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IERI, GOGGI E DOMANI - LORETTA GOGGI: “NON HO MAI RICEVUTO PROPOSTE INDECENTI: O ERO UNA COZZA OPPURE NON HO MAI DATO ADITO DI PENSARE... HO DOPPIATO LE PIÙ GRANDI ATTRICI ITALIANE MA IO NON POTEVO LAVORARE PERCHÉ ERO PIATTA. I DIRETTORI DELLA RAI OGGI NON SONO UOMINI DI TV: NON SANNO NEANCHE CHI SONO IO...”

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Antonella Luppoli per Libero Quotidiano

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Occhiali neri e portamento elegante: Loretta Goggi si lascia andare di fronte a un caffè.

 

Ha iniziato a 9 anni: essere un enfant prodige ha segnato la sua infanzia?

«Da un lato ho avuto la possibilità di imparare con la giusta incoscienza e di crescere professionalmente, dall'altro mi ha tolto la possibilità di andare in vacanza insieme agli altri (perché noi lavoriamo quando gli altri sono in ferie) o di avere la mia comitiva di amici».

LORETTA GOGGI FOTO ANDREA ARRIGA LORETTA GOGGI FOTO ANDREA ARRIGA

 

Il segreto della lunga carriera risiede nell' inizio precoce?

«Sì, avessi iniziato a 20 anni forse non avrei resistito».

 

In che senso?

«I riconoscimenti sono arrivati, non ho avuto bisogno di passare da nessun sofà».

 

Avrebbe fatto un baby talent?

«Forse no, sono timida. Non ho nulla contro: non c'è artista anglosassone che non abbia iniziato così. Solo noi in Italia ci scandalizziamo di vedere i bambini in tv».

 

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Ha fatto anche la doppiatrice. Perché?

«Ho doppiato le più grandi attrici italiane, per esempio, Mita Medici e Ornella Muti.

Avevano la mia voce, ma io non potevo lavorare perché ero piatta. Menomale che a La Freccia Nera cercavano una bambina, un po' maschiaccio».

 

Ha prestato la voce anche a Titty di "Titty & Gatto Silvestro", quanto le appartiene quel personaggio?

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«Molto, quella voce me la sono inventata: nella versione americana era più nasale e non mi faceva tenerezza, ho optato per un tono delicato. Titty sapeva vendicarsi. Io no, perdono ma non dimentico».

 

È stata una showgirl a tutto tondo…

«Mi dicevano che facevo troppe cose e tutte poco bene, che non avevo una voce e una faccia mia».

 

Come ha fatto a smontare i pregiudizi?

«Per far capire che sapevo cantare sono dovuta andare a Sanremo con Maledetta Primavera».

 

Ma tornasse indietro rifarebbe tutto?

«Certo, sono fiera di quello che ho fatto, anche perché non ho utilizzato come unità di misura il guadagno. In Italia, per vivere a lungo non bisogna fare solo televisione.

LORETTA GOGGI E FRANCESCO MANDELLI IN PAZZE DI ME LORETTA GOGGI E FRANCESCO MANDELLI IN PAZZE DI ME

Questo è stato l' elisir. Più si fa, meno si stanca. Se stesso e gli altri: non si passa di moda».

 

Motivo per cui ha spesso cambiato look negli anni?

«Sì, non ho mai avuto gli stessi capelli e gli stessi vestiti per troppo tempo. Soprattutto non ho mai rifatto le cose due volte».

 

Solo Sanremo, una da cantante (1981), l'altra da conduttrice (1986).

«Ho cambiato il ruolo. Pensavano che una donna da sola non ce la facesse a condurre, e invece… Ho rifiutato il bis».

 

mike bongiorno loretta goggimike bongiorno loretta goggi

Se Conti le proponesse di salire sul palco dell'Ariston con lui quest' anno?

«Mi conosce e non lo farebbe. Comunque, non andrei. Se proprio dovessi rifarlo lo rifarei da sola».

 

Conduttrice, imitatrice, cantante: le piace di più lavorare in tv o a teatro?

«Il teatro è stata una scoperta, richiede sacrificio ma regala soddisfazioni immense.

Non lo sto più facendo perché sono rimasta scottata: per ben tre volte non sono stata pagata. Purtroppo succede ancora con sedicenti produttori».

 

Si dice che la sua rivale storica sia stata Raffaella Carrà. È vero?

«Sono arrivata dopo di lei a Canzonissima: aveva un successo straordinario, io non ho avuto lo stesso impatto fortunato sulla gente. Nel mio arco però ci sono tante frecce e dopo quel programma è arrivato Formula 2 con Alighiero Noschese. Da lì, ho capito che la mia professionalità era mia, e non c'era competizione con nessuno».

