
FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA…
I NASTRI DEI GIUSTI - CHI È CANDIDATO (E CHI È FAVORITO) PER I PREMI DI TAORMINA, BATTAGLIA DURISSIMA TRA ‘LORO’, UN FILM CHE APPARENTEMENTE È PIACIUTO A POCHI, E ‘DOGMAN’, CHE È PIACIUTO A TUTTI, PIÙ GUADAGNINO - IL ‘GATTO IN TANGENZIALE’ E VERDONE TRA LE COMMEDIE, CON ‘AMMORE E MALAVITA’ GIÀ TRIONFATORE AI DAVID - TRA LE ATTRICI LA SFIDA È DIVERTENTE, TRA GLI ATTORI VINCERÀ MARCELLINO IL CANARO
Marco Giusti per Dagospia
Non abbiamo ancora un governo, abbiamo vinto poco a Cannes, diciamo la verità, nessuno va a vedere i nostri film in sala, poco e niente si vende all’estero, ma è già tempo di autocelebrazioni per il cinema italiano, di eterne rinascite, di trombettieri più o meno fofiani. Quindi è tempo di premi. Bene. E avvertiamo che già per i Nastri d’Argento, che saranno consegnati a fine giugno a Taormina, e che prendono in considerazione i film usciti tra il 1° giugno 2017 e il 31 maggio 2018, sarà una battaglia durissima.
Fra Paolo Sorrentino, 12 candidature per Loro 1 e 2, un film che apparentemente è piaciuto a pochissimi, e Matteo Garrone, 8 candidature per Dogman, un film che invece è piaciuto quasi a tutti, soprattutto ai critici fofiani, fra Luca Guadagnino con Chiamami col tuo nome, unico film arrivato agli Oscar e che, con un costo modesto, 3 milioni e mezzo, ha guadagnato ben 41 milioni di dollari in tutto il mondo, e Alice Rohrwacher con Lazzaro felice, premiato a Cannes per la sceneggiatura e in uscita in questi giorni.
roberto benigni marcello fonte
Mettiamoci anche A ciambra, il bellissimo film di Jonas Carpignano, già premiato ai David per la regia, e qui nominato fra i cinque migliori film. Chi vince? Difficile dirlo. Se conosco i miei polli direi Dogman, il miglior film di Garrone dai tempi di Gomorra e il film bandiera di Rai Cinema. Inoltre A ciambra è troppo lontano, Cannes di un anno fa, Chiamami col tuo nome, anche se ora Guadagnino riceve la ola da Natalia Aspesi alla Repubblica delle idee, rimane un film di un autore scomodo che seguita a sparare veleno sul nostro cinema, e non è targato Rai Cinema, Lazzaro felice è decisamente meno compatto di Dogman, ma segue la linea del realismo olmiano-tavianesco.
La rosa dei nomi si allarga quando si passa alla Miglior Regia. Oltre a Garrone, Guadagnino, Sorrentino troviamo anche Paolo Franchi per Dove non ho mai abitato, Gabriele Muccino per A casa tutti bene, Susanna Nicchiarelli per Nico, 1988, Ferzan Ozpetek per Napoli velata. Strane scelte. Magari per avere più nomi in cartellone. Credo che la contesa si risolva tra i primi tre nomi. Tra i registi esordienti, invece, lo scontro è tra il Dario Albertini di Manuel, Valerio Attanasio con Il tuttofare, Donato Carrisi con La ragazza nella nebbia, che ha già vinto al David, i gemelli D’Innocenzo con La terra dell’abbastanza, Annarita Zambrano per Dopo la guerra.
Avrei inserito anche Cosimo Gomez con Brutti e cattivi, finito invece fra le commedie. Credo che lo scontro sia tra i gemelli D’Innocenzo, che hanno fatto un film molto garroniano, e Dario Albertini, il suo Manuel è davvero notevole. Ma i D’Innocenzo sono un filo più accattivanti e hanno un padrino forte come Garrone.
Tra le commedie troviamo addirittura sette film candidati. Ammore e malavita dei Manetti, già trionfatore ai David, Benedetta follia di Carlo Verdone, Brutti e cattivi di Cosimo Gonez, Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, Io sono Tempesta di Daniele Luchetti, Smetti quando voglio – ad honorem di Sydney Sibilia. Se la vedranno Benedetta follia e il Gatto, che è poi la commedia dell’anno, per incassi e popolarità, anche se è pura derivazione verdoniana.
