COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
da Circo Massimo - Radio Capital
I 5 Stelle di governo sempre più vicini alla Lega. Fino a diventarne parte. Parlando della gestione del governo da parte dell'immigrazione, Gad Lerner nota a Circo Massimo, su Radio Capital, che "quando dal M5S prendono posizione sembra sentire parlare un leghista. Mi sono immaginato che quando si arriverà al dunque, dopo il probabile sorpasso della Lega sui 5 stelle, e quelli dovranno decidere se rompere l'alleanza o stare insieme sotto a Salvini, magari Roberto Fico e altri parlamentari sceglieranno di rompere, ma ci sarà un'ala governativa che ci starà. Quando mai gli ricapita, a Toninelli o a Bonafede... vedrete che indosseranno anche loro la divisa leghista. Era destino che i 5 stelle facessero da battistrada al leghismo, che ormai li plasma a suo piacimento.
E per me dire leghismo o dire fascismo", chiarisce Lerner, "non è poi così diverso se la Lega ruba a Casapound il 'prima gli italiani' e se lo pratica con sistematicità fin dai tempi di Bossi, di Borghezio, di Calderoli. Salvini non è un inedito, e rappresenta una continuità del vittimismo italiano, la grande proletaria minacciata dai tecnocrati da una parte e dai poveri africani dall'altra".
Lo "smantellamento improvviso" di Castelnuovo è definito dall'ex direttore del TG1 "un'infamia": "Questo avviene per annunciare in un tweet che i migranti non possono pretendere di andare a Cortina e che i soldi torneranno agli italiani. Si fa propaganda sulla pelle dei poveracci. A Isola di Capo Rizzuto c'è il Cara di Crotone, dove ai migranti davano da mangiare la pastura per maiali, ne ospitavano più di mille, la 'ndrangheta comandava. Quello non l'hanno ancora chiuso". L'Italia, secondo Lerner, è "lacerata, divisa, spaccata. Sono sicuro che se si facesse un'inchiesta anche fra gli abitanti di Castelnuovo troveremmo una componente esasperata per la presenza dei ragazzi che vagabondano, perché di giorno a molti di loro purtroppo non si faceva fare niente, e poi c'è l'altra parte, che solidarizza, che ha potuto conoscerli, che ha potuto addirittura trarre vantaggio dalla collaborazione di molti di loro che hanno avuto la possibilità di parlare l'italiano e di darsi da fare. Ci sono forme di disobbedienza civile o di protesta assolutamente diffuse sovrastate dalla legittimazione dall'alto della cattiveria. Quando", continua, "si parla degli immigrati che soffrono in mezzo al mare, salvati in piena crisi di ipotermia, e il ministro dell'interno li definisce belli e robusti, o dice che stanno in crociera, questo scherno, questa degradazione dell'altro è come se ci autorizzasse a tirare fuori i nostri peggiori sentimenti.
Questo degrada il nostro paese e ci rende imbarazzanti agli occhi dei nostri vicini, che magari praticano respingimenti o politiche severe sull'immigrazione, ma che non si permetterebbero mai questo disprezzo ostentato. Parlo della Francia, o della Germania". Per Salvini, chi era abusivo prima è abusivo anche adesso; in mezzo, però, c'è stato il decreto sicurezza: "Sono moltissime, nell'ordine delle decine se non delle centinaia di migliaia, le persone entrate in Italia con visto turistico o che hanno permesso di soggiorno scaduto: non verranno espulse dall'Italia se non con provvedimenti spettacolo. Faranno dei Cesare Battisti all'incontrario: vedrete che presto, indossando non so qualche divisa, i nostri ministri andranno a Ciampino ad accompagnare i primi aerei che partono. Ma saranno gocce in mezzo al mare. È demagogia".
Nel giorno della convention sul reddito di cittadinanza, Luigi Di Maio ha nominato Lino Banfi alla commissione italiana dell'UNESCO: "Diciamo che quando vediamo il M5S passare da Dario Fo a Lino Banfi ne segniamo anche una china", dice Lerner, "Certo, le mie sono parole di un comunista radical chic con il rolex, ma anche del compagno di scuola di Jacopo Fo che ha vissuto in casa di Dario e Franca e che ha avuto l'onore doloroso di portare in spalla le loro bare. Secondo me Dario Fo aveva preso un abbaglio sposando la causa di Grillo e Casaleggio, ma era non solo un Premio Nobel ma un portavoce raffinato della cultura popolare, della tradizione del teatro italiano, di altissimo livello, e ribelle e contropotere. È l'esatto contrario della vicenda di un simpaticissimo e rispettabilissimo Lino Banfi, che rappresenta il trasformismo italiano e che è un nuovo simbolo, molto adatto. Credo che Di Maio abbia fatto una scelta azzeccata. E non venitemi a dire che Dario Fo era élite e Lino Banfi è popolo: andate a guardare i conti in banca di entrambi e poi ditemi chi è élite e chi popolo".
Chiusura sul tweet antisemita del senatore 5 stelle Lannutti: "È uno scandalo al quale l'Italia si è assuefatta e abituata. Nessuno lo trova più scandaloso, e nessuno ha trovato scandaloso che da due anni questo signore continui a chiamare in causa Soros dicendo che andrebbe arrestato e che andrebbero affondate le navi delle ONG pagate da Soros. Questo è un ossesso".
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