Gianni Brezza e Loretta GoggiGianni Brezza e Loretta Goggi

 

È vero che i comici sono malinconici?

«Per poter ridere della vita bisogna per forza passare attraverso il dolore, se no il meccanismo di esorcizzazione non si innesca».

 

Ha iniziato in Rai, poi è arrivata a Mediaset, che rapporto aveva con Berlusconi?

«Mi ha voluto e mi ha fatto fare Hello Goggi. Gliene sono grata. Era molto attento a quello che facevamo perché non voleva scadessimo nella volgarità. Devo dire che una volta entrato in politica si è preoccupato molto della Rai mettendo in atto scelte discutibili».

 

Poi è tornata in Rai per un quiz…

LORETTA GOGGILORETTA GOGGI

«Il direttore Emanuele Milano mi ha fortemente rivoluta in quel di Viale Mazzini. Quando mi ha proposto di fare un quiz mi è venuto un coccolone: mi sono divertita moltissimo, e l'ho fatto per due anni di seguito, l'unica cosa in cui mi sono ripetuta».

 

È stata protagonista dell'emancipazione femminile in tv. Le donne del mondo dello spettacolo di oggi, sono meritevoli di quello che avete conquistato?

«Hanno fatto dei passi indietro, ahimé. Io, per esempio, non ho mai fatto leva sul mio aspetto fisico per lavorare. Quando mi chiedevano di invecchiarmi o imbruttirmi non avevo problemi. L' estetica non è il valore aggiunto per fare questo mestiere».

 

Non ha mai ricevuto una proposta indecente?

«No. O ero una cozza (ride, ndr) oppure non ho mai dato adito di pensare che se ci avessero provato ci sarei stata. Gli uomini capiscono con chi possono porsi in un determinato modo».

LORETTA GOGGI  LORETTA GOGGI

 

È considerata un' icona gay, le pesa questa etichetta?

«No, anzi mi rende orgogliosa».

 

Ha imitato molti personaggi, qualcuno se l' è mai presa?

«Alcuni si dispiacevano sì, senza capire che l' imitazione consacra il successo. Sono sempre state contente Gigliola Cinquetti e Orietta Berti».

 

È stata contenta quando Lucia Ocone l'ha imitata?

«Moltissimo. Per me è stata una piccola rivalsa nei confronti di chi diceva che ero anonima e facevo poco bene tutto».

 

Ha lavorato a Fantastico con Beppe Grillo, apprezzandone le doti di artista. Apprezza anche il politico?

«Ho seguito all' inizio l'approccio di Grillo alla politica, attraverso i suoi spettacoli. Ha avuto coraggio. Oggi non so se il successo politico possa togliergli un po' di purezza, anche a me hanno proposto di entrare in politica ho rifiutato perché non mi sono sentita di accettare l' arte del compromesso».

LORETTA GOGGI LORETTA GOGGI

 

È un' elettrice del Movimento Cinquestelle?

«No».

 

Si vocifera che a un certo punto un produttore le ha detto vieni con me e ti faccio diventare la nuova Mina.

LORETTA GOGGI     LORETTA GOGGI

«Roberto Danese (direttore di Warner,ndr) mi chiese di lasciare tutto per dedicarmi solo alla musica, io ringraziai e dissi di no. So invece che Luchino Visconti ha detto di me: "Avessi in mano la Goggi ne farei la nuova Liza Minnelli».

 

Oggi è giudice a Tale e Quale. Glielo ha proposto Carlo Conti?

«Sì, anche perché i direttori della Rai oggi non sono uomini di tv: non sanno neanche chi sono. Non sarei mai tornata a fare tv se non me lo avesse chiesto Carlo: giudicare gli altri non mi è mai piaciuto, ma lo spirito di Tale e Quale è goliardico».

 

È cambiata la Rai rispetto al passato?

«Molto, rimanendo sempre una tv pubblica. Con pregi e difetti. A quest' ultimi è come se ci fossimo un po' vaccinati. Niente ci meraviglia più».

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Presto su Rai1 con Sorelle, che personaggio interpreta?

«Una ultrasettantenne: una donna e nonna sui generis, piena di sfaccettature».

 

Cosa c' è nel suo futuro?

«Un po' di riposo credo. Negli ultimi 2 anni non mi sono fermata un attimo tra tv, fiction e libri».

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A che punto è della sua vita?

«Questa è una nuova fase: sono divisa tra la Loretta di Gianni (Brezza, ndr) e quella dei miei genitori. Chissà se ne scoprirò una nuova».

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