molinari elkann

PENNE SPENNATE - L’ASSEMBLEA DEI GIORNALISTI DI “REPUBBLICA”, DOPO LA PROVA DI FORZA DI ELKANN-MOLINARI SUGLI ARTICOLI SUL CASO FCA-SACE, CONFERMA LA SUA FIDUCIA AL CDR E SI “IMPEGNA A VIGILARE SULL’AUTONOMIA E L’INDIPENDENZA” DEL QUOTIDIANO - “L’ASSEMBLEA RESPINGE GLI ATTACCHI, SPESSO INTERESSATI, CHE TENTANO DI ATTRIBUIRE AL GIORNALE, MANOVRE POLITICHE DI PARTE, LEGATE AGLI INTERESSI DELL’EDITORE, E RESPINGE IL TENTATIVO DI ACCREDITARE UNO SNATURAMENTO DELL’IDENTITÀ PROGRESSISTA DELLA TESTATA”

Il comunicato dei giornalisti di Repubblica

 

JOHN ELKANN MAURIZIO MOLINARI

I giornalisti di Repubblica, riuniti in assemblea a seguito dei servizi pubblicati sul caso Fca, ritengono che occorra la massima cautela e un surplus di attenzione quando si trattano argomenti che incrociano gli interessi economici dell’azionista. Il patto che il nostro giornale ha stretto 44 anni fa con i suoi lettori è quello dichiarato dal fondatore Eugenio Scalfari nel suo primo editoriale del 1976: “Repubblica è un giornale indipendente ma non neutrale”.

 

Che significa libero da qualsiasi influenza che non sia garantire una informazione di qualità, autonomo nella lettura di ciò che accade in Italia e nel mondo, con una precisa collocazione politica. Valori in cui la Redazione si riconosce ancora oggi e che continuerà a difendere da qualsiasi ingerenza, interna ed esterna.

 

L’assemblea respinge infine gli attacchi, spesso interessati, che tentano di attribuire al giornale, in questa nuova fase, manovre politiche di parte, legate agli interessi dell’editore, e respinge il tentativo di accreditare uno snaturamento dell’identità democratica e progressista della testata. Per queste ragioni l’assemblea dei giornalisti conferma la sua fiducia al Cdr e si impegna a vigilare sull’autonomia e l’indipendenza di Repubblica.