DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per “La Verità”
Foto posate in déshabillé realizzate pochi giorni dopo il presunto stupro. C’è anche questo nella robusta consulenza (più di 300 pagine) depositata presso il Tribunale di Tempio Pausania da Mattia Epifani, tecnico informatico, ed esperto designato dalle difese di Ciro Grillo e degli altri tre imputati accusati di aver stuprato una coetanea la mattina del 17 luglio 2019 ad Arzachena, in un appartamento affittato da Beppe Grillo in Sardegna.
Epifani è arrivato alle sue conclusioni analizzando il materiale digitale estratto dai cellulari dei presunti violentatori e della loro vittima. Un documento choc di cui l’esperto parlerà oggi in aula e che mette radicalmente in discussione la versione della ragazza, la quale , secondo i suoi legali, sarebbe affetta da un disturbo post traumatico da stress, conseguenza di quegli abusi.
LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO
La consulenza colpisce soprattutto per alcune immagini. Per esempio la sequenza in cui S. è ritratta in mutandine e top, e i capelli avvolti in un asciugamano. Nelle dieci immagini la giovane scosta con le dita la biancheria intima e si atteggia a modella provocante per il misterioso fotografo (sono autoscatti realizzati con il timer?). Le immagini risalgono al 30 luglio 2019, tredici giorni dopo la presunta violenza e solo quattro dalla denuncia.
Nel documento ci sono altre otto foto, realizzate il 23 agosto 2019 alle isole Galapagos, che immortalano la giovane mentre sfila sulla battigia in costume e camiciola, salvo poi rimanere in topless in riva al mare. Anche qui le pose sono da mannequin esperta con braccia al cielo a slanciare un corpo già longilineo.
BEPPE GRILLO - PARVYN Tadjk ALLA LAUREA DEL FIGLIO CIRO
Epifani allega anche un servizio di copertina per un rotocalco in cui la presunta vittima compare fasciata in un abito di rete che lascia poco spazio alla fantasia. «La rivista conteneva tra la pagina 3 e la pagina 21, una intervista e un book fotografico di S.» precisa Epifani.
Articolo che, però, dopo l’inizio del processo, è sparito dalle pagine: «Successivamente, in una data prossima al 15 gennaio 2023, la rivista e stata ripubblicata con una copertina modificata, monocolore e senza S., nonché senza l’intervista e il book fotografico presenti nella versione originale».
Nella consulenza sono anche inserite due foto «ritraenti un soggetto maschile con il pene esposto». Si tratta di alcuni degli scatti per cui sono sotto processo Ciro e i suoi due amici Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, e che sono stati realizzati a pochi centimetri dai al viso di un’amica di S. che si era addormentata su un divano di casa Grillo. Nessuno degli imputati ha voluto riconoscere ufficialmente il proprio membro, portando all’incriminazione di tutti i presenti sulla scena.
Epifani fa anche riferimento a migliaia di file che sarebbero stati cancellati dal cellulare di S..
Oggi il tecnico depositerà anche una seconda consulenza commissionata dalla sola difesa di Francesco Corsiglia, il quarto giovane genovese accusato di stupro.
Il professionista si è concentrato su due scatti rinvenuti nella chat di gruppo «Materiale Mostri» in cui la presunta vittima è ripresa di spalle mentre viaggia sull’auto del suo ipotetico aguzzino. Epifani, il 24 novembre 2024, ha fatto una serie di foto dell’autovettura di Corsiglia e le ha confrontate con alcuni particolari delle immagini sequestrate. «Si possono notare analogie relativamente alle porzioni di sedile posteriore e anteriore», in particolare del poggiatesta, ha scritto Epifani. Il quale ha evidenziato pure il dettaglio della chiusura della cintura.
il servizio su ciro grillo and friends quarto grado 6
Corsiglia, la mattina del 17 luglio, si sarebbe recato in paese a comprare le sigarette insieme con Capitta, Lauria e con S., la giovane che avrebbe violentato pochi minuti prima. L’accusatrice sentita in aula ha riferito di non ricordare quell’episodio e, persino, di escluderlo, ritenendo le due affermazioni equivalenti. Ovviamente non è facile credere che una donna abusata abbia deciso di accompagnare il suo violentatore a fare una commissione, mentre altri due giovani della stessa compagnia (Ciro e l’altra ragazza) erano potuti rimanere tranquillamente nell’abitazione.
La consulenza realizzata per la difesa di Corsiglia sembra eliminare ogni dubbio sull’identità dell’autore dei video hard che sono stati trovati sul cellulare di Capitta e che riproducono la scena dell’orgia con S.. La questione era emersa con forza il 14 giugno scorso quando è stato sentito in aula proprio Corsiglia. «Io purtroppo non mi ricordo se mi e stato detto chi aveva fatto il video. Anche riguardandolo, anche io non riuscirei a capire bene chi ha il telefono in mano» ha spiegato sei mesi fa il ragazzo. E il pm gli aveva fatto subito eco: «E una domanda che mi sono fatto io, perché l’ho visto e rivisto ma non sono riuscito a dare una risposta a questo interrogativo […] l’unica persona che in ipotesi potrebbe averlo fatto, è Ciro».
