DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Al direttore del Corriere della Sera
Egregio Direttore,
in riferimento all'articolo di Maria Teresa Meli apparso nella prima pagina della Cronaca di Roma del Corriere della sera di lunedì 24 settembre 2012, precisiamo che il Gruppo dei Radicali della Lista Bonino Pannella al Consiglio regionale del Lazio, nonostante non vi sia alcuna legge che lo imponesse ha pubblicato on line su radicalilazio.it prima il bilancio consuntivo del gruppo del 2010 e poi quello del 2011 (nei primi mesi del 2012) e dunque non dopo lo "scandalo Fiorito" così come da lei riportato.
Difatti, una volta reso pubblico online il nostro bilancio (dopo averlo depositato presso l'Ufficio di Presidenza del Consiglio), nonostante a più riprese avessimo denunciato il problema della non trasparenza, segnalammo a Sergio Rizzo il nostro bilancio spiegandogli nel dettaglio le voci da cui era composto. A seguito di questo incontro avvenuto a luglio 2012, Sergio Rizzo dà per la prima volta notizia dei fondi ai gruppi di cui oggi tanto si parla. Infatti il Corriere della sera del 20 agosto 2012 pubblica per primo la notizia: "Regione Lazio: ai partiti 4 volte più della Camera, in tale articolo Sergio Rizzo scrive:
âDa destra a sinistra non c'è chi non abbia invocato più trasparenza sui soldi pubblici destinati alla politica. Ma di passare ai fatti non se ne parla proprio. Se si eccettuano, naturalmente, alcune meritorie iniziative purtroppo isolate.
Qualche settimana fa il gruppo radicale al Consiglio regionale del Lazio presieduto dall'avvocato Giuseppe Rossodivita ha pubblicato sul sito internet il proprio bilancio. Un documento impressionante, che illumina un angolo del capitolo costi della politica finora tenuto accuratamente all'oscuro. Ovvero, i contributi che le Regioni erogano ai gruppi «consiliari»'.
Cordiali saluti,
Rocco Berardo, consigliere Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei
Avv. Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei
Lettera 2
Caro Dago,
ieri sono salito agli onori della cronaca: tutti i giornali stampati e on line (dal Corriere della Sera al Messaggero, dal Tempo a Rai News 24, da Rai 3 a Grr Giornaleradio, dal Fatto al Sole24Ore) mi hanno indicato come destinatario di denaro pubblico sottratto alla Regione Lazio. Non conosco né mi interessa conoscere l'ispiratore o l'ispiratrice o gli ispiratori di quegli articoli, che sembrano tutti frutto di un copia/incolla da un documento-base che non fa certo onore ai miei colleghi giornalisti.
In sostanza in quegli articoli si sostiene che il consigliere regionale Antonio Cicchetti (al quale ribadisco la mia amicizia e la mia solidarietà per il vergognoso attacco che viene portato alla sua persona e alla sua integrità morale indiscussa) avrebbe comperato in varie tranches migliaia di copie di miei libri ecc. ecc.
Detta così il lettore non reatino (perché a Rieti come stanno le cose la gente lo sa bene) è indotto a credere che Cicchetti, per far guadagnare qualche soldo a Di Nicola, gli abbia comperato tutte quelle copie... Questo mi obbliga a fare alcune osservazioni chiarificatrici che ti prego di ospitare in nome della colleganza e della comune indipendenza politica e culturale.
Le somme che riguardano i due libri ricordati dai giornali (in verità io sono autore di uno solo di essi, ma la cattiva informazione è dura a morire) sono state erogate direttamente alle tipografie e non ai loro autori che, occorre precisarlo, non hanno ricevuto una sola lira di compenso e nemmeno di rimborso spese, mettendo gratuitamente a disposizione della Sabina le loro competenze e le loro ricerche. Non solo, ma i due volumi sono stati affidati uno alla Biblioteca Paroniana e l'altro alla Asl di Rieti per la loro distribuzione gratuita sul territorio.
Tentare di confondere le operazioni culturali per maneggi più o meno onesti e per sperpero di denaro è falsa informazione. Chi critica la scelta operata da Cicchetti a favore della Cultura di Rieti e della Sabina dovrebbe spiegare a tutti almeno due cose. La prima: se non possono essere spesi per produrre libri, in che modo si devono spendere i soldi a disposizione dei consiglieri?
