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MAGALLI DA COMBATTIMENTO CONTRO "TELE-MELONI": "LA RAI FA LAVORARE PERSONE CON UNA “FEDINA TELEVISIVA” DA BRIVIDO, TIPO TEO MAMMUCARI. HANNO INSISTITO PER ANNI CON CATTELAN, FANNO DELLE SCELTE DA INTERPRETARE. IO HO FATTO PIÙ DI 50 PROGRAMMI, HO LAVORATO PER SESSANT'ANNI TRA RADIO E TV, E DOPO CHE SONO GUARITO DAL LINFOMA CHE HO AVUTO SONO SPARITI TUTTI, MA SOPRATTUTTO SONO CAMBIATI, E QUELLI NUOVI NON LI HO MAI INCONTRATI" – TUTTI I RETROSCENA DEL DIVORZIO TRA L’AMICO PIPPO BAUDO E KATIA RICCIARELLI
Andrea Greco per Oggi - www.oggi.it - Estratti
«Non posso farci niente, amo dire le cose come stanno, senza edulcorare il boccone, e questo mi ha portato tanti guai nella vita, ma è un lusso di cui pago volentieri il conto». Dopo questa premessa è evidente che Giancarlo Magalli oggi sia in forma e ben disposto a togliersi dalle scarpe qualche sassolino che gli dà noia.
Nella trasmissione di Caterina Balivo lei ha difeso la segretaria di Pippo Baudo Dina Minna dagli attacchi di Katia Ricciarelli.
«Certamente. Tra l'altro l'ex moglie di Baudo si lagna di non essere stata avvertita direttamente della morte di Pippo. Ma non ha molto senso come rimostranza. Del resto non è stato ancora istituito il comitato per la comunicazione dei lutti alle ex mogli. Anche perché la morte di Pippo è una di quelle notizie che si presume abbiano la forza di diffondersi autonomamente».
È vero che la Ricciarelli non fu avvertita nemmeno quando Baudo si operò?
«Macché. Pippo fu operato al San Raffaele di Milano. E lei lo sapeva benissimo, ma era all'estero per un soggiorno, non mi ricordo, mi sembra in Croazia. Si presentò tre giorni dopo l'operazione e Baudo, che era stato assistito da Dina e dalla figlia Tiziana, la cacciò in malo modo: era infuriato. E gliene disse di tutti i colori.
Lei, offesissima, fece arrivare una lettera dell'avvocato nella quale chiedeva la separazione. Presumo che lo scopo ultimo fosse ricevere le scuse del marito, che invece colse la palla al balzo. Fu l'inizio della fine del loro matrimonio, chissà, magari se fosse stata vicina a lui in ospedale invece di partire sarebbero andati avanti ancora un po', ma il fatto che non ci fosse fu un grande dispiacere per Pippo, che mai avevo visto così infuriato».
Giancarlo Magalli e Pippo Baudo foto by claudio porcarelli. 5
In Croazia Katia aveva dei concerti?
«Ma quali concerti, sono anni e anni che non canta più, ha avuto problemi di voce, seri, e infatti ha smesso. Poi ha fatto delle fiction, un film e dei reality, tipo il Grande Fratello, che sono porti per la disperazione. Le piaceva il gioco, lo ha ammesso lei stessa e presumibilmente era in Croazia a giocare. Era finita nel giro di questi casinò oltre frontiera. Le pagavano viaggio e soggiorno, tanto poi sapevano che li avrebbero recuperati, con gli interessi, al tavolo da gioco. Credo che senza i concerti i suoi introiti si siano fortemente contratti, ma se continui a spendere le stesse cifre di quando avevi il vento in poppa il bilancio diventa preoccupante».
Negli ultimi tempi vedeva Pippo?
«Certo, anche perché questa leggenda che fosse irraggiungibile, come sostiene la Ricciarelli, è viziata da un errore sostanziale: lei è convinta che Dina non glielo passasse di sua iniziativa. Mentre aveva ricevuto, e io ero presente, ordini precisi da Pippo Baudo, che non voleva più parlarci. Dina era un'assistente fedele, e tutto quello che faceva era la messa in pratica della volontà di Pippo».
Certo, però ti viene il dubbio che qualcuno ti ostacoli, se chiami venti volte e non ti passano mai la persona che cerchi.
«Ma scusi, a me verrebbe prima il dubbio che Pippo abbia un telefono personale di cui non ho il numero, e non ce l'ho perché ha scelto di non darmelo. La realtà è spesso molto semplice».
E lei negli ultimi tempi aveva potuto frequentarlo?
«Negli ultimi tempi purtroppo la salute di Pippo era traballante, vedeva molto poco e aveva problemi alle articolazioni. Di solito si andava insieme a teatro. Di solito la fila degli ospiti è la 8, solo che col tempo noi chiedevamo di stare sempre più vicino al palco, perché Pippo non ci vedeva quasi più, e questo l'ha molto danneggiato anche sul lavoro».
Ma non arriva mai il momento di andare in pensione?
(…) Pippo un anno fa è andato al novantesimo compleanno di Pingitore, a casa di Martufello, gli hanno fatto trovare una sedia a rotelle per farlo stare più comodo. E poi tutti quei bravi amici gli hanno fatto le foto e le hanno pubblicate sui social. E da lì poi su tutti i giornali, con le speculazioni che ognuno si può immaginare: “Oddio, Pippo è in fin di vita. Pippo com'è ridotto ecc. ecc.”. In realtà quel giorno non stava male era solo un po' malandato».
(...)
Cosa farà in tv la prossima stagione?
«La guarderò. Ho conquistato il ruolo di ospite. Ospite con contratto nei programmi dove andrò più spesso e ospite libero negli altri un po' per non cancellare la presenza, un po' per guadagnare qualche cosa».
Si aspettava qualcosa di più?
«No, dopo sessant'anni so benissimo com'è fatta la Rai: è tanto simpatica e caruccia. Però fa lavorare persone con una “fedina televisiva” da brivido, tipo Teo Mammucari. Hanno insistito per anni con Cattelan, fanno delle scelte che sono anche curiose, da interpretare. Ho fatto più di 50 programmi, tutti di successo, ho lavorato per sessant'anni tra radio e tv, e dopo che sono guarito dal linfoma che ho avuto sono spariti tutti, ma soprattutto sono cambiati, e quelli nuovi non li ho mai incontrati».
giancarlo magalli
alessandro cattelan copia 2
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