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Christie Chu per https://news.artnet.com/
La caccia all’uomo che ha tenuto con il fiato sospeso gli Stati Uniti è giunta alla sua tragica fine questo week-end, quando entrambi gli evasi dal Clinton Correction Facility dello stato di New York sono stati fermati a colpi di arma da fuoco in due diverse occasioni.
Mentre David Sweat rimane ricoverato in condizioni critiche, Richard W. Matt, colpevole di omicidio, è morto venerdì scorso a causa di tre colpi di arma da fuoco alla testa. Oltre ad essere un rinomato evasore, con abilità che sono state paragonate a quelle dei personaggi del film “Le ali della libertà”, Matt era anche considerato un pittore niente male.
In un articolo pubblicato dal New York Times, un ex prigioniero di nome John Mulligan descrive l’uomo come “il miglior pittore che un detenuto possa ricordare all’interno delle carceri americane”. I ritratti che dipingeva dei suoi cari, delle celebrità e dei politici (basandosi su fotografie) venivano spesso scambiati con i secondini o con altri detenuti in cambio di favori.
Gene Palmer, una guardia del carcere di Dannemora dove Richard Matt era detenuto, era talmente appassionato dei suoi quadri da farsene dare uno in cambio di alcuni arnesi da scasso che sono poi stati usati durante l’evasione.
Non è una novità che le opere realizzate dai detenuti, in particolare da quelli famosi come Charles Manson e John Wayne Gacy, abbiano un mercato prosperoso tra alcune nicchie di collezionisti. Si tratta di un genere di arte che circola perlopiù in piccole gallerie, su eBay e altri siti controversi come murderauction.com e serialkillersink.net.
polizia a caccia degli evasi
angelina jolie
Anthony Papa, per esempio, ha imparato a dipingere mentre scontava una pena di 15 anni e, dopo il suo rilascio, ha avuto un discreto successo come artista riuscendo a vendere alcune opere sul tema della giustizia sociale per cifre a quattro zeri. “L’arte è uno strumento di riabilitazione molto potente – dice Papa – non solo per i prigionieri ma anche per le istituzioni”.
Un commerciante d’arte di New York, Andrew Edlin, dice che i quadri di Matt acquisteranno valore non a causa della loro qualità ma grazie alla notorietà della storia dell’evaso. “Le ragioni per cui i collezionisti compreranno i suoi lavori sono puramente commerciali – spiega – si tratta di una storia bizzarra da cultura pop più che di pezzi che finiranno nei libri di storia dell’arte”.
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