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La questione dei concerti in cui i display degli smartphone (a volte anche dei tablet) la fanno da padroni, librati in aria per catturare scampoli di video, di foto o di registrazioni audio sta diventando annosa - e fastidiosa per molti artisti, che sempre più frequentemente manifestano il proprio disagio nei confronti di questa pratica.
E' proprio per andare incontro a questa esigenza - ovvero evitare che telefoni e device vari disturbino le esibizioni - che un'azienda di San Francisco chiamata Yondr ha iniziato a produrre e commercializzare una speciale custodia, creata appositamente per "sigillare" i telefoni durante gli spettacoli.
Il concetto è semplice: se hai lo smartphone in tasca o in borsa, ma è sigillato in una speciale custodia che tu non hai modo di aprire (se non facendola a pezzi - ma poi dovrai evidentemente ripagarla), non lo userai durante il concerto. E, in caso di emergenza e necessità di utilizzare l'apparecchio, è possibile rivolgersi a personale apposito che è in grado di sbloccare il meccanismo di chiusura (semplicemente appoggiando il tutto su una placca metallica delle dimensioni di una ciambella) e consentire l'uso del telefono in aree dedicate, che non arrechino disturbo alla performance in corso.
In pratica, all'ingresso, agli spettatori viene chiesto di lasciare che i propri telefoni vengano sigillati. Verranno poi "liberati" all'uscita. Come riporta il "Washington Post", Wesley Schultz (cantante dei Lumineers) ha dichiarato: “Le abbiamo provate tutte. Se lo dici al pubblico e li rimproveri come fossero bambini, loro per reazione si comporteranno come bambini. L'ideale sarebbe responsabilizzare le persone, ma come si fa?”.
E' per questo che la custodia sigillata gli pare la soluzione migliore: “Perché le persone hanno sempre la certezza di avere il loro "bimbo" vicino. E' un mezzo un po' goffo, ma è meglio che dire loro di lasciare i telefoni in auto o proibirne l'utilizzo”.
Yondr è nata due anni fa grazie a Graham Dugoni, 29 anni. Lo scopo dell'attrezzo, a suo dire, è duplice: oltre a evitare il disagio dei display per aria durante gli spettacoli, consente anche agli artisti di eseguire materiale nuovo, che devono ancora perfezionare, senza che questo dopo poche ore finisca online, magari in forma non definitiva o in versione non soddisfacente. Resta inteso che questa soluzione è di più facile gestione per eventi di dimensioni piccole e/o medie... immaginate uno stadio pieno di fan a cui insacchettare e poi liberare gli smartphone...
Il dibattito sul tema comunque resta molto acceso: sono tanti i fautori del partito dello smartphone libero, che desiderano essere liberi di condividere la loro esperienza con altri tramite foto, video, audio e magari social network.
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