In cene? in regali? andando a donne? oppure in qualche enoteca per fare i regali di Natale ai bambini senza reddito, come si giustifica Esterino Montino del Pd, forse pensando che col vino i bambini dimenticano fame e miseria (come da te pubblicato)? La seconda: se è così scandaloso aver speso soldi per l due libri, come mai le stesse critiche non si abbattono sul gruppo del Pd che ha acquistato copie di un libro (di altro autore) insieme con il gruppo del Pdl?
Grazie dell'ospitalità .
Andrea Di Nicola
ps: Caro Dago voglio segnalarti una cosa. Sono l'unico "fruitore ultimo" di denari esterno al consiglio regionale e al gruppo del Pdl ricordato dai giornali. Evidentemente chi ha passato (in maniera volutamente erronea e fuorviante) l'informazione sui libri mi conosce. Per la mia attività in una università italiana? perché sono giornalista? o più semplicemente perché vivo a Rieti anche io? Che la "gola profonda" sia una donna? Ah, a saperlo!
Lettera 3
Caro Dago,
ma il "Celeste" deve proprio aspettare l'arrivo della gente coi forconi sotto il suo nuovo palazzo, prima di prendere una decisione da uomo ed evitare la possibilità di erogare il vitalizio alla Minetti ?
Recondite Armonie
Lettera 4
Caro Dago, Marchionne sibila contro Della Valle e sfodera termini epocali: "una parte del parafango". Ma e' rimasto ai tempi in cui viaggiavano, su strade polverose, i cicli Bottecchia? Probabilmente, visti gli schizzi inviati dal marchigiano, intendeva "una parte del paramerda". E domani sera Fiorentina - Juventus.
Saluti, Labond
Lettera 5
Gentil Dago,
Dalle cozze pelose di Emiliano alle aragoste di Renzi passando per la porchetta di ladron Fiorito, lo statista crapulone di Anagni. Ma, alle elezioni, questo magna magna bipartisan, i voraci pachidermi delle regioni e le autoassoluzioni ridurranno i partiti in...Polverini. E ingrasseranno il movimento, e i voti, di Beppe Grillo. Ossequi.
Pietro Mancini
Lettera 6
Dopo Fiorito ,quello degli autobonifici, è venuto Battistoni,quello del miracolo della moltiplicazione dei coperti , ora provano con la Colosimo ,ex-cubista del Gilda e fascistoide,una specie di Minetti in salsa ciociara. Perché invece non assegnare la carica di capogruppo Pdl ad un super tecnico di certificata esperienza nella gestione di persone e risorse economiche pubbliche: Totò Riina.
Sanranieri
Lettera 7
Gentile redazione di Dagospia,
Alemanno ha chiesto un "...azzeramento totale..." del PDL.
Sono d'accordo con lui e spero che tale azzeramento cominci da Alemanno stesso e dai suoi familiari e sodali (la sorella, la moglie e gli ex compagni di scazzottate...).
Il samurai.
Lettera 8
Caro Dago, sicché Vigna Clara sarebbe la capitale di Romanord, o meglio della frazione "parvenue" del suddetto festante agglomerato socio-antropologico? Beh, cinquant'anni fa non era cosÃ. Cinquant'anni fa, tutte le mattine, Aldo Moro, che scendeva giú dalla Camilluccia, faceva fermare la macchina in piazza dei Giochi Delfici ed entrava qualche minuto nella chiesa di Santa Chiara, forse per chiedere il soccorso divino nel suo difficilissimo mestiere di segretario della DC. E a trecento metri da lÃ, in via Bodio, ci abitava Enrico Berlinguer con la famiglia, senza traccia, che io ricordi, di camionette della polizia acquartierate sotto casa "a tutela".
Altri tempi, quelli della Prima Repubblica...Ciao
IlNostalgicoDiVignaStelluti
Lettera 9
Caro Dago, ieri sera Fiorito, l'ex capogruppo regionale del pdl Lazio, su "In Onda" di La7 condotta da Porro e Telese, ha tentato di spiegare da dove veniva il fiume di denaro che ha sommerso i consiglieri del suo gruppo, da delibere prese all' unanimità con gli altri schieramenti e lo stava dicendo...solo che è stato più volte interrotto da Telese che, chissà come, è sembrato più interessato a chiedere conto dei panini comprati al supermercato.
