L’ARTE DELLA PARTITELLA - NEL LIBRO “THE BEAUTIFUL GAME” C’E’ IL CALCIO BRASILIANO DI STRADA, TRA LE FAVELAS, NEI MONASTERI, NELLE PRIGIONI - ALTRO CHE MONDIALI E SCARPINI FIRMATI! QUI SI GIOCA SCALZI, CON UN’ARANCIA AL POSTO DELLA PALLA, ED E’ UNA VERA FEDE

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da www.bbc.com

Il calcio approdò in Brasile nel 1894 e a giugno lì si terranno i Mondiali. Ma i brasiliani non giocano solo nei campi e negli stadi. Si fanno la partitella nei depositi dei rottami, negli impianti di trivellazione, sui cavalcavia.

Nel libro "The beautiful game" il fotografo Christopher Pillitz raccoglie le immagini del calcio di strada, fra le favelas, in prigione, nei monasteri. E' una passione impressa sui muri e sui tatuaggi. E' il calcio senza briglie, arbitri, regole, spesso anche senza palla. Al suo posto spunta un gomitolo di calzini, una sfera di giornali, un'arancia.

Nel Monastero di Santo Tomás de Vilanova, 400 chilometri a ovest di São Paulo, scendono in campo preti e seminaristi. A Manaus ogni squadra ha una reginetta di bellezza e, se viene eliminata, la sua beauty queen può riportarla in gara. In carcere o al riformatorio una delle punizioni più temute è escludere un prigioniero dalla partita, a São Paulo la domenica si chiude il cavalcavia per far giocare sull'asfalto, perché non ci sono abbastanza aree verdi.

La mostra "Brasil: The beautiful game" si tiene fino al 2 maggio presso l'Ambasciata brasiliana a Londra.

 

 

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