Epifani, dopo aver studiato approfonditamente, frame per frame, i filmati, è arrivato a questa conclusione: «Le valutazioni oggettive nel loro insieme sono compatibili con lo scenario che vede Ciro Grillo autore dei video. Egli conserva la sua posizione spaziale all’interno della stanza in quanto partecipe all’azione in atto sul suo corpo di S. e sostiene il telefono con la mano destra». La panoramica della scena sarebbe stata fatta da lui e «i movimenti sussultori» delle immagini si spiegherebbero con il fatto che Ciro avrebbe appoggiato il braccio sulla schiena di Lauria, intento a consumare un amplesso.
il servizio su ciro grillo and friends quarto grado 4
«ll movimento del braccio di Ciro Grillo, che porta il telefono dietro le spalle di Lauria, parrebbe finalizzato a tentare di celare, alla vista della ragazza, l’atto della ripresa». Ma se S. ha detto delle bugie, queste come si spiegano? Per Enrico Zanalda, consulente degli imputati, nonché presidente della Società italiana di psichiatria forense ed ex presidente della Società italiana di psichiatria, S., più che disturbo post traumatico da stress, soffrirebbe di un disturbo narcistico e borderline della personalità, nella variante «narcisista vulnerabile o covert»: «Tale caratteristica di personalità ha chiaramente amplificato l’esperienza del sesso occasionale e la conseguente disforia post-coitale ed è quindi sostenibile che S. abbia reinterpretato negativamente l’esperienza sessuale inizialmente consensuale come abuso a causa dei sentimenti di frustrazione dell’immagine di Sé». Zanalda evidenzia «l’assenza di segni evidenti di trauma immediato nelle chat», «le contraddizioni della narrazione» della ragazza e «le differenze con quelle degli imputati», tutti elementi che, come detto, «suggeriscono che abbia reinterpretato il proprio comportamento consensuale».
AMICA CIRO GRILLO INTERVISTATA A NON E L ARENA
Secondo lo psichiatra «la pressione sociale e morale determinata dai genitori possono aver indotto S. a denunciare i fatti del 17 luglio 2019 attraverso la rilettura come vittima, anziché come attiva partecipante agli avvenimenti».
Il medico rimarca anche la fragilità della ragazza: «Rispetto al consumo eccessivo di alcool si sottolinea che S. , già nel 2018, presentava accanto alla restrizione alimentare una modalità problematica di assunzione di bevande alcooliche (drunkoressia) volta a controllare il senso della fame ed il peso corporeo».
Anche Lucia Tattoli, psicologo clinico e forense, mette in dubbio la credibilità di S: «Numerosi sono stati i casi in cui i riscontri esterni hanno evidenziato la fallacia dei suoi resoconti. La propria rappresentazione di sé viene portata diversamente davanti ai diversi interlocutori, sia che siano gli amici con cui ha confidenza, sia che si tratti invece delle figure istituzionali: traumatizzata ai suoi medici curanti, capace e desiderosa di uscire a divertirsi agli amici, brilla ma presente a se stessa ai Carabinieri di Milano e al pm nell’escussione del 17 febbraio 2020, per poi passare ad essere molto ubriaca davanti al collegio giudicante. Le narrazioni risultano strumentali con la presenza di enfatizzazioni o ridimensionamenti a seconda dell’opportunità».
[…]
Infine, agli atti è stato depositato un messaggio molto interessante. S. lo ha mandato a un’amica il 26 luglio 2018 e in esso faceva riferimento a un altro presunto stupro subito.
Questa volta da parte di un suo caro amico, David, minorenne come lei. «È una persona disgustosa ma probabilmente ha bisogno di essere aiutato» scriveva. Ma aggiungeva: «Non me la sento di rovinare la sua vita, andando alla polizia. Quindi l’unica cosa che farò sarà parlare con lui e il patto è che andiamo insieme a parlare con uno psicologo.
Perché potrebbe capitare a tante altre ragazze e mi ucciderei se una cosa del genere dovesse capitare ancora, perché adesso ho la possibilità di fermare tutto questo, prima che sia troppo tardi».
[…] Sei anni fa, con l’amica, S., dava anche un’altra giustificazione alla sua volontà di lasciarsi la violenza alle spalle e non denunciare: «Non me la sento di dare spiegazioni ad altri che potrebbero interpretare chissà come questa storia... non mi importa se la gente inizierà a parlare... probabilmente scoprirò che persone che credevo mie amiche crederanno alla sua storia (se verrà raccontata in giro) e finirò per essere considerata una grande puttana che si è pentita di aver fatto sesso con lui e tira fuori la scusa dello stupro per uscirne pulita. Quindi penso che questa possa essere la soluzione migliore perché stupidamente ho ancora speranza in lui, considerando che tanto tempo fa eravamo buoni amici».
BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO BEPPE GRILLO DIFENDE IL FIGLIO - VIGNETTA BY MANNELLIBEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIROBEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIROciro grillo su instagramciro grillo e gli amiciciro grilloVIGNETTA DI ELLEKAPPA SUL CASO DI CIRO GRILLOfoto di ciro grillociro grilloVITTORIO LAURIA
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