Un tentativo, riscontrabile nella quasi totalità dei talk politici, di nascondere dietro il faccione di Fiorito la responsabilità di tutti i partiti nell' osceno scandalo dello sperpero di denaro dei contribuenti. Una volta di più, senza necessità che ce lo venga a dire Grillo, che il magna-magna, nel pieno rispetto della legge, non sta in piedi senza un giornalismo, se così si può dire, pennivendolo e senza un apparato legislativo connivente.
Come diceva quel professore, di cui mi sfugge il nome, "per cambiare qualcosa, a poco o a nulla servono facce nuove , giovani al posto dei vecchi o programmi eclatanti....sino a che è più importante la presidenza del Tar del Lazio che la presidenza del Consiglio"
Max
Lettera 10
Caro Dago,Repubblica è tale quale al Giornale...sono solo leggermente più stupidi,a repubblica...perchè i commenti dei lettori agli articoli li bannano a scoppio ritardato...ahhh,che democrazia che c'è dentro repubblica!..e ti dicono anche,dopo il commento:gentile lettore,grazie per aver commentato.Si,grazie al cazzo,come hai detto te, lì hanno assuntoun bannatore a progetto!Ho salvato le pagine di commenti di un articolo che martellava Grillo,tutti i commenti contrari al manovratore....puff,spariti per incanto.Più che un libero quotidiano,sembra di leggere un tantra.
Grazie al cazzo!
Lettera 11
Ciao Dago per la serie questura e organizzatori: l'auto con cui è arrivato a Parma Grillo per offendere tutti i giornalisti del pianeta(a parte quelli de Il Fatto)è una "familiare" per il giornale di Travaglio e un "SUV" per Repubblica...
Traiano
Lettera 12
Caro Dagospia,
non vi sembra strano il silenzio assordante di Napolitano sullo scandalo della Regione Lazio? Ma c'è un presidente della Repubblica?
Dov'è? Ma non dice nulla?
Lettera 13
Con tutto il rispetto, ma a me pare che la nuova canzone di Lady Gaga copi
spudoratamente la base ritmica di "California Love" del defunto Tupac Shakur.
http://www.youtube.com/watch?v=uWbXQQG9B6c
Paolo
Lettera 14
Dago darling, anni fa, quando si tornava da:
1) gli Stati Uniti d'America, ci si consolava pensando che nel Bel Paese non sarebbe mai arrivata una TV così tracimante pubblicità & horror & trash come quella americana. Si pensava che i nostri intellettuali e maestri di pensiero avrebbero fatto le barricate contro un simile deviante imbarbarimento. E invece nulla (o quasi) e ora da noi é peggio che negli States, dove almeno le news locali non sono marchettifici asserviti a sindaci e autorità varie.
2) Rio o Caracas, si pensava che da noi le favelas non sarebbero mai cresciute, perché i nostri "lungimiranti" politici (e i loro escort giornalisti) le avrebbero prevenute, costruendo (almeno) abitazioni povere ma dignitose per tutti. E invece ora... chi ha occhi per vedere (non in TV) lo sa, specie se non vive nelle "closed communities" del privilegio. Mettendo in conto tutte le altre magagne del bordello Italia, a volte vien da chiedersi se Rigor Monti più che salvatore della patria, non sia il nostro Romolo Augustolo. P.S. Quanto ha ragione, Dago caro, Grillo su giornali e giornalisti: "chapeau"!
Natalie Paav
Lettera 15
Caro Dago, leggendo le stucchevoli elefantiache bischerate di piu' noti commentatori sulla piazza vuota per Grillo, ricordo di aver visto tanti anni fa per caso in piazza San Babila il comizio, tristemente semivuoto, di Bossi. Quello che precedette di pochi mesi il suo boom elettorale.
Anche lì commenti dai "maitres à penser", sardonici quanto toppati. Il vecchio detto "piazze piene e urne vuote" evidentemente funziona anche all'inverso. Sopratutto in tempi in cui il consenso giovanile (è lì che Grillo pesca, credo) si forma e si incanala attraverso gli schermi LCD e non certo in piazza. Ma fallo capire ai caproni rimasti con la testa alla mobbilitazzione al dibbattito al corteo al ciclostilato ecc.ecc. Saluti BLUE NOTE
Lettera 16
Caro Dago,
le vicende della regione Lazio hanno messo alla ribalta le macchine mangiasoldi delle regioni. Fa specie che sulla carta stampata solo adesso appaiano paginate e paginate, quando sono vicende note per quando riguarda la dilapidazione di soldi da parte delle ragioni che si finanziano con tantissime entrate, compreso il dono delle addizionali regionali, delle quali il governo Monti, con buona pace della "grandezza" dei tecnici, ha sbloccato gli aumenti.
