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“SULLA NOMINA DI BEATRICE VENEZI A DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE DI VENEZIA LA QUESTIONE È TECNICA, NON POLITICA” – MATTIOLI: “CHE VENEZI SIA DONNA, DI DESTRA, BIONDA, BELLA, CHE ABBIA UN PAPÀ FASCISTA, ABBIA FATTO DEGLI SPOT PER BIOSCALIN E PER DIO-PATRIA-FAMIGLIA È ININFLUENTE E NESSUNO, FRA CHI LA CONTESTA, HA TIRATO IN BALLO QUESTI ARGOMENTI. TUTTO QUESTO BUTTARLA IN POLITICA E ANCHE UN PO' IN CACIARA È LA DIMOSTRAZIONE CHE APPUNTO DI NOMINA POLITICA SI TRATTA” - IL LIVELLO DELLA CLASSE DIRIGENTE CHE DECIDE QUESTE NOMINE SI EVINCE DALL'INTERVISTA DOVE FEDERICO MOLLICONE DICHIARA CHE VENEZI HA I TITOLI PER LA FENICE PERCHÉ HA 'CODIRETTO' (CHE VORRÀ DIRE?) A SANREMO, E NON A SALISBURGO” – LA PROTESTA SENZA FINE DELL'ORCHESTRA DELLA FENICE...
Alberto Mattioli per “la Stampa” - Estratti
In tutto questo Venezi sì, Venezi no (sul fatto che siamo la terra dei cachi, invece, nessun dubbio) c'è un paradosso che nessuno ha colto. Il problema della nomina di Beatrice Venezi alla direzione musicale della Fenice è una questione tecnica e solo tecnica, che riguarda il merito della scelta e il metodo con cui è stata fatta.
Che Venezi sia donna, di destra, giovane, bionda, bella, che abbia un papà fascista, abbia fatto degli spot per Bioscalin e per DioPatriaFamiglia è del tutto ininfluente e in effetti nessuno, fra chi la contesta, ha tirato in ballo questi argomenti.
giorgia meloni beatrice venezi
Chi continua invece a parlare di veto politico contro di lei sono i suoi sostenitori. In questi giorni, non ho letto un solo articolo rispondere nel merito alle contestazioni. Si continua a ripetere che alla Fenice non vogliono Beatrice, fa anche rima, perché è di destra e i lavoratori del teatro, di conseguenza, tutti di sinistra, anzi comunisti (contro di lei hanno votato in trecento su trecento, un'unanimità che sarebbe eccessiva perfino a Pyongyang).
Insomma, tutto questo buttarla in politica e anche un po' in caciara è la dimostrazione "a contrario" di quel che si sospettava, cioè che appunto di nomina politica e solo politica si tratta. E allora viene da pensare che il sovrintendente che l'ha decisa, Nicola Colabianchi, avrebbe potuto scegliere una bacchetta altrettanto nera ma con un curriculum più all'altezza, qualcuna ci sarà pure.
(...)
Del resto, il livello della classe dirigente che decide queste nomine si evince dall'incredibile intervista (Corriere della Sera, 28 settembre, pagina 12) dove Federico Mollicone dichiara che Venezi ha i titoli per la Fenice perché ha «codiretto» (che vorrà dire?) a Sanremo, avete letto bene, Sanremo, non Salisburgo. Costui è presidente della Commissione Cultura, avete riletto bene: Cultura, della Camera. La terra dei cachi, proprio.
VOLANTINI CONTRO VENEZI “MENZOGNE PER DIFENDERLA”
Simonetta Sciandivasci per “la Stampa” - Estratti
Il sovrintendente Colabianchi ha scritto un'altra lettera a tutti i lavoratori del Teatro La Fenice, in cui si scusa e dice di non preoccuparsi perché Venezi, appena nominata direttrice musicale e subito protestata dall'orchestra, dirigerà solo tre opere, un concerto e un grande evento all'anno.
«Per noi resta inaccettabile, ma certo rileviamo con stupore che Colabianchi difende con ostinazione la nomina di una direttrice musicale alla quale però vuole far fare così poco.
O crede di poterci tenere buoni, o sa che Venezi è inadeguata», dice alla Stampa Francesca Poropat, artista del coro della Fenice da 25 anni ed Rsu della Cgil. Parla a nome di tutta l'orchestra: «Per i singoli professori e lavoratori è difficile esporsi mediaticamente», dice.
Due giorni fa, mentre il maestro Beatrice Venezi era in prova con la banda della marina militare, che ha diretto ieri sera a La Spezia nell'ambito del programma di Seafuture (una manifestazione per le imprese del settore marittimo e navale), alla Fenice venivano distribuiti volantini che spiegavano ancora una volta perché l'orchestra chiede la revoca del suo incarico.
Giuseppe Mengoli, classe 1993, uno dei direttori d'orchestra più giovani e promettenti del nostro Paese, aveva appena finito di dirigere un concerto di Mahler, dettaglio che smentisce chi dice che gli enti sinfonici ostacolano i giovani: è una delle cose che la protesta degli orchestrali sta cercando di smentire per sottolineare che la contrarietà a Venezi ha ragioni squisitamente tecniche. La protesta, stavolta, la guidava il pubblico under35, lo stesso che il sovrintendente Nicola Colabianchi aveva detto di voler attirare per il bene del Teatro, quando ha motivato la scelta di Venezi.
(...)
Siamo musicisti assunti tramite concorso pubblico- o per ideologia, ma perché vogliamo suonare bene», dice Poropat. C'è un danno reputazionale per l'orchestra nel venire diretta da un nome acerbo e divisivo? Per ora sono stati disdetti solo tre abbonamenti.
«Il primo dicembre ci sarà il concorso per il posto di primo violoncello, la figura apicale dell'orchestra dopo la spalla: si erano iscritte figure di altissimo livello professionale che ora dicono che non verranno.
Un direttore musicale di peso garantisce un cartellone forte e il prestigio del teatro: se il tuo direttore è Harding, i grossi nomi internazionali sono incentivati ad andare a suonarci. Un ex sindaco di Venezia ha fatto un paragone calzante: è come se il Milan anziché prendere un giocatore di livello internazionale, prendesse un ragazzo della Primavera per dargli una chance».
Se Venezi non farà un passo indietro? «Non lo faremo neanche noi».
BEATRICE VENEZI
VOLANTINI ALLA FENICE DI VENEZIA - SCENA DEL FILM SENSO DI LUCHINO VISCONTI
solidarieta agli orchestrali della fenice di venezia da parte dei colleghi del san carlo di napoli
NICOLA COLABIANCHI
lancio di volantini alla fenice di venezia contro la nomina di beatrice venezi 5
lancio di volantini alla fenice di venezia contro la nomina di beatrice venezi 1
BEATRICE VENEZI CON IL PADRE GABRIELE
BEATRICE VENEZI
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