roberto napoletano il messaggero francesco gaetano caltagirone

“IL MESSAGGERO”, L’ARMA DI CARTA DI CALTAGIRONE - COME DAGO-DIXIT, GUIDO BOFFO NON SARÀ PIÙ IL DIRETTORE DE "IL MESSAGGERO": PRONTO A TRASFERIRSI A VIA DEL TRITONE C’È ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DEL "MATTINO" (DELLO STESSO GRUPPO EDITORIALE) - IL MOTIVO? LA STRATEGIA DI “CALTARICCONE” È QUELLA DI METTERE IN SELLA UN DIRETTORE IN GRADO DI GUIDARE LA CROCIATA DELLA FAMIGLIA PER IL CONTROLLO DI GENERALI - L'EDITORIALE DI FUOCO DI NAPOLETANO SULLE COLONNE DEL "MATTINO" IN CUI ATTACCAVA I FRANCESI DI NATIXIS...

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FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

https://www.dagospia.com/media-tv/flash-mistero-boffo-e-durato-appena-anno-guido-boffo-direzione-de-il-436356

 

Estratto dell'articolo di Marco Franchi per "Il Fatto Quotidiano"

 

francesco gaetano caltagirone

Caltagirone colpisce ancora. Dopo un solo anno Guido Boffo non è più il direttore del Messaggero. Ieri è stata diffusa la notizia che il giornalista, classe 1970, lascerà il posto per i prossimi mesi, ad interim, a Massimo Martinelli, già direttore tra il 2020 e il 2024 e oggi direttore editoriale.

 

Il patron dello storico quotidiano romano, Francesco Gaetano Caltagirone e sua figlia Azzurra, amministratrice delegata, hanno dunque deciso di non rinnovare il contratto di un anno a Boffo – che tornerà a fare l’editorialista – sottoscritto il 3 giugno 2024 dopo il burrascoso addio, dopo solo un mese, di Alessandro Barbano.

 

roberto napoletano (2)

Quella di Martinelli – storica firma della cronaca giudiziaria romana – non sembra essere una scelta definitiva, o quanto meno a lungo termine. Pronto a trasferirsi a via del Tritone c’è infatti Roberto Napoletano, attuale direttore del Mattino, testata che fa parte dello stesso gruppo editoriale del Messaggero.

 

Come giornalista, infatti, Napoletano è specializzato anche in materie economiche ed è stato in passato anche direttore del Sole 24 Ore. Proprio a seguito di quell’esperienza, Napoletano fu imputato per aggiotaggio e false comunicazioni sociali nell’inchiesta sui conti del gruppo editoriale, condannato in 1° grado e poi assolto in Appello e in via definitiva per l’assenza di ricorsi in Cassazione.

 

il piano della lista caltagirone per generali

La strategia, a quanto risulta al Fatto, è quella di mettere in sella un direttore in grado di guidare la crociata della famiglia Caltagirone per il controllo di Generali, insieme alla Delfin della Holding Del Vecchio. Come noto, le quote di maggioranza del colosso delle assicurazioni è contesa proprio tra il gruppo Caltagirone e i francesi Natixis.

 

Nei mesi scorsi, Napoletano pubblicò sul Messaggero e sul suo Mattino un editoriale di fuoco – a corredo di ben due pagine – dove esortava il governo Meloni a utilizzare lo strumento del golden power per bloccare l’operazione Natixis e denunciava veri (o presunti) attacchi alla “sovranità monetaria italiana” e ai “risparmi degli italiani”.

roberto napoletano

 

In quell’occasione, nessuno degli articoli pubblicati dalla testata capitolina ricordava che Caltagirone deteneva il 6,9% delle quote di Generali e allo stesso tempo la sua famiglia era proprietaria dei due quotidiani, “venendo meno ai principi elementari rilevanti nei casi di conflitto di interessi e, comunque, alle disposizioni del Testo Unico dei Doveri del Giornalista, fra le quali l’art. 21”, come ricordava una lettera di replica della società di assicurazioni.

 

Le skills economiche di Napoletano, dunque, faranno molto comodo nei prossimi mesi al quotidiano, che non ha mai lesinato di intraprendere battaglie care agli interessi privati dell’editore (come quando si schierò contro lo stadio dell’As Roma a Tor di Valle, tanto per citarne una). [...]

LE LISTE DEI CANDIDATI PER IL CDA GENERALI