DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
tweet di vittorio feltri su elly schlein
Il tweet di Vittorio Feltri
Cara signora Schlein mi permetta di darle un consiglio, lei non ha bisogno di una armocromista bensì di un bravo chirurgo plastico.
LOTTA DURA, MAQUILLAGE SENZA PAURA
Estratto dell'articolo di Mario Giordano per “La Verità”
Avanti popolo, alla riscossa, bandiera glauco trionferà. Contrordine compagni: lo sappiamo che siete affezionati alle vostre bandiere rosse, ma dovete aver pazienza. Non s’abbinano alla palette di colori del compagno segretario Elly Schlein.
MEME SUL SERVIZIO DI VOGUE SU ELLY SCHLEIN
Per cui siete pregati, seguendo le indicazioni del giornale di partito (ovviamente Vogue) di rimetterle nell’armadio e di sostituirle al più presto con le bandiere glauco, «una delicata tonalità di verde, grigio e azzurro, da molti definita salvia» che «si sposa perfettamente all’incarnato delicato» del compagno segretario, come si vede da apposito trench, indossato per le foto sul giornale di partito (sempre Vogue). Così ha deciso il comitato centrale make up, presieduto dalla compagna armocromista Enrica Chicchio.
(...)
E se per caso, compagni, non sapete che cosa siano la palette, la nuance e l’armocromista, anche detta «image consultant», non preoccupatevi: saranno presto organizzate le nuove Frattocchie, ovviamente in via Montenapoleone a Milano, per educarvi al nuovo Pci, Partito cromista italiano, che si fonda su alcuni principi base.
Il primo dei quali, ovviamente, è: «Scegliere le giuste cromie», come spiega sempre la fondatrice della corrente guardaroba, Enrica Chicchio, autrice di memorabili saggi del tipo: Armocromia e abbronzatura, Colori pastello: caldi o freddi?, Un, due tre(nch) e Come vestire boho-chic.
Opere che, cari compagni, d’ora in avanti andranno compulsate come le lettere dal carcere di Gramsci. In fondo, anche la boutique può essere una prigione.
A svelare questa nuova, importante, svolta della sinistra italiana (dopo la Bolognina la Armocromina), è stata la stessa segretaria Schlein in una intervista sul giornale di partito (sempre Vogue). (...) «In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista, Enrica Chicchio».
MEME SUL SERVIZIO DI VOGUE SU ELLY SCHLEIN - MEME BY EMILIANO CARLI
A quest’ultima non è parso vero di trovarsi tanta pubblicità a buon mercato e, quindi, ha cominciato a pubblicare post sui social e a concedere interviste ai siti per farsi bella: «Sono orgogliosa di lavorare con Elly Schlein e di scegliere con lei le giuste cromie», ha detto.
E ha aggiunto: «L’armocromia è una pratica nata per le dive di Hollywood». Lotta dura, maquillage senza paura. Cari compagni, cercate di adeguarvi: da domani via la tuta blu, presentatevi al tornio con un trench pastello. Del resto, come aveva anticipato un altro compagno famoso, Aboubakar Soumahoro, esiste il diritto all’eleganza. Per quello al lavoro, ripassate più tardi.
Certo la compagna armocromista, del collettivo Mirafiori (pardon: collettivo Hollywood), eroica sezione metalmeccanici (pardon: sezione image consultant), non ha proprio tariffe proletarie: costa 140 euro l’ora più Iva per una consulenza sui colori; 300 euro l’ora più Iva per accompagnare i clienti a fare shopping; mentre per il guardaroba dice che «dipende» (da che cosa non si sa).
Roba da far tremare il portafoglio. Se volete, poi, si occupa anche di «tailor made closet room»: cioè realizza la cabina armadio ideale, caso mai ci fosse posto per farne una nel vostro bilocale.
MEME SUL SERVIZIO DI VOGUE SU ELLY SCHLEIN - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
E vi può offrire anche la sua «capsule collection in armocromia»: maglioncini e cardigan coloratissimi, ovviamente con l’armonia garantita, di cui non sono noti i prezzi. Ma non saranno sicuramente popolari nemmeno questi, considerato che la nuova guru della sinistra, sul suo sito, impazzisce per lo stile di Naomi Campbell (ah, la sua palette!) e la devotion bag di Dolce e Gabbana, una borsa difficile da trovare a meno di 2.000 euro.
Tutto non proprio alla portata di un operaio. Però vale la pena fare sacrifici per ottenere certi risultati. Come ha dimostrato la nuova segretaria Pd che, grazie all’armocromista, è riuscita a inserire nel partito qualcosa di nuovo. Il trench.
Ecco il programma giusto, dunque: più trench per tutti. O anche: un, due tre(nch), come da apposito documento. «Abbiamo sostituito l’eskimo con un trench di taglio sartoriale.
(...)
Chi l’ha detto che la rivoluzione non è un pranzo di gala? È un pranzo di gala con abbigliamento chic. Dunque tirate fuori le nuove bandiere, studiate il manifesto del partito voguista, indossate il trench come ogni rivoluzionario che si rispetti e correte in corteo felici. Dal rosso al glauco, ormai dovreste essere rassegnati a vederne di tutti i colori.
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