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“PRETTY WOMAN NELLA EDIZIONE INIZIALE ERA UNA STORIA MALEDETTAMENTE VERA E SENZA LIETO FINE”. JULIA ROBERTS AL “GRAHAM NORTON SHOW” RACCONTA I RETROSCENA DEL FILM DATATO 1990: “IL TITOLO ERA “3000” E LA PELLICOLA SI CONCLUDEVA CON LUI (RICHARD GERE) CHE MI ABBANDONAVA IN UN VICOLO GETTANDOMI ADDOSSO 3000 DOLLARI". JULIA ROBERTS NON E' STATA LA PRIMA SCELTA. TRA LE ATTRICI SCARTATE (O CHE HANNO RIFIUTATO IL RUOLO) CI SONO… - VIDEO

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Emanuela Minucci per lastampa.it - Estratti

 

pretty woman julia roberts richard gere

Chissà come sarebbe andata. Chissà se «Pretty Woman» sarebbe stato davvero uno del film più visti e stravisti della storia del cinema se si fosse intitolato «3000», così come voleva (fino all’ultimo) il suo regista Garry Marshall. E chissà se orfana dell’happy end così com’era la pellicola all’inizio avrebbe macinato gli stessi incassi monstre. Già, perché secondo la prima sceneggiatura Richard Gere sarebbe rimasto sino alla fine il cinico magnate che era quando raccattò dalla strada quella prostituta di nome Vivian che masticava il chewing-gum abbandonandola nel finale in un vicolo buio e gettandogli addosso 3000 (ecco il titolo iniziale) dollari.

 

Questi e altri retroscena in grado di metterci addosso un maledetto senso di favola andata in frantumi, sono stati rivelati qualche giorno fa da Julia Roberts al ««Graham Norton Show».

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«Vivian era una tossicodipendente e il film finiva con lui che la lasciava in una strada laterale – ha raccontato l’attrice – e le lanciava i soldi addosso e se ne andava». E poi: «Ho ottenuto a soli 22 anni e con facilità quella parte e mi sono sentita davvero orgogliosa, ma quando la società di produzione ha chiuso i battenti e il film è improvvisamente scomparso dai radar, ero disperata. Poi la Disney lo ha ripreso, il che sembrava così improbabile, e lo ha reso divertente e romantico».

 

 

Insomma, «Pretty Woman» nella sua edizione iniziale era una storia maledettamente vera e maledettamente triste. Più nei dettagli: le versioni differiscono nel finale, ma anche – come si è detto – nel nome stesso della pellicola. Il titolo iniziale del film, infatti, doveva essere «3000», la cifra, in dollari che Edward (che in questa versione era un uomo violento e alcolizzato), avrebbe utilizzato per ingaggiare la prostituta Vivian, a sua volta tossicodipendente, per trascorrere una settimana di amore a pagamento con lei.

 

 

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Il casting per «Pretty Woman è durato a lungo e per la parte di Vivian gareggiavano moltissime attrici. Julia Roberts, all’epoca era ancora una sconosciuta e non era stata la prima scelta.Tra le attrici scartate (o che hanno rifiutato il ruolo) ci sono: Sandra Bullock, Meg Ryan, Brooke Shields, Diane Lane, Uma Thurman, Valeria Golino, Sarah Jessica Parker, Drew Barrymore e Winona Ryder. Queste ultime due furono scartate perché considerate troppo giovani per la parte.

 

Anche per il protagonista maschile il casting non fu affatto facile, e la scelta ricadde su Richard Gere solo alla fine. Prima di lui furono considerati per la parte nomi come Burt Reynolds, Christopher Lambert, Al Pacino, John Travolta, Sylvester Stallone, Dennis Quaid e Harrison Ford.

 

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Richard Gere inizialmente rifiutò. Poi quando il regista Garry Marshall gli presentò Julia lei lo convinse ad accettare con un simpatico cartello «Dì di sì, ti prego». Il feeling tra i due era notevole e Richard cambiò idea.

 

La cosa più importante però è che nessun lieto fine era previsto per la Cenerentola di «3000».

 

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