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LA VERSIONE DI MUGHINI - “SBAGLIANO ABBATE E GLI ALTRI A CRITICARE BENIGNI. È MAGNIFICA L’IDEA DI DECRITTARE I COMANDAMENTI. IO HO I MIEI, E IL PRIMO È NON ROMPERE I COGLIONI AL PROSSIMO”

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Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia

 

GIAMPIERO MUGHINIGIAMPIERO MUGHINI

Caro Dago, contrariamente ad alcuni dei tuoi “collaborazionisti” - nel senso che collaborano alle tue malefatte quotidiane - io non ho il gusto del tiro al bersaglio contro il protagonista di successo, in questo caso Roberto Benigni. E sono sicuro che quando il mio amico Fulvio Abbate sarà più in pace con se stesso, anche lui perderà gusto al tiro al bersaglio.

 

Detto in parole semplicissime, reputo portentoso l’exploit televisivo di Benigni specie perché rivolto al pubblico popolare. Di più, e siccome penso con Benedetto Croce che tutti noi “non possiamo non dirci cristiani”, trovo magnifica l’idea di decrittare ed esaltare quei “dieci comandamenti” che stanno all’origine della nostra civiltà.

 

roberto benigni i 10 comandamenti 6roberto benigni i 10 comandamenti 6

Parole sante e benedette quelle dedicate a ricordarci che di rubare non se ne parla nemmeno, che alla donna degli altri non ci devi pensare, eccetera eccetera. In questo modo si va sul sicuro e sull’ovvio, mi obietterà Abbate. Lo so, e difatti ho visto ben poco dello show di Benigni.

 

In fatto di dieci comandamenti ho i miei, e sono ferrei: non rompere i coglioni al prossimo, consegna il tuo lavoro per tempo e in ordine, non parlare male di chi è assente e non può difendersi, se qualcuno ti insulta lascia perdere e semmai vai ad aspettarlo sotto casa, se devi scegliere tra la parola (o il tweet) e il silenzio scegli quest’ultimo, quando devi manifestare il tuo disprezzo intellettuale per qualcuno (il che mi accade spesso) a dirlo bastano gli occhi.

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Confesso che l’esercizio strenuo di questi comandamenti ha reso la mia vita un inferno, per lo meno dal punto di vista professionale.

 

E poi c’è che l’esercizio di ciascun comandamento dipende dalla situazione in cui ti trovi. Non rubare, ci mancherebbe altro, epperò le cose sono più complesse. Ricordo le parole di mio padre l’ultima volta che lo vidi integro, pochi giorni prima dell’infarto che lo avrebbe ucciso: “Io credo di essere stato onesto durante la mia vita. Se però avessi avuto difficoltà nel dare di che mangiare ai miei figli, non sono sicuro che lo sarei stato allo stesso modo”.

 

fulvio abbatefulvio abbate

Ci sono i comandamenti e c’è la concretezza del vivere ognuno di noi, che è molto complesso e molto diverso l’un caso dall’altro. Mi rendo conto che mi sto trasferendo su una latitudine tutt’affatto altra da quella di Benigni.

 

Solo che io non ho un centesimo del suo talento e della sua energia nel “rappresentare” tanto la sua poetica quanto la sua retorica. Un tot di poetica e un tot di retorica, come le usano tutti. Chi meglio e chi peggio.