
DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI,…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, ieri sera ero a Rainews24 come ospite e il primo servizio su Mandela è stato trasmesso alle 22.50, subito dopo siamo entrati in studio e il collega alla conduzione è stato attento e professionale nell'aggiornare il pubblico sulle notizie dal Sudafrica. Di politica, di Porcellum, abbiamo trattato giusto un paio di minuti (reali) in attesa dei collegamenti esterni e della ricerca dei siti stranieri. Obama è andato in diretta. Subito dopo si sono aggiunte due colleghe per approfondire l'argomento. Bravi tutti per la calma e la capacità nel ribaltare in pochi secondi il programma.
Grazie
Alessandro Ferrucci - il Fatto quotidiano
Lettera 2
Cara Maria De Filippi,
Capisco che ventun anni di televisione possano far male fino a farti caldeggiare le cure di un analista. Bastano appena due legislature per rendere un politico usurato, quasi una persona non grata. Figuriamoci le tribolazioni provocate da una vita vissuta, come ben dici, "dentro la scatola". Ma non condivido il tuo sentimento di precarietà perché "anche se funzioni, oggi, ti cacciano".
I veri precari siamo noi. Quel 41% e passa di giovani che non trova una sistemazione e che alimenta a turni alterni il girone dei disoccupati involontari.
Noi chi? Posso parlare di me, che nonostante un curriculum di tutto rispetto, con una laurea con lode in giurisprudenza e a breve un diploma di funzionario internazionale all'ENA, forse non riuscirò più a trovare un lavoro in Italia, a causa del discredito derivante dall'aver preso parte, per gioco e per poco tempo, a Ragazzi e Ragazze. Recentemente ho anche scritto e pubblicato un libro su un tema serio, "Partiti a tutti i costi", edito da una casa editrice importante e con una prefazione per me prestigiosa. Ho rischiato di non ottenerla perché mi era già piombata addosso l'etichetta di "tronista".
Una prefazione, da un leader che è stato quattro volte Presidente del Consiglio, diventata poi anch'essa fonte di strumentalizzazione perché firmata da lui: Berlusconi. Eppure, il contenuto del mio libro è passato sotto silenzio. Si è preferito parlare "della reginetta di Uomini e Donne", della graziosa ragazza che chissà in virtù di quali oscure trame è legata a Berlusconi ed è persino riuscita ad andare in tv. Fandonie.
Maria, chi devo ringraziare quando cercando il mio nome su internet, anziché trovare i circa 120 articoli da me pubblicati, appaiono solo commenti denigratori derivanti dall'immagine che mi ha dato la tua trasmissione? Un'esperienza che ho fatto per gioco e senza fine alcuno mi si è ritorta contro e sta rendendo ancora più precaria la mia situazione da giovane.
Del resto, cosa mi aspettavo da tutto ciò? Matteo Renzi esordì alla Ruota della Fortuna. Poi si è persino seduto da ospite ad Amici, ma nessuno ha osato formulare i commenti denigratori che, invece, sono stati rivolti alla mia persona. Impari opportunità ? Forse. Magari ho peccato d'ingenuità nell'accettare la sfida di Ragazzi e Ragazze senza temerne le conseguenze, ma non merito questo trattamento.
Questa è anche la tua forza, voglio dire, di creare dei casi mediatici. Dobbiamo riconoscerlo. Hai avuto intuizioni che sono riuscite a sopravvivere indenni per anni nel teleschermo, fino a condizionare il tessuto linguistico della società italiana. Nel bene o nel male, hai creato un fenomeno che ha riempito i pomeriggi delle case italiane. "Se 7 milioni di persone vedono un programma non si può pensare siano tutti idioti", dici tu giustamente. Ma io non sono un "caso", sono una ragazza che spera ancora nel proprio futuro.
Allora, con molta umiltà , ti invito a fare un passo in avanti. Per andare contro i pregiudizi. Per non giocare sulla pelle dei giovani. Prova a fare emergere anche ragazzi con talenti diversi. Certo, un ragazzo che scrive un libro non dà spettacolo come uno che canta o balla. Ma bisogna far capire che anche studiare ha un senso. Che non esistono scorciatoie e che la vera strategia premiale è la cultura.
Giovani scrittori, avvocati, architetti, artisti, imprenditori, futuri professionisti, tutti hanno una storia da raccontare. Prova a sfruttare la tua immensa capacità di ricevere ascolti per capovolgere l'immagine dei ragazzi, e soprattutto delle ragazze italiane, che hanno il diritto di emergere per le loro capacità senza per forza essere giudicati dal loro aspetto o da una semplice comparsata televisiva.
Spero di ricevere da te una risposta, e magari un invito, se mai dovessi pensare a una trasmissione fondata su questi contenuti.
