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“QUANDO SI ANNOIAVA, ADRIANA ASTI SVENIVA PER POTERSENE ANDARE VIA” – MARCO TULLIO GIORDANA RICORDA LA GRANDE ATTRICE, SCOMPARSA A 92 ANNI, CHE HA DIRETTO IN QUATTRO FILM – LA PRIMA VOLTA NEL 1995, IN “PASOLINI, UN DELITTO ITALIANO”: “CONFESSO DI AVERNE SUBITO IL FASCINO AL PUNTO DI RINUNCIARE PRATICAMENTE A DIRIGERLA. MI BASTAVA AVERLA DAVANTI ALLA MACCHINA DA PRESA” – “CREDO CHE NON ABBIA MAI RIFIUTATO UN COPIONE, NON PER BULIMIA MA PER CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE E LE SITUAZIONI A RISCHIO. SE C’ERA UNA PERSONA SENZA SNOBISMI, ERA LEI” – “SUL SET DI “LA MEGLIO GIOVENTÙ’ I GIOVANI ATTORI LA GUARDAVANO COME A UN ORACOLO” – VIDEO

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Estratto dell’articolo di Valerio Cappelli per www.corriere.it

 

1994, pasolini, un delitto italiano, adriana asti, marco tullio giordana

Marco Tullio Giordana ha diretto Adriana Asti, morta a Roma a 94 anni, in ben quattro film. Il primo, nel 1995, fu Pasolini, un delitto italiano. Cosa ricorda?

«Ci tenevo molto ad averla. Era amica di Pasolini, l’interprete di Accattone! Confesso di averne subito il fascino al punto di rinunciare praticamente a dirigerla. Mi bastava averla davanti alla macchina da presa. Non abbiamo mai fatto una prova, se non per sincronizzarsi con gli altri attori. Tanto sapeva benissimo cosa fare».

 

[…] In La meglio gioventù, è la capostipite della famiglia Carati.

«Una madre magnifica, sul set i giovani attori la guardavano come a un oracolo».

 

adriana asti

Adriana Asti diceva che l’età è solo un’idea e il tempo non esiste.

«Ma esistono tante cose vissute, concludeva. Quando le chiesero qual era il suo desiderio più grande, rispose: andarmene senza dar dolore a nessuno. Invece la sua uscita di scena spezza il cuore a un’infinità di persone, prima di tutto agli spettatori che l’hanno ammirata nella sua lunghissima carriera».

 

[…]  Adriana e il cinema.

«Fingendo di non saper recitare ha lavorato con i grandi del ‘900. Credo che non abbia mai rifiutato un copione, non per bulimia ma per curiosità verso le persone e le situazioni a rischio. Se c’era una persona senza snobismi, era lei».

2003, la meglio gioventu', adriana asti e marco tullio giordana

 

Come la sua amica Franca Valeri, aveva un’intelligenza plasmata dalle letture, dagli incontri e dall’istinto.

«Aborriva la prevedibilità e la noia, contro la quale aveva un rimedio infallibile. Quando le capitava di stufarsi in qualche occasione formale con gente pedante e barbosa, Adriana perdeva i sensi e si faceva portare via. Non è un modo di dire, era vero, gliel’ho visto fare. Un po’ mi consola il pensiero che anche stavolta dev’essere svenuta perché si stava annoiando a morte».

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