
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Paola De Carolis per il “Corriere della Sera”
L’annuncio che Kanye West sarà quest’estate sullo storico palco piramide di Glastonbury è stato seguito nel giro di pochi minuti dal lancio di una petizione che ne chiede l’esclusione dal festival.
Rapper, produttore, scrittore, regista, imprenditore, stilista, West è un personaggio che divide. 21 milioni di dischi venduti, 60 milioni di download digitali, 21 premi Grammy: ha un curriculum da capogiro. I suoi migliori amici sono Jay-Z e Beyoncé.
Ha inciso con Rihanna e Paul McCartney. Il video del nuovo singolo, «All Day», sarà diretto da Steve McQueen, il regista premio Oscar di Shame e 12 anni schiavo . Eppure litiga e si scusa (con Beck, Taylor Swift, Bruno Mars), è «gelosissimo» della moglie Kim Kardashian e mette le foto di lei nuda su Internet, snocciola parolacce e scrive libri di filosofia.
I sogni di Kanye non hanno parametri scontati. «Voglio fare per la moda quello che Apple ha fatto per la tecnologia. Steve Jobs era un visionario, ha capito esattamente quello di cui tutti avevamo bisogno e ce lo ha dato, con accessori intercambiabili che si possono abbinare fra loro. Il modello è semplice. Va replicato».
La moda è una priorità? «Mi sono stati messi di fronte tanti ostacoli, ma sono opportunità per essere creativo». Si ferma, ridice la frase, rigira le parole in bocca, gli piacciono.
«Scrivo libri di filosofia — precisa —. Questa frase potrebbe entrare nel prossimo». Lui che ammette di non essere un gran lettore, ha compilato un volume di aforismi e motti, Thank you and you’re welcome , ed è a sua volta soggetto di un libro di filosofia, The cultural impact of Kanye West .
I suoi pensieri si snodano lungo temi sociali e guardano lontano. «L’ostacolo più grande, il primo da abbattere, è il divario tra classi. Voglio che tutti abbiamo l’opportunità di far parte della middle class». Per la collezione Adidas si portato dei ragazzi disagiati in passerella. «Voglio che un giorno siano in grado di levitare, come Deepak Chopra (guru new age ndr) », racconta.
«Sono molto religioso», spiega. Ispirato dalla scomparsa della madre, ha creato un gioco per il computer dove l’obiettivo è permettere ai personaggi di salire in paradiso. Se sua figlia North crescerà in un ambiente molto più ricco della villetta di Chicago dove lui ha trascorso la sua infanzia, non importa: «Privilegi e soldi vanno benissimo, la vera questione è come li usi». Grazie al cielo, sottolinea, ha Kim accanto a sé. «È la mia musa».
Sul piano musicale, adora Beyoncé: il suo ultimo album, in cui ogni canzone si accompagna a un filmato e una storia, «è rivoluzionario». Non sa prevedere quale sarà la prossima svolta: «Non sono un tecnologico. A me piace pensare a un ritorno alle radici».
L’artista preferito di sua moglie è Andrea Bocelli, ma Kanye preferisce ascoltare altro. «A me piace il rap, e più parolacce ci sono meglio è. Non so come mai. Mi libera i neuroni». Con questo si alza e saluta stendendo la mano. Rapper e gentiluomo.
matrimonio kim kardashian e kanye west
kanye west e kim kardashian a un party x
Kanye West e Kim Kardashian sposi
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