1. VIALE MAZZINI È IN EBOLLIZIONE: LUNEDÌ SI RIUNIRÀ UN PRE-CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER DECIDERE LA SOSTITUZIONE DEI DIRETTORI DI TUTTE LE TESTATE RAI 2. IL NUOVO CORSO RENZIANO E LA DEBOLEZZA DI LETTA IMPONGONO UN BLITZ SUI VERTICI DI TG1, TG2, TG3 E RADIORAI, RIMASTI QUASI IMMUTATI DAL GOVERNO BERLUSCONI 3. CHI SI AGITA DI PIÙ È NATURALMENTE L’ULTIMO ARRIVATO: MARIO ORFEO È AL TG1 DA POCO PIÙ DI UN ANNO, MA LE LARGHE INTESE CHE DOVEVA GARANTIRE NON ESISTONO PIÙ 4. RIUSCIRÀ GUBITOSI A PIAZZARE MONICA MAGGIONI AL SUO POSTO? RIUSCIRÀ A IMPORRE SORGI A RADIO1-GR, DOVE PREZIOSI È IN SICURA USCITA? DIPENDE SE DAVVERO VUOLE LASCIARE LA RAI PER LE POLTRONE PIÙ PRESTIGIOSE CHE SI LIBERANO IN PRIMAVERA 5. IL PRE-CONSIGLIO DECIDERÀ ANCHE SE TORNARE AL SISTEMA DELLE 4 VICE-DIREZIONI GENERALI (COME AI TEMPI DI LORENZA LEI), E PORTERÀ LE NOMINE AL CDA DI MERCOLEDÌ 29

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1 - RAI IN EBOLLIZIONE: LUNEDÌ UN "PRE-CONSIGLIO" DI MAGGIORANZA DECIDERÀ SE CAMBIARE TUTTE LE DIREZIONI DELLE TESTATE GIORNALISTICHE - PREZIOSI IN USCITA, SORGI FAVORITO
DAGOREPORT

La nuova fase Rai, agli albori dell'impero renziano, comincia lunedì 27 gennaio: è il giorno in cui si riunirà un "pre-consiglio" di amministrazione (quello ufficiale è previsto per mercoledì 29) in cui i 5 membri di maggioranza decideranno se presentare un piano che include il cambio di tutti i direttori delle testate Rai.

Finora, era sicuro solo il cambio a RadioRai. Gubitosi vuole sostituire Preziosi con Sorgi alla direzione di Radio1 e Gr, ma l'ex direttore della "Stampa" non è ancora blindato. Ora è sicuro però che i cambiamenti non si fermeranno alla radio, ma coinvolgeranno tutte le testate giornalistiche.

Mario Orfeo (Tg1), Marcello Masi (Tg2) e Bianca Berlinguer (Tg3) non saranno quindi immuni dal nuovo corso di Viale Mazzini, soprattutto ora che le elezioni di maggio diventano sempre più improbabili. Durante il governo Monti le poltrone non sono state toccate (salvo mettere Orfeo al posto di Alberto Maccari, che era in pensione e non poteva restare), ma se davvero il governo dura fino alla primavera del 2015, non si può più ignorare la diversa situazione politica.

Chi fa il "diavolo a quattro" in questi giorni è naturalmente Orfeo: è arrivato alla direzione da poco più di un anno, e non intende affatto mollare la poltrona senza la garanzia di un altro posto altrettanto prestigioso. Al momento non si conosce il candidato a prendere il suo posto alla testata ammiraglia, ma tutti sanno che il nome nel cuore di Gubitosi è quello di Monica Maggioni, attuale direttrice di Rai News, che ha il perfetto identikit: donna, giovane e neo-renziana.

Al pre-consiglio di lunedì si deciderà anche se ripristinare le 4 vice-direzioni generali che esistevano fino alla direzione di Lorenza Lei.


2 - "DEMO" CHIUDE, LA DE PASQUALE GODE
Continua a montare sulla rete e sui social network la protesta per la chiusura della trasmissione di Radio Uno "Demo", il talent che dava la possibilità ai giovani musicisti di andare in onda con le proprie canzoni d'esordio.

