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Harriet Sherwood per The Guardian
janine webber reduce olocausto
A 9 anni Janine Webber viveva in un buco sottoterra. Ci è rimasta per un anno, senza aria fresca né luce, mangiando croste di pane e cipolle crude. L’Olocausto le aveva già portato via padre, madre, fratello e nonna, ma lei è sopravvissuta e oggi ha 84 anni. Quando se ne andrà, il suo racconto svanirà. Per evitare che accada, che si perda la memoria dell’atrocità nazista e delle sue vittime, il ‘National Holocaust Centre and Museum’ ha ideato il ‘Forever Project’, progetto digitale che proietta immagini tridimensionali dei reduci e che, grazie a un software, risponde in tempo reale alle domande dei visitatori.
ilgiardino delle rose holocaust museum
I reduci hanno pre-registrato circa 1500 risposte e terranno queste conversazioni interattive anche quando saranno sepolti. I bambini si lanciano in domande schiette, senza timore, domande che gli adulti non farebbero mai. Tipo: “Hai mai sperato di non essere ebreo?”, “Li hai perdonati?”. Circa 20.000 scolari passano al museo inglese ogni anno, e da circa venti anni fanno domande a un gruppo di 40 reduci volontari. Le risposte accumulate sono state 1500, poi interpretate da 10 reduci tra gli 80 e i 90 anni, ora filmati e proiettati. E’ difficile per i più piccoli concepire un numero come 6 milioni di vittime e connetterli con storie individuali.
Janine racconta la sua storia e lo farà per sempre, anche se ammette che le risposte non sono facili: «Non ho perdonato. Dovrei farlo in nome di chi? E chi dovrei perdonare? Perdonare significa dimenticare? I bambini mi chiedono se ho gli incubi. Sì, a volte, ma parlare nel tempo mi ha aiutato molto a liberarmi. Ora riesco a parlare senza piangere tutto il tempo. Talvolta piangono anche i bambini. Spesso vogliono abbracciarmi. In una scuola ce ne erano una ottantina in fila per abbracciarmi».
campo di sterminio a treblinka
“The Forever Project” sarà lanciato domenica a Westminster Abbey. Un cortometraggio uscirà al cinema questa estate. Il Museo situato a Laxton, nel Nottinghamshire, però ha bisogno di altre 800.000 sterline per filmare e immortalare altri 10 reduci. Finora il costo dell’operazione della memoria è stato di oltre un milione di sterline.
national holocaust centrestatua di anna frank nel giardino della memoria
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