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Dorian Lynksey per Billboard
Dopo 27 anni, a ottobre chiuderà lo “Space”, il più famoso club del mondo, istituzione di Ibiza, come il suo dj Carl Cox. Il nuovo proprietario rilancerà il locale la prossima estate, ma senza Cox. Sull’isola non cambierà granché, ma il fatto evidenzia una nuova tendenza: costi più alti, più VIP, più regole. Abbastanza da far pensare ai veterani che non riconoscono più Ibiza, e infatti cercano destinazioni alternative, tipo Malta, Mykonos e la Croazia.
La famosa serata “Defected in the House” è stata già spostata in Croazia, dopo 13 anni a Ibiza. Dal bar sul tetto dello “Space” si vede l’”Ushuaia Ibiza Beach Hotel”, proprietà della dinastia Matutes, già in possesso del quotidiano spagnolo “El Mundo”. Sono chiamati "i Kennedy di Ibiza'', e il patriarca Abel è stato pure sindaco dell’isola. I party in piscina dell’hotel attraggono celebrità, ricconi non giovanissimi, troppo vecchi per seguire la musica elettronica dei David Guetta e Avicii. Lo “Space” potrebbe diventare lo Ushuaia all’ennesima potenza.
wham a ibiza per club tropicana
Ibiza negli anni ’70, fu prima destinazione degli attori di Hollywood in cerca di privacy, poi degli hippie, delle rockstar e dei club come “Pacha”, “Amnesia” e “Privilege”. Fu meta del jet set negli anni ’80, dei dj, e dei consumatori di ecstasy. Da qui sono partiti i rave. Ora tutto è cambiato. Non è più economica: 70 euro per entrare in un club, 12 euro per una birra. Il budget medio di chi frequenta i club è di 2000 euro a settimana. Eppure, l’anno scorso da qui sono passati 1 milione e 300mila turisti.
Gli americani fanno parte dell’invasione. E’ una clientela più danarosa di quella britannica, quasi in stile St. Tropez. Nel 2000 sbarcarono i P. Diddy e le Paris Hilton e tutto mutò. Affittavano yacht e ville di lusso, nascevano ristoranti molecolari da 2000 euro a pasto, i tavoli dei locali diventarono per VIP e inavvicinabili. Vogliono stare fra la gente ma non farsi vedere e passano tutto il tempo sul cellulare. La musica è diventata secondaria.
Gli eventi all’aperto e che duravano tutto il giorno rendevano unica l’isola ma ora non si fanno più, per motivi amministrativi e burocratici, per via dell’eccessivo rumore. Tutto chiude alle 6.30 del mattino, la polizia interrompe le feste sulla spiaggia. Insomma, si sta uccidendo la “vibe”. Eppure l’economia del posto dipende da questo. La popolazione si triplica d’estate, ed è in continua crescita. Atterra un aereo ogni cinque minuti.
danny rampling al paradise di ibizala costa di ibiza
E’ probabilmente l’unico posto al mondo dove la scena underground convive la musica EDM mainstream. I clienti fissi sono certi che non è la stessa Ibiza di 30 anni fa, né così conveniente né così libera, ma continuano a tornare, perché una Ibiza cambiata è comunque Ibiza.
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