Ma è davvero difficile che non vinca il Gatto. Fra gli attori protagonisti se la vedranno Giuseppe Battiston, Alessio Boni, Marcello Fonte e Edoardo Pesce, Valerio Mastandrea e Toni Servillo. Lo scontro finale sarà tra Servillo-Berlusconi e Marcellino con Pesce o senza. Vince Marcellino. E’ il momento suo. Berlusconi non lo vuole più nemmeno Salvini. Fra le attrici ritroviamo le solite note, Valeria Golino e Alba Rohrwacher per il non fortunato Figlia mia, Giovanna Mezzogiorno per Napoli velata, ma anche notevoli new entries come Lucia Mascino per Amori che non sanno stare al mondo, Luisa Ranieri per il poco visto Veleno e Elena Sofia Ricci per Loro, già molto celebrata Che dire?
Probabilmente vince o la Mezzogiorno o la Sofia Ricci, ma sarebbe più interessante un premio a Lucia Mascino, davvero un fenomeno nel film di Francesca Comencini, o a Luisa Ranieri, che è cresciuta moltissimo in questi ultimi anni. Tra i non protagonisti segnaliamo Riccardo Scamarcio per Loro 1 e 2 contro Peppe Barra, Stefano Fresi, Vinicio Marchioni e Thomas Trabacchi, eroe delle piccole produzioni italiane.
Credo che Scamarcio sia imbattibile, è favoloso in Loro, anche se non è un non protagonista, ma un protagonista.. Tra le attrici guerra fra Adriana Asti, Nicoletta Braschi, Sabrina Ferilli, Anna Foglietta e Kasia Smutniak. Credo sia una storia fra le ultime tre, con una Smutniak veramente coraggiosa come Sabina Began in Loro e una Sabrina Ferilli davvero ben diretta in The Place.
Quest’anno hanno inserito anche i premi per i migliori attori di commedia. Così si possono dare più premi e invitare più personaggi. Come attori abbiamo Carlo Verdone e Antonio Albanese contro Buccirosso-Morelli, Sergio Castellitto, Edoardo Leo, Marco Giallini e Massimo Popolizio. Se vogliono dare un segno di novità faranno vincere Popolizio come Duce, altrimenti o Verdone o Albanese, che nel Gatto fa un Verdone più contenuto.
LORO SORRENTINO BERLUSCONI SERVILLO VERONICA LARIO ELENA SOFIA RICCI
Fra le attrici lo scontro è più divertente, perché vede, oltre a Paola Cortellesi nel Gatto, anche Sonia Bergamasco per lo stesso film, dove è fenomenale come radical chic, contro Barbara Bouchet che recita da “morta” in Metti la nonna in freezer, Claudia Gerini e Serena Rossi per Ammore e malavita, Miriam Leone in Metti la nonna in freezer, Ilenia Pastorelli in Benedetta follia e Sara Serraiocco in Brutti e cattivi. Vince la Cortellesi, no? Anche se la novità sarebbe la Serraiocco senza braccia e Miriam Leone come attrice da commedia.
Interessanti i candidati sia per il Miglior Soggetto che la Miglior Sceneggiatura. La guerra reale sarà fra Dogman e Loro, e non può che vincere Dogman, ma ci sono anche L’intrusa, Nico, A casa tutti bene, e, come soggetto, Io c’è, L’equilibrio, L’ordine delle cose, Made in Italy, Una famiglia. A ben vedere molti film che promettevano qualcosa in più di quello che hanno reso. Il resto dei premi ve lo vedete da voi.
sonia Bergamasco e Claudio Amendola - Come un gatto in tangenziale
Faccio solo presente che Chiamami col tuo nome è candidato solo come miglior film, regia, e montaggio, Walter Fasano, ma non per la sceneggiatura, che in Italia è firmata da Guadagnino-Fasano-Ivory, e che col solo nome di Ivory ha vinto l’Oscar in primavera, e neanche per la produzione, che è italianissima. E che, ripeto, con un budget ristretto, con un film che nessun produttore italiano voleva chiudere finanziariamente, ha portato a casa 41 milioni di dollari.
Loro 1 ne costa 18, magari sarà stata venduto in tutto il mondo, ma ne sta incassando 7, tra Loro 1 e Loro 2, Dogman potrebbe arrivare a 2 milioni e mezzo, magari 3. I nostri tre film più popolari della stagione, Il gatto, A casa tutti bene, Benedetta follia, non sono arrivati a 10 milioni.
una scena da chiamami col tuo nome
una scena da chiamami col tuo nome
una scena da chiamami col tuo nome 2
una scena da chiamami col tuo nome 3
COME UN GATTO IN TANGENZIALE
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