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Belen a Balalaika
Lady V per www.linkiesta.it
Era tra le papabili per la conduzione del Grande Fratello, ma al provino è stata bocciata e Mediaset le ha preferito prima Barbara Palombelli e poi la d’Urso. Era in lizza per il ruolo di primadonna anche di Balalaika, la trasmissione di Canale 5 dedicata ai Mondiali di calcio, ma non le è andata bene e l’ha presa male, anche se ha accettato comunque di fare parte del cast. Meglio puntare su Ilary Blasi, più reattiva, più abile nella diretta, più spigliata.
Belen Rodriguez è arrivata in Italia dall’Argentina con il sogno di diventare la nuova Lorella Cuccarini, una che sorride, balla, canta, conduce, invece non ce la fa proprio a fare il grande salto, a uscire dal ruolo di valletta, di bella statuina. Da ragazzina, la showgirl guardava la tv e poi inventava dei piccoli spettacoli in cui lei era la conduttrice e i suoi parenti gli ospiti. Ama perdutamente la televisione, ma la televisione l'ha relegata nella friendzone. Evidente.
È una diva indiscussa, muove l’economia, è trasversale, la conoscono tutti - metà la odia, metà la ama -, fa sempre vendere e cliccare. “Potrei smettere di lavorare per quanto guadagno, come un bravo calciatore”, ha detto a Chi, e noi non facciamo fatica a crederlo.
Ma a 33 anni sperava di meritarsi una conduzione. Maria De Filippi, a Tu si que vales, ha creduto in lei per tre edizioni, ma il punto è che si tratta di un programma registrato, la diretta è un’altra storia (basta vedere cosa hanno combinato Benedetta Parodi e Carlo Cracco senza l’aiuto del montaggio) e Mediaset ci pensa bene prima di affidare il suo programma più costoso – Balalaika appunto - a chi non è capace, anche se non è che la Blasi abbia fatto miracoli, appena il 10% di share, un mezzo flop all’esordio.
Eppure Nostra Signora della Farfallina, pur di essere nella trasmissione, si accontenta delle solite cose, di farsi prendere in giro per i fidanzati famosi (“Sei venuta in auto o in moto?”), di mostrare lo stacco di coscia, di sentire frasette sessiste e far finta di offendersi. A Balalaika, il Mago Forest le fa la battutaccia da osteria (“Ma che apertura di bocca hai”?), danno ai telespettatori il suo numero di cellulare, ci si mette pure Gerry Scotti: «Belen? È stata mia dirimpettaia di camerino per circa tre anni e io ho perso sei diottrie».
Lei ha sempre meno voglia di stare al gioco, anche perché non sarà un gran talento ma non è stupida. Forse è questo il suo problema: non è tanto brava per sfondare ma nemmeno tanto sciocca da rappresentare l’oca di turno.
Nella seconda puntata di Balalaika, l’umiliazione. Non le hanno fatto nemmeno scendere la scalinata, unico momento di gloria, ma l’hanno piazzata tra Ciro Ferrara e Alberto Brandi, costretta al mutismo totale dato che (finalmente) si è parlato di calcio, che decisamente non è il suo argomento. “Non posso dare il mio contributo”, ha ammesso, mentre Twitter macinava commenti impietosi tipo “Vogliamo parlare dell’inutilità di Belen?” o “Faceva meglio a stare a casa”.
La oscuravano, inevitabilmente, Giorgia Rossi, giornalista sportiva Mediaset, e l’ex arbitro Elena Tambini, bella e competente, entrambe parlanti e ferrate sull’argomento.
Lei questa volta ci sperava davvero. E fa quasi tenerezza vederla nello stesso ruolo che ricopriva dieci anni fa, quando era uscita dall’Isola dei famosi e non la conosceva nessuno. Il presagio del suo crollo di nervi è stata l’intervista a TvBlog in cui è quasi venuta alle mani con il giornalista. Lui le fa una domanda sulla voce secondo cui Mediaset volesse Alessia Marcuzzi, e non Belen, alla guida della trasmissione sui Mondiali: “La Marcuzzi, Ilary, discussioni... queste sono tutte cose che si inventano i giornalisti per fare in modo che vengano cliccate le notizie”.
Era per capire, dice il cronista. “Non devi capire niente, non devi capire altro”, sbrocca Belen, “i ruoli sono i ruoli, io sono dentro a questo programma da mesi. Non mi piace parlare di questi meccanismi, perché le risposte potrebbero essere fraintese. Non mi piacciono queste domande”. Quello che non dovrebbe piacere a Belen è il presenzialismo inutile. Non ha detto lei che può campare senza lavorare?
BELEN E CECILIA RODRIGUEZ IN COSTUMI CON ROTOLI E PARALUMEbelen rodriguezSERVIZIO FOTOGRAFICO DI BELEN RODRIGUEZ A NEW YORKbelen e jeremias rodriguezbelen e jeremias rodriguez maurizio costanzoBELEN RODRIGUEZbarbara d urso belen rodriguezbelen rodriguez calendario belensanremo belen farfallinail sedere di belen rodriguez
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