mario giordano staino

MARIO GIORDANO METTE ALLA BERLINA “AVVENIRE” PER LA DECISIONE DI IMBARCARE L’ATEO STAINO: “IL GIORNALE DEI CATTOLICI POTEVA FARE A MENO DELLE VIGNETTE IN CUI GESÙ VIENE MESSO ALLA BERLINA COME UN CAPELLONE SOCIALISTEGGIANTE? - ORMAI QUELLE PAGINE SONO DIVENTATE UN PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA SINISTRA PERCHÉ…”

Mario Giordano per “la Verità”

 

MARIO GIORDANO

In nome del Padre, del Figlio e dello spirito ateo. Avvenire, il quotidiano dei vescovi, ha un nuovo prestigioso collaboratore: è il presidente dell' associazione dei mangiapreti. Ma sì, proprio loro, quelli dell' Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti), quelli che organizzano le campagne «Scrocifiggi l'Italia», quelli che vogliono togliere Gesù da scuole e ospedali, quelli che vogliono proibire il battesimo, tassare le scuole cattoliche, abolire l' 8X1.000 e persino abbattere le campane «retaggio di un'epoca in cui il cristianesimo era l' unico orizzonte culturale».

 

STAINO CUPERLO

Quelli che mandano in giro gli autobus atei con la scritta: «La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona è che non ne hai bisogno». Quelli delle campagne «Un mondo senza Dio», «Non c'è più religione» e dello «Sbattezzo counter», conteggio automatico di quanti hanno fatto cancellare il loro battesimo. Ebbene: il presidente onorario di costoro, ovviamente ateo convinto e militante, è Sergio Staino che da domenica con la sua penna satirica commenta i fatti di attualità su Avvenire. Che ridere, Dio non esiste. Lo dice il giornale dei vescovi.

 

Non è meraviglioso? Una volta per immaginare una cosa assurda si buttava là: è come se il Papa si affacciasse alla finestra del Vaticano dicendo che Dio non esiste. Non siamo ancora arrivati a quel punto, ma ci siamo abbastanza vicini: invece del Papa, la Cei; invece della finestra del Vaticano, il quotidiano ufficiale della Chiesa. Che, va detto, con questo nuovo acquisto rafforza molto la sua identità cristiana.

 

Mario Giordano

Per perfezionare l' opera, a questo punto, si potrebbero suggerire altri importanti innesti di collaboratori. Per esempio si potrebbe affidare a Vladimir Luxuria la pagina sulla famiglia. A Cicciolina la rubrica sulla castità. Al radicale Marco Cappato la responsabilità dei necrologi (magari con offerta tariffa gratuita per chi sceglie l'eutanasia). E infine si potrebbe chiedere il commento del Vangelo al califfo Al Baghdadi, che in effetti ha nei confronti dei simboli del cristianesimo la stesso rispetto dell' associazione di Staino.

 

Ma sì, perché poi insistere tanto con questo crocifisso? Non è roba del passato? Cioè che non ha nulla a che fare con l' Avvenire? Il nuovo prestigioso collaboratore, presentato in pompa magna, ha idee chiare sulla linea editoriale da seguire della sua striscia: s'intitolerà «Hello, Jesus» e sarà dedicata a Gesù, che non è il figlio di Dio perché ovviamente Dio non esiste, ma è una specie di hippy smandrappato, uno che «ha l'aspetto di mio figlio a 20 anni quando portava i capelli lunghi» e «l'aria di non sapere cosa fare nella vita».

 

STAINO RENZI

Uno sfaccendato, insomma, che «aveva questa idea fissa» della resurrezione, e per questo sceglie la carriera del profeta anziché mettersi a lavorare nell'«aziendina di famiglia». Non sappiamo se tutto ciò faccia davvero ridere. Ma sicuramente fa ridere che sia pubblicato dal giornale dei cattolici italiani. I quali, immaginiamo, saranno felici di scoprire che la resurrezione è soltanto «un'idea fissa» e Gesù un bamboccione sfaticato, che non ne vuol sapere di aiutare San Giuseppe a reggere la concorrenza dell' Ikea. Finisce crocifisso? Ben gli sta. La prossima volta impara e anziché parabole e miracoli, si mette a produrre tavoli e sedie, come suo padre, senza protestare.

 

STAINO

Chissà se attraverso la striscia domenicale Staino riuscirà a far passare anche altri messaggi importanti dell' associazione atei, di cui rivendica con orgoglio la presidenza onoraria («Quella carica mi fu data da Margherita Hack e me la tengo»). In effetti: sarebbe interessante vedere il quotidiano dei vescovi che chiede l'abolizione dell' 8x1.000 o ironizza sui crocifissi nelle scuole o fa propaganda per lo sbattezzo o contro i campanili. Avvenire «lo sguardo dei cattolici sui fatti per sapere e per capire», dice la pubblicità del quotidiano.

 

Che strano scoprire d' improvviso che lo sguardo dei cattolici per sapere e per capire si confonde con lo sguardo di chi non sopporta nemmeno sentire suonare le campane. Che poi, a dirla tutta, mi sembra che in questa vicenda non siano solo le campane a essere suonate. Certe persone lo sono assai di più.

 

VIGNETTA DI STAINO - GRILLO COME IL NAZISMO

L' incontro fra il disegnatore e Avvenire è avvenuto per alti motivi ideali, come ha spiegato lo stesso Staino: «Mi sono trovato disoccupato dopo la chiusura dell' Unità». Non sapeva dove andare, insomma. Ha tirato fuori dal cassetto delle strisce vecchie di anni, che finora nessuno aveva voluto pubblicare, le ha proposte in giro e Avvenire non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione. Si capisce: il giornale dei cattolici poteva fare a meno delle vignette in cui Gesù viene messo alla berlina come un capellone socialisteggiante?

 

Ormai, del resto, quelle pagine sono diventate un punto di riferimento della sinistra: messe in sordina le battaglie su eutanasia, matrimonio e difesa della vita, tutte le energie sono concentrate su accoglienza immigrati e ius soli. Staino, arrivando da una lunga militanza fra i comunisti, non poteva che trovarsi a suo agio. Entrando in redazione si dev' essere chiesto: è l' Avvenire o l' Unità? Bastano un po' di «sbattezzi» e poi il gioco è fatto. Nessuno si accorgerà più della differenza. Del resto si sa che, come dicono quelli dell' Uaar, non c' è più religione. Nemmeno nel quotidiano dei vescovi, purtroppo.