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L’IPOCRISIA DELL’EUROVISION: LA POLITICA E LE GUERRE DEVONO RESTARE FUORI, MA AL TELEVOTO VINCONO I PAESI COINVOLTI NEI CONFLITTI – LA RADIOTELEVISIONE PUBBLICA SPAGNOLA “RTVE” VA CONTRO ISRAELE E CHIEDE NON SOLO DI CONTEGGIARE IL VOTO DEL TELEVOTO, MA DI RIVEDERE IL SISTEMA DELLE PREFERENZE - A INSOSPETTIRE È COME ISRAELE, PENULTIMA PER LA GIURIA DEGLI ESPERTI, SIA BALZATA AL SECONDO POSTO GRAZIE AL TELEVOTO – PER RTVE L’ESITO È STATO CONDIZIONATO DAGLI SCENARI DI GUERRA E…

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Estratto dell'articolo di www.rainews.it

 

Yuval Raphael

La radiotelevisione pubblica spagnola Rtve chiederà formalmente all'Unione Europea di Radiodiffusione (Uer) di aprire un dibattito sull'adeguatezza del sistema di televoto e una verifica del voto dell'audience, sollevando dubbi sul suo condizionamento per i conflitti bellici in corso. 

 

L'iniziativa è stata annunciata da Rtve in un messaggio su X, dopo che la rappresentante della Spagna, Melody, si è classificata penultima e Israele ha vinto il televoto nonostante abbia ottenuto un punteggio modesto - solo 60 punti - da parte della giuria di esperti del concorso. 

bandiera palestinese durante l'esibizione di yuval raphael all'eurovision 2025

 

Rtve ritiene che l'esito del televoto sia stato condizionato dagli attuali scenari di guerra, compromettendo la natura culturale del concorso. E ha evidenziato come nelle semifinali, i paesi coinvolti in conflitto, Israele e Ucraina, abbiano entrambi vinto il voto del pubblico.

 

La presa di posizione segue un messaggio muto trasmesso dall'emittente pubblica all'inizio della finale di Eurovision: "“Di fronte ai diritti umani, il silenzio non è un’opzione. Pace e giustizia per la Palestina". Un gesto, annunciato, che aveva portato l'Ebu a minacciare Rtve con "multe punitive". Il regolamento Eurovision non ammette “prese di posizione politiche”.

 

Yuval Raphael

Precedentemente, l'Ebu aveva richiamato la tv pubblica spagnola per quanto dichiarato dai “commentatori” Tony Aguilar e Julia Varela, durante la trasmissione della seconda semifinale dell’Eurovision, che vedeva in gara Yuval Raphael, rappresentante di Israele. 

 

I conduttori spagnoli hanno ricordato sia che l’artista israeliana era rimasta ferita dagli attentati di Hamas del 7 ottobre, sia le oltre 50.000 vittime civili legate agli attacchi su Gaza, di cui oltre 15.000 bambini. Violando così le regole di neutralità politica del concorso. Avevano anche menzionato il fatto che Rtve aveva richiesto formalmente di discutere la partecipazione di Israele all’evento, alla luce della situazione umanitaria in corso.

 

yuval raphael

Secondo quanto riportato in esclusiva da El País, l’EBU  aveva ammonito l'emittente […]Ma Rtve, in una dichiarazione rilasciata a El País, aveva sostenuto che “invocare il rispetto per i diritti umani e la pace non è un attacco a un paese specifico, né un atto politico”.

 

Che sia fatta chiarezza e chi si apra un dibattito sul televoto all'Eurovision, troppo influenzabile. A riprova di quanto sostiene, Rtve fa “i conti in tasca” ai Paesi coinvolti in conflitti.

 

proteste contro la partecipaione di yuval raphael a eurovision

Israele ha preso 60 punti dalle giurie, ma è stato premiato da un televoto quasi schiacciante, arrivando secondo a un passo dalla vittoria di questa edizione. L’Ucraina, dal ventesimo posto per le giurie è salita fino al quarto posto sempre con il televoto. […]

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