L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA - LA SUCCESSIONE AL TRONO DI BERLUSCONI È RINVIATA A DATA DA DESTINARSI - ANCHE PERCHÉ “L’ALLEANZA DEL BENE” TRA MONTI E BERSANI PROMETTE REDDITOMETRI, DIVIETI DI CONTANTE, TRACCIABILITÀ DELLE PAGHETTE, CONTI CORRENTI SPIATI - IL TUTTO MENTRE LE BANCHE E I COMUNI SONO STATI IMBOTTITI DI DERIVATI E DEPREDATI DI FONDI (PORTATI ALL’ESTERO) FINO AL DISSESTO ECONOMICO, NEL SILENZIO DELLE AUTORITÀ DI CONTROLLO…

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Barbara Palombelli per "il Foglio"

Sia come sia, la successione al trono di Silvio Berlusconi è rinviata a data da destinarsi. Data per certa, via bunga bunga e tribunali, assunta come fulcro delle nascenti nuove alleanze, è svanita nel giro di una dozzina di interviste davvero sorprendenti. Il premier attuale, capofila della scelta civica, indicato da molti come il più accreditato leader di un nuovo aggregato europeo di centro, forse non sarebbe sceso in campo se non avesse immaginato un avversario debole, stranito dalle figuracce notturne e internazionali.

E invece, che ti combina l'uomo di Arcore? Risorge dalle ceneri e comincia a lanciare promesse come fuochi d'artificio, scala sondaggi e si riaccredita come l'ottimista. I due poli avversari, centrosinistra e centro, sono uniti nel ricordarci che più o meno tutti moriremo poveri, che i nostri figli saranno precari condannati dalla legge Fornero a non trovare più un datore di lavoro, che tutto questo avviene per colpa del cavaliere nero.

Lui rovescia il tavolo e scommette su un suo personale programma keynesiano: date agli italiani un po' di soldi e il paese risorgerà, sulla falsariga del Bettino Craxi del 1983 (Bettino, con i due condoni, fiscale ed edilizio, si calcolò che avesse regalato a ogni famiglia una decina di milioni di lire...).

L'alleanza del bene ci spaventa un po', siamo già sommersi da carte di credito e ricevute. Inflessibili, seri e cupi, ammoniscono ogni giorno: dietro l'angolo ci attendono patrimoniali, manovre, sciagure fiscali, inferni burocratici, redditometri, spesometri, riccometri, paghette ai figli e mance alla colf via bonifico obbligato, divieto di contante, denuncia di redditi e risparmi retroattivi, confessioni sulla borsetta acquistata all'insaputa del marito, autocritica pubblica sul conto dell'estetista che qualcuno scoprirà nelle pieghe del'estratto conto.

Vale la pena di aggiungere che in Germania si possono comprare in contanti (graditissimi) automobili, appartamenti, terreni. Noi invece, in nome di un'evasione che ora scopriamo essere l'hobby preferito dei banchieri di stato e di partito, verremo indagati, frugati, spiati da chiunque.

Per colpa delle cricche e della mancata vigilanza della Banca d'Italia (il mio povero papà, agente di cambio, già quando ero bambina mi raccontava che tutti i movimenti di denaro importanti erano controllati da Via Nazionale, ma allora c'erano Menichella e Carli, a quei tempi era vero), tutte le persone perbene dovranno dimostrare di esserlo ad anonimi funzionari che diventeranno i padroni dei nostri soldi e delle nostre vite private.

Dobbiamo diventare europei: è il mantra in voga fra centro e centrosinistra. C'è chi teme che la perdita di sovranità nazionale sia già avvenuta da un pezzo, che le prossime elezioni non siano altro che un braccio di ferro internazionale fra il Regno Unito (che vorrebbe far saltare l'Europa partendo dall'ingovernabilità italiana) e la Germania che puntella l'euro.

Pedine di un gioco altrui, vittime di guerre medievali sui patrimoni secolari delle città - da Siena a Milano, da Parma a Napoli, i derivati che pesano sui bilanci comunali mangeranno palazzi, banche, storie antiche che sono già al sicuro nei paradisi fiscali stranieri - assistiamo al Silvio Berlusconi show con qualche disinteressato divertimento.

Curiosamente, a legittimare le sue invettive collaborano le inquietanti inchieste bancarie. Ma non solo. Ci si mettono anche le toghe rosse. Sembrava una sua invenzione, per difendersi dalle centinaia di processi, e invece si sono fatte partito. Un modo per insinuare nell'opinione pubblica che, d'ora in poi, chiunque indagherà un politico, prima o poi gli si metterà contro in Parlamento. Esattamente il teorema che gli avvocati di Berlusconi illustrano quotidianamente. A venti giorni dal voto, con Beppe Grillo che acchiapperà tutti i ragazzini e i delusi, le partite che si stanno giocando sono moltissime. E non tutte prevedibili. Altre sorprese sono in arrivo.

 

Rutelli e Palombelli RUTELLI E PALOMBELLIalle maldive da Oggi it BARBARA PALOMBELLI BERSANI VENDOLA Vendola Bersani ber-shiningberlusconi, santorosantoro berlusconi