Quello che continua a non capirsi di quest'Italia riguarda gli sprechi e i privilegi in generale: è notorio che esistano e poi le questioni vengono dibattute, in presenza di decisioni giudiziarie o degli articoli del duo Rizzo/Stella. Forse , per avere credibilità , a sinistra, al centro e a destra, sarebbe ora che si modificasse di nuovo il titolo V della Costituzione ridimensionando il loro ruolo, per decisioni, a suo tempo, di un governo di centrosinistra. Cordiali saluti. Giovanni AttinÃ
Lettera 17
Caro direttore,
la questione di Sallusti la definisce bene lui stesso: "Io sono un nulla rispetto al problema in questione." Che nessun giudice debba mandare qualcuno in carcere per un'opinione, neppure la più assurda, è irrealizzabile. Le prigioni della Germania sono piene di gente che ha opinioni sugli eventi della 2a Guerra Mondiale diverse da quelle accettate.
Dovremmo accontentarci di un gradino più basso: la democrazia, la trasparenza, il controllo popolare essendo valori primari, e il decoro e la reputazione dei dipendenti pubblici (tutti, impiegati, militari, magistrati) essendo valori secondari, conviene in una repubblica libera che il popolo, cui appartiene la sovranità , possa, anzi debba criticare i comportamenti di quelli che sono i suoi dipendenti.
Basterebbe quindi una legge brevissima: "Non esiste diffamazione nelle critiche che il popolo, come singolo o come giornalista, rivolga a un pubblico dipendente per come questi esercita le sue funzioni." Due righe di legge e si è risolto tutto. Gli impiegati onesti, i militari responsabili, i giudici equilibrati non avrebbero certo nulla da temere.
Roland Delmay
Lettera 18
Caro Dago, Marpionne versus Scarparo: 6 a 0.
Qualcuno dica allo scarparo che non è sufficente avere molti soldi, fatti producendo all'estero (scarpe con la fantasmagorica idea dei pallini, e sticazzi) e rivendendo in Italia, per poter competere culturalmente e dialetticamente con una vecchia volpe come Marpionne.
Poi mi piacerebbe che sui giornaloni, oltre ad elencare quanti soldi ha preso in passato Fiat dal governo, provassero a fare i conti di quanto hanno versato in tasse al governo negli stessi anni gli operai Fiat.
Una vera e propria gallina dalle uova d'oro per tutti quelli che oggi si indignano e sbraitano con Marpionne perchè "DEVE" garantire la stessa produzione di uova d'oro.
E poi è vero che la Fiat fa auto più brutte di alcune straniere, ma bisogna anche dire che le condizioni operative sono profondamente diverse, ed è anche vero che le industrie straniere dove si producono auto più belle delle Fiat, non devono mantenere una gigantesca classe politica inetta e sprecona oltre l'immaginabile.
E forse è proprio qui il differenziale fra la grande quota di ricerca e lo sviluppo delle industrie straniere e la scarsa quota di Fiat, ovvero la differenza che passa fra fare auto belle e affidabili e fare delle Fiat. Ma che titoli ha, uno che produce scarpe, per poter pubblicamente sfanculare un manager accreditato come il migliore sulla piazza quale Marpionne? E' semplicemente ridicolo.
Ma non sarà che Scarparo si è unito al coro degli indignati da Marpionne, solo ed esclusivamente perchè anela a diventare un fruitore delle uova d'oro, ovvero si vuole cuccare il vacante posto in politica di Superciuff?
Stefano55
MARIA TERESA MELI E PAOLA CONCIA EMMA BONINO FOTO AGF REPUBBLICA jpegNAPOLITANO A CERNOBBIO della valle marchionnePOLVERINI FIORITO IN TV jpegFRANCO FIORITO E RENATA POLVERINI jpegROBERTO FORMIGONIMINETTI SFILA IN PASSERELLAMINETTI SFILA IN PASSERELLABeppe Grillo c a cbf c c bf c c fa a LADY GAGA INGRASSATAtupacadriano celentano tn LADY GAGA INGRASSATA
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