Un'onda lunga, che rischia di dare la botta finale alla poltrona già traballante del direttore Antonio Preziosi, anche perché il programma riscuoteva successo e la chiusura improvvisa e clandestina sotto le feste di Natale ha seminato perplessità anche dentro a Viale Mazzini. da mesi, infatti, RadioRai è in drammatica emorragia di ascolti.

E mentre su facebook si mobilitano autori e giovani band, nei corridoi delle palazzine Rai si vocifera che a decretare la cancellazione del programma sia stata la potente collaboratrice di Preziosi, Laura De Pasquale, tanto cara all'uomo ombra del Banana Berlusconi, Roberto Gasparotti.

La De Pasquale, autrice del programma di "Citofonare Cuccarini", avrebbe chiesto di cassare "Demo" per poter dirottare le compilation dei giovani esordienti sulla striscia pomeridiana di Lorella. Un modo per aumentare ascolti e avere il traino dei social network.

3 - GUBITOSI HA L'ULTIMO COLPO IN CANNA: SORGI AL GIORNALE RADIO E POI ADDIO RAI
Marco Castoro per "La Notizia"

Il direttore generale di Viale Mazzini si sta guardando intorno alla ricerca di una nuova poltrona nei cda che contano davvero (Poste, Enel, Terna). E visto che siamo in prossimità di un nuovo valzer di cariche non c'è occasione migliore per lasciare al proprio destino un'azienda logora come la Rai. In fondo il piano di risanamento Luigi Gubitosi l'ha messo in pratica (facendosi un mucchio di nemici, a cominciare da giornalisti e dirigenti).

Tra pensionamenti, rimozioni, inchieste interne e casi spinosi, il dg ne ha avute di gatte da pelare. Da Minoli a Freccero, da Caprarica ai recenti casi di Gianni Maritati del Tg1 che ha avuto un serio malore perché non ha retto allo stress o di Leonardo Sgura che non è andato alla Tgr del Piemonte e neanche a Rai Parlamento perché in cda il consigliere Gherardo Colombo si è messo di traverso alla sua promozione come vicedirettore. Tuttavia a Gubitosi manca l'ultimo colpo in canna da sparare.

Sempre per quanto riguarda le nomine dei direttori. La prossima settimana il dg potrebbe tornare alla carica per portare la candidatura di Marcello Sorgi alla direzione del Giornale radio, al posto di Antonio Preziosi, considerato da tutti sempre con la poltrona in bilico, seppure nessuno finora sia riuscito a rimuoverlo. Si era parlato di un trasferimento a Bruxelles che però il diretto interessato ha rifiutato e alla fine ci andrà Romagnoli. A Preziosi, semmai, potrebbe interessare la sede di Parigi (visto che Londra è stata già assegnata a Varvello, ex Berlino).

Ma nella capitale francese c'è Antonio Di Bella che è uno dei punti di forza tra i corrispondenti (nonché ex direttore ancora rimpianto di Tg3 e Raitre). Una mossa però potrebbe mandare a dama i vertici Rai. Dirottare Di Bella a Berlino, sua sede preferita da sempre e rimpiazzarlo a Parigi con Preziosi per poi avere via libera per Sorgi al Gr.

Ma per questa direzione (che comprende anche la poltronissima di Radio1) in corsa c'è sempre il direttore di Radio2, Flavio Mucciante, le cui chance sono in ascesa dopo gli ottimi risultati ottenuti alla guida del secondo canale radiofonico. Intanto però c'è da segnalare il trasferimento a Parigi dal Tg1 di Stefano Ziantoni come vice corrispondente.

Ancora non è stata ufficializzata la nomina tra i corrispondenti di Nicoletta Manzione, la cui uscita dal Tg1 permetterebbe di trovare una collocazione a Oliviero Bergamini, che Mario Orfeo vorrebbe nella sua squadra, ma che la Berlinguer non vorrebbe mollare dal Tg3.

 

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