FISCHI ‘NA CROZZA – LA TRAGEDIA DEL COMICO, PER IL DIRETTORE TWITTAROLO DI RAI1, GIANKALEONE, E’ UN AGGUATO ORGANIZZATO. BENE, ALLORA PERCHE’ ALLE BATTUTE DELLA LITTIZZETTO SUL SOLITO PATONZA NESSUNO E’ SALTATO A INSULTARE? - IL CONSIGLIERE RAI VERRO (PDL): “QUESTO SUCCEDE QUANDO DALLA SATIRA SI PASSA ALL’INSULTO” - PRIMA DI SALIRE SUL PALCO FABIOLO POSTA SU TWITTER LA FOTO CON IL CORO DELL’ARMATA ROSSA: “MI SA CHE HA RAGIONE BERLUSCONI”…

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Maria Volpe per il "Corriere della Sera"

«Mi sa che ha ragione Berlusconi...». Un tweet di Fabio Fazio, ieri pomeriggio, con foto del Coro dell'Armata Rossa che prova all'Ariston il brano di Cutugno, e in mezzo lo stesso Fazio «travestito» da soldato russo, spiega bene il clima di attesa della prima serata del 63° Festival di Sanremo. Da una parte l'ironia, la goliardia, la voglia di «sdrammatizzare», dall'altra un'atmosfera politica pre-elezioni che evidentemente aleggia in ogni angolo festivaliero.

E mai tweet fu più profetico. Quando Crozza sta per finire la parodia di Berlusconi partono fischi e insulti («pirla», «a casa») dalla sala. Poi scattano gli applausi, molto più forti. Eppure quei due o tre riescono a fermare lo show. Crozza è smarrito. Interviene Fazio. A caldo commenta Giancarlo Leone, direttore di Rai1, lì presente in sala: «Erano due organizzati, entrati proprio per questo motivo. A un certo punto il pubblico gridava loro "fuori, fuori" perché l'intento di disturbo era chiaro».

Il direttore generale, Luigi Gubitosi, seduto in sala, defilato, guardava la scena, con qualche imbarazzo. C'è un break pubblicitario e Fazio ne approfitta per una dichiarazione: «Ringrazio tutto il pubblico dell'Ariston che ci ha aiutato a superare un momento difficile e ci ha aiutato a riconoscere due persone peraltro ben note che hanno colto l'occasione per farsi riconoscere anche questa volta».

Di lì a poco arriva anche qualche commento politico, abbastanza previsto. Si comincia con il consigliere Rai Antonio Verro (Pdl): «Questo è quello che succede quando dalla satira si passa all'insulto. Non mi è piaciuto per niente, ha fatto una par condicio degli insulti».

Segue a ruota Daniele Capezzone, portavoce Pdl: «Crozza, Fazio e i vertici Rai sono stati protagonisti di un clamoroso autogol. Farebbero bene a scusarsi e a riflettere sul grave errore che hanno commesso. E soprattutto farebbero bene a rispettare gli italiani che non vogliono comizi faziosi». Poi la senatrice Pdl Elisabetta Alberti Casellati: «È indecente che i denari dei cittadini, che pagano il canone, siano utilizzati dalla Rai per fare campagna elettorale contro Silvio Berlusconi e il Pdl. Gubitosi fermi subito questo scempio o si dimetta».

Da giorni c'era evidentemente massima attenzione sul Festival da parte dei vertici Rai - Giancarlo Leone (direttore di Ra1) in testa - vista la concomitanza delle elezioni. Si temevano polemiche politiche. Ma attacchi diretti a Crozza in sala, no. Ieri mattina Gubitosi era sbarcato a Sanremo. E Leone ribadiva: «Il direttore generale si fida del direttore di Rai1. Vedremo se alla fine di questo festival si fiderà ancora, io credo di sì».

E nella giornata di ieri tutti, nonostante la calma e la serenità apparenti, hanno cercato di tenere a bada la fibrillazione. Gubitosi ha fatto il giro di tutte le maestranze Rai e poi è andato a mangiare in un ristorante. E lì, per caso, in una saletta, pranzava anche Maurizio Crozza. Una stretta di mano, un saluto veloce e un «in bocca al lupo» da parte di Gubitosi. Nulla più.

Dopo pranzo, il direttore generale è andato in teatro ad assistere alle prove. Ha conosciuto pure Luciana Littizzetto. Un breve scambio di battute. «Come sta?». «Un po' tesa. E lei?». «Bene, grazie. Io sono tranquillo, son qui da spettatore». Un po' di riposo, poi la serata in platea. Ma in quinta fila e non in prima come sempre accaduto negli anni passati.

 

 

SANREMO LESIBIZIONE DI MAURIZIO CROZZA jpegGiancarlo Leone LUIGI GUBITOSI DORMIENTE ANTONIO VERRO FABIO FAZIO IN MEZZO AL CORO DELL'ARMATA ROSSAFazio-Littizzetto