iva zanicchi

“NON SONO UNA SANTA, ANZI SONO UNA GRANDE PECCATRICE. HO TRADITO IL MIO PRIMO MARITO. MI SONO SPOSATA VERGINE, A 27 ANNI. IN QUALCHE MODO DOVEVO RECUPERARE” – IVA ZANICCHI SI RACCONTA, DA “ZINGARA” ALLA MORTE DELL’ULTIMO MARITO (“ERAVAMO IN SIMBIOSI”) – IL SANREMO AMARO DEL 2009 PER LE BATTUTE DI BENIGNI SUL SUO BRANO (“CI RIMASI MOLTO MALE”), “L’ERRORE” DELLA POLITICA E BERLUSCONI: “SONO UNA TESTONA, SONO ANDATA IO A ROMPERGLI LE SCATOLE. QUANDO GLI DISSI CHE MI VOLEVO CANDIDARE LUI MI RISPOSE: TU SEI PAZZA DA LEGARE…”

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Renato Franco per corriere.it - Estratti

 

iva zanicchi

Il 2 maggio esce il suo nuovo singolo: «Dolce far niente». È un inno alla pensione?

Ride. «Guai, quello è un far niente pericoloso. Finché si può, bisogna essere attivi, fare progetti, amare, godersi la natura». Iva Zanicchi ha 85 anni e attraversa la storia della musica da 60, è uno dei volti più nazionalpopolari con un nickname da supereroina, l’Aquila di Ligonchio.

 

 

 

(...)

 

 

 

La canzone parla anche di nostalgia, lei di cosa ha nostalgia?

«Ho una grande nostalgia del passato, perché avevo vicino a me un uomo che mi amava, che era comprensivo, che era dolce — sì, abbiamo anche litigato tanto — ma eravamo in simbiosi. Con Fausto — ma io lo chiamavo Pippi — abbiamo vissuto sempre in allegria. Sembra un concetto sciocco ma credo che le unioni, quelle felici e durature, sono quelle in cui si ride tanto. È la noia che uccide la convivenza e noi non ci siamo mai annoiati».

 

Il brano parla anche di ricordi al tramonto. Il Sanremo da incorniciare?

«Quello più bello è stato sicuramente con Bobby Solo, portavamo Zingara, eravamo giovani, entusiasti di tutto, c’era aria di vittoria, fu un gradissimo successo, con una canzone popolarissima che canto sempre purtroppo, perché ovunque vada mi tocca».

 

Perché dice «purtroppo»?

«Ho inciso mille canzoni, ma quando sono in giro per strada mi fermano e mi dicono: dai attacca Zingara!». Ride: «Un tormento. Anche se adesso a dir la verità mi chiedono anche le barzellette».

 

Un Sanremo amaro?

«Nel 2009. Roberto Benigni fece un intervento prima che io cantassi, calcando la mano e bersagliando il mio brano. Ci rimasi molto male. Poi ci siamo sentiti, Benigni è una persona squisita, ma lì per lì mi ferì».

iva zanicchi

 

Un errore?

«Uno? Non sa quanti. Io credo di essere la cantante che ha fatto più errori nella sua vita, artisticamente parlando. Ho fatto di tutto e di più. Soltanto che la gente, non so perché, mi ama lo stesso. Ad esempio ho alternato generi molto sofisticati a canzoni per bambini, canzoni impegnate a brani troppo leggeri, a volte dovevo essere più coerente, ma me ne sono fregata».

iva zanicchi terza serata sanremo 2025 foto lapresse

 

La politica?

«Altro errore. In Italia non la perdonano a nessuno e non l’hanno perdonata neanche a me. Però anche se ci ho messo tanto, alla fine sono riuscita a farla dimenticare».

 

Berlusconi?

«Giuro che non fu lui a convincermi. Anzi. Sono una testona, ho la testa dura, e sono andata io a rompergli le scatole. Quando gli dissi che mi volevo candidare lui mi rispose: tu sei pazza da legare, hai un programma che va bene, guadagni tanto, hai l’amore della gente, perché ti vuoi mettere in politica?».

 

Si autofinanziò la campagna elettorale.

bobby solo iva zanicchi

«Girai tutti i mercati del nord-est, tutti quanti. Ci guadagnavo anche perché mi regalavano la frutta, la verdura, una volta tornai a casa con un pesce enorme sotto l’ascella. Spesi 15 mila euro. E pensare che ci fu chi buttò 2 milioni di euro...».

 

Negli ultimi anni è tornata spesso in tv come giurata di molti talent.

«Ma io non la so fare la giurata. Sono pessima. Il giurato vero deve giudicare, no? Insomma, deve avere il coraggio di esporsi, di dire la sua, ma io non ce la faccio: do 10 a tutti perché ti fanno pena. Del resto: che voto puoi dare a un bambino o a un vecchio se non 10?».

 

iva zanicchi a domenica in

Tra altri 85 anni sarà all’Inferno o in Paradiso?

«Io credo che il Signore mi metterà un bel po’ in Purgatorio. Non sono una santa, anzi sono una grande peccatrice. Sono stato un po’ cattiva, ho tradito, che è una parola che odio. Però è successo, con il mio primo marito ci siamo traditi. Del resto mi sono sposata vergine, a 27 anni, eh. In qualche modo dovevo recuperare».

fausto pinna iva zanicchi

 

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