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IRONIA SELVAGGIA SU “AMUCHINA” FLORIS - “CON LA SUA DERIVA BATTERIOLOGICA 'DIMARTEDÌ’ E' DIVENTATO L’ANGOLO DELLA CASALINGA PARANOICA: ORA SI SPIEGA PERCHE’ FLORIS HA TRIPLICATO GLI ASCOLTI DI SEMPRINI. COL CAZZO CHE A QUALCUNO VIENE VOGLIA DI TOCCARE QUEL RICETTACOLO DI GERMI CHE È IL TELECOMANDO"

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SELVAGGIA LUCARELLISELVAGGIA LUCARELLI

Estratto dell’articolo di Selvaggia Lucarelli per il “Fatto quotidiano”

 

Non so se Giovanni Floris sia un socio occulto di Amuchina, (....)

fatto sta che la parte centrale di “Dimartedì” con la sua deriva batteriologica è diventata l’angolo della casalinga paranoica. (...)

 

Per dire, io martedì guardavo il programma serafica. Si parlava di referendum, di rottamazione di Equitalia, di manovre economiche. Poi finisce di parlare Franceschini e Floris lo liquida in questo modo: “Grazie al ministro dei beni e delle attività culturali e ora passiamo a parlare di piccioni e del loro guano!”. Così, come se in fondo tra Franceschini e i piccioni ci fosse una linea di continuità, come se ogni tanto, il povero Franceschini, lo si vedesse tubare a Piazza San Marco.

 

FLORISFLORIS

Ad ogni modo, il servizio sui piccioni apre le danze alla consueta serie di mini-servizi in cui ci viene svelato che il problema del mondo non è l’effetto serra, non sono le guerre, non è il dislivello economico, la sovrappopolazione, il calo delle riserve energetiche, la deforestazione, l’acidificazione degli oceani, no. Il vero problema è la zozzeria.

 

Siamo zozzi, siamo circondati da cose zozze e non sappiamo che la zozzeria è diffusa e ramificata che manco la ‘ndrangheta calabrese. Per questo vengono invitate in studio due biologhe gnocche incaricate di creare del terrorismo psicologico in chiunque butti le uova avariate nell’immondizia anziché farle brillare in aperta campagna e un ospite a caso (in questo caso l’attore teatrale Pino Strabioli).

SEMPRINI RENZISEMPRINI RENZI

(...)

Vado dunque ad elencare i servizi dell’ultima puntata. Si parte, appunto, con un servizio sul guano dei piccioni. Noi non lo sappiamo, ma quelli se ne stanno belli belli sul cornicione, defecano, le loro feci si essiccano, le feci essiccate entrano nel motore dei nostri condizionatori e noi respiriamo guano essiccato. In pratica quello che vediamo in controluce a casa nostra non è pulviscolo. E’ merda di piccione. Secondo la biologa quindi, dovremmo infilarci guanti e mascherina, arrampicarci sul cornicione con una paletta, grattare via il guano e se non si finisce stampati sul cofano della 500 parcheggiata tre piani sotto, disinfettare la paletta. Roba che si fa prima a dare un buon astringente intestinale ai piccioni.

 

 selvaggia lucarelli    selvaggia lucarelli

Si passa poi ad un servizio di quelli che raccontano verità inimmaginabili: i cassonetti dei nostri condomini contengono batteri. Pensate, hanno fatto analizzare in laboratorio il liquido sul fondo di un cassonetto ed hanno scoperto che non si può usare come base per il brodo. Viene quindi chiesto un parere sull’annosa questione a Pino Strabioli a cui si legge negli occhi: “Il teatro è morto ma pure io che sono qui a commentare i batteri fecali non sto troppo bene. ”.

 

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Parte quindi un altro servizio ancora più allarmante: la sabbietta del gatto è sporca, quindi tutti noi che la utilizziamo come alternativa allo zucchero di canna siamo degli imprudenti. Viene chiesto un parere a Strabioli il quale aggiunge linfa al dibattito affermando:  “Io possiedo un cane.”. In un altro servizio si denuncia la presenza di tanti di quei batteri pericolosi nei nostri frigoriferi che viene voglia di abbandonare in tangenziale lo Smeg e di tornare a conservare i cibi nelle botti di sale, ergo la Raggi aveva ragione: il frigogate esiste e il cospiratore è Floris.

 

Imperdibile anche la parentesi sui taglieri da cucina sui quali si depositano germi e batteri quindi le soluzioni sono due: o impariamo tutti a mangiare cavolfiori interi oppure andiamo a un corso di scimitarra acrobatica e tagliamo frutta e verdura dopo averle lanciate in aria. Il servizio più istruttivo però è quello sullo zozzeria dove non te lo aspetteresti mai. In piena notte l’inviata di Floris e un criminologo si infilano dentro una cabina per le fototessere col luminol per vedere quali sostanze organiche si nascondano lì dentro. Si scopre che c’è del liquido seminale finito un po’ ovunque, perfino sulle pareti e sull’obiettivo, quindi mi rivolgo agli addetti ali controllo passaporti all’aeroporto: se vedete qualche fototessera sfocata non fate domande.

 

Selvaggia LucarelliSelvaggia Lucarelli

Ma attenzione perché non finisce qui: grazie a ad Amuchina-Floris scopriamo che sugli scaldavivande dei bar su cui sono esposte le brioche ci sono batteri fecali, che se laviamo il pollo possiamo rimanere paralizzati, che negli scrub ci sono particelle cancerogene e che sulle nostre sciarpe c’è il potenziale batteriologico di tutto il bioterrorismo mondiale.

 

Se vi state chiedendo come abbia fatto a seguire la trasmissione fin qui, sappiate che ieri Floris ha triplicato gli ascolti di Semprini. Se volete sapere il perché di questi ascolti ve lo spiego io: no, non è il ritmo. No, non sono gli ospiti autorevoli. No, non è la conduzione di Floris. E’ che dopo un’ora di servizi così, col cazzo che a qualcuno viene voglia di toccare quel ricettacolo di germi che è il telecomando.

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