Ylenia Citino
Lettera 3
Carissimo, a proposito di "porcellum" e di incostuzionalità : Questa Corte Costituzionale è stata eletta da parlamenti incostituzionali dunque, le sentenze emesse non sono valide. Lo dice lei stessa. Il gatto che si morde la coda ...opps il maiale che si morde la coda. Saluti Fernando
Lettera 4
Caro Dago,
NCD, vale a dire: "Non C'ho il quiD" ... (e molto probabilmente neanche il "quorum").
Ciao,
Numerio
Lettera 5
à certificato: in Italia le leggi non servono. Per questo le scriviamo con i piedi, così dopo un po' di anni le dobbiamo cambiare. Nel frattempo si crea un groviglio inestricabile che non si può toccare sennò si sfascerebbe tutto. Tanto quello che dobbiamo fare davvero, ce lo dicono a mezzo stampa. Dall'Estero.
Tiziano Longhi
Lettera 6
Non so se le autorità polacche sono state troppo dure con i "tifosi" italiani. Di sicuro le nostre sono sempre troppo tenere.
Paolo Treviso
Lettera 7
Gentil Dago,
A volte ritornano. E Prodi sale sul carro del vincitore, Matteo Renzi. Un virgulto DC.
Prima poltrona occupata da Prodi fu quella di ministro dell' Industria nel 1978 con zu Giulio Andreotti. 2 volte, Romano fu piazzato da De Mita a Capo del carrozzone clientelare IRI. Sui "fondi neri" IRI fu torchiato da Tonino Di Pietro nel 1993, si sentirono le urla nei corridoi del Palazzaccio milanese. Poi tutto fu messo a tacere.
Caro Renzi, domenica, sarà votato da una persona perbene, non da una novità .
I 2 governicchi, presieduti dallo statistadi Scandiano, non fecero le riforme....E D'Alema, che sostiene Cuperlo, pensa che il prof. non capisca un tubo di politica, al pari di Veltroni.
E, adesso che uno dei rottamandi è salito sul suo carro, gentil Renzi, si faccia raccontare da Romano tutti i misteri della famosa seduta spiritica, nel periodo, tragico, in cui Moro era prigioniero dei brigatisti rossi. E da quella seduta spuntò il nome "Gradoli", che spinse gli agenti a piombare nel paese del Lazio. Solo dopo la morte di Moro, si scoprì che il covo dei terroristi era in un appartamento di via Gradoli, lungo la Cassia...
Ossequi.
Pietro Mancini
Lettera 8
Caro Dago,
questo NCD mi ricorda tanto da una parte la frustrazione e l'abbandono di Fini e dall'altro l'incapacità di comunicare di Monti. Dispiace che sono anche simpatici a partire da Alfano, ma la politica ormai senza media e senza grandi finanziatori credo non si possa fare. Credo che alla fine il PD si spacchetterà in due e Renzi si prenderà il centro destra, inglobando un po' tutti tranne Berlusconi che da destra potrebbe fargli da sponda, per sconfiggere di nuovo la sinistra.
Alessandro
Lettera 9
Caro Dago,
nessuno ha notato che la decisione della Consulta sul porcellum è arrivata il giorno 4, che nella tombola napoletana è per l'appunto "o puorc". RP
Lettera 10
Alla presentazione del libro di Vespa, Berlusconi ha sostenuto di avere un'idea per risolvere il problema dell'ingovernabilità del Paese: "Datemi il 51% dei voti". Io ne avrei un'altra ancora più efficace: dategli solo il 2%...
Pietro@ereticodarogo
Lettera 11
Dago darling, meno male che "La Repubblica" é viva e vegeta e lotta insieme a noi... per farci ridere e tirar su il morale, specie in questa Milano, soleggiatissima ma smoggatissima e insicurissima, che é tutta (sic) in subbuglio per la prima della Scala di domani 7 dicembre 2013. Ecco alcune perle degli eccellenti titolisti di Largo Fochetti: 1. "Tunisia, il libro nero dei giornalisti pagati dal regime di Ben Ali" * Faq: a quando i libri neri dei giornalisti italiani pagati dai nostri vari potentati di destra, sinistra e centro?
2- ""Traviata", d'amore si muore. Violetta conquista La Scala" * Sarà deluso chi sperava che - sotto il regime del "conducator" Pisapia arcipoliticamente corretto - non ci fosse più una Violetta tutta femmina in scena, ma piuttosto una Violeta dos Santos da Silva con un "monster cock" ben in evidenza. Ma é solo questione di tempo. Presto avremo una "coraggiosa" rivisitazione del capolavoro di Verdi anche in questo senso. 3. "Bertallot: "La mia radio è viva col crowdfunding"* Non so né chi Bertallot né cosa sia il crowfunding. E sinceramente non me ne frega nulla di sapere. E scusatemi se, per una volta tanto, voglio rimanere nell'ignoranza.
Natalie Paav
Lettera 12
Caro DAGO, il logo del NCD fa pensare a qualche catena alberghiera iberica. Con il direttore Alfano alla reception.
Saluti, Aldo Adige
Lettera 13
Caro Dago,
a ottant'anni un uomo