bisogna tenere a bada l' invidia, concentrarsi su come uscire dallo stallo. Non svendersi.
Tipo?
Non ho mai accettato un reality e me ne hanno proposti tantissimi; ogni volta ho replicato con 'scusate, io lavoro'. E poi ci vuole anche una bella dose di fortuna, soprattutto nell' evitare i passi falsi.
Ha partecipato a "Uomini e donne" della De Filippi.
Un mese da tronista: un momento mi corteggiavano, e poco dopo cambiavo studio e vendevo i miei prodotti. Ho poi scoperto che molte delle pretendenti erano fidanzate, stavano lì solo per pubblicizzarsi.
Chi sono i suoi fan?
Sopra i 70 anni, e se sono donne, non ho rivali. Lì sono il numero uno. Quando vado al mercato accade di tutto, e in quei rari momenti di malinconia, basta una passeggiata e l' umore muta verso.
Le 70enni tentano l' approccio?
La bellezza di quell' età è la minor percezione delle inibizioni; quindi sì: alcune ci provano, ma sempre con un sorriso accompagnato da una battuta sboccata.
Audaci.
Non toccano, sia ben chiaro.
(...)
Funari.
Si vendeva come nessun altro, possedeva lo studio televisivo, lo dominava; un vero animale da riflettore in grado di calcolare i tempi ottimali per mantenere alto il ritmo della trasmissione.
Anche negli ultimi anni di carriera?
Insomma, a un certo punto ha strabordato. Quando parlava dei suoi problemi intestinali Avrei evitato, ma quello è un errore tipico del nostro mondo: spesso chi sta davanti alla telecamera passa una fase della carriera nella quale si sente troppo sicuro di se stesso, a volte onnipotente, e va oltre l' opportuno.
Funari con lei.
Generoso, ma non solo con me, con l' intero gruppo di lavoro. Un giorno mi guarda: 'Non me piace come te vesti'; mi carica in macchina insieme alla sua moglie dell' epoca e mi porta in centro a Milano: 'Adesso vedi'.
(...)
Sintesi: giovane, belloccio, famoso, soldi in tasca. Risultato?
Mi sono beccato la Estrada.
Poi è sfuggita (si è legata a Paolo Berlusconi).
È sfuggita anche la fama.
In questo mestiere nessuno è insostituibile, nessuno! Dove non ci sei tu, prima io poi arriva un altro.
Proprio nessuno è insostituibile?
Neanche Fiorello; quando è mancato per due anni dalla televisione, non ho visto manifestazioni di piazza, o persone strapparsi i capelli. Non ho sentito petizioni pubbliche. Ovvio, nel momento in cui Fiore è protagonista di qualcosa, lo seguo perché è bravissimo.
(...)
Berlusconi l' ha mai consigliata su come si vende?
No, ma solo perché quando ho iniziato lui era sceso in politica.
Nel vendere, più bravo lui o lei?
Berlusconi è in assoluto il capostipite di tutti i venditori moderni, ma il più grande era e resta Mike (Bongiorno).
I colleghi la trattano mai con sufficienza?
Credo di no, ma non saprei accorgermene. Anche in questa serie tv ho trovato persone carinissime, Fortunato Cellino (il boss in Gomorra, e nel cast di Romolo + Giuly): mi ha aiutato molto, soprattutto su come pronunciare le battute, come tenere i tempi giusti, le inflessioni.
Lei ha recitato nella telenovela "Manuela".
E parliamo di una serie da cinque-sei milioni in prima serata.
Brividi.
Nei primi anni Novanta non c' era ancora l' offerta di oggi: di sera, o ti drogavi di telenovelas, o leggevi, o trombavi.
I suoi figli lo sanno?
Il piccolo pochi giorni fa è uscito da scuola con un cruccio: 'Ma tu sei famoso perché vendi i materassi?'. Quasi quasi mi ha turbato.
Non conosce il suo passato.
Ho chiesto a dei tecnici Mediaset il favore di realizzare una raccolta dei miei precedenti lavori: dal Gioco delle coppie alla stessa Manuela, fino a Meteore.
Si è mai rivisto in "Manuela"?
Abbastanza ridicolo, recitato con modalità assurde. In una scena prendo un pugno da Fabio Testi, e lì ho toccato alte punte di ilarità.
Si sente famoso?
Sono conosciuto.
Citato da Renzi.
Forse gli ho portato male.
Ha sperato in lui.
Giovane, nuovo, in apparenza capace. Succede.
La gestione del privato.
Oramai ci sono abituato, all' inizio no, è stato molto complicato capire come muoversi quando il tuo viso è riconoscibile e la tua vita preda dell' altrui. Poi oggi sono cambiati i processi.
(...)
Negli Ottanta Rai2 era molto socialista.
Compreso me: ho vissuto a pieno la Milano da bere, quella della triade Tognoli-Pillitteri-Craxi.
Come Funari.
Assolutamente, funzionava così e ammetto spudoratamente un certo disinteresse per la politica, si viaggiava verso altri lidi della mente, l' edonismo dominava le nostre giornate.
Non sempre e non per tutti.A Milano sì, erano pochi quelli veramente impegnati.
Meglio il potere o i soldi?
Sono due facce fondamentali della nostra società, non due metri di valutazione.
Secondo un settimanale lei guadagna 850 mila euro l' anno dalla televendite.
Eh, magari.
Lascerà per dedicarsi alla fiction?
Io? Non ci penso proprio, a quelle non rinuncio, non abbandonerò i miei comodi materassi. (Gli si abbassa la voce) Mi scusi, sono a Roma e ieri sera ho mangiato un' amatriciana. Sono ko.
nunzia schiano giorgio mastrota
(Nella battaglia tra Roma Sud e Roma Nord per ora ha vinto il bucatino).
giorgio mastrotamarina berlusconi mike bongiornoMike Bongiorno e SIlvio Berlusconi negli anni 80Berlusconi nel con Mike Bongiorno natalia estradaGIORGIO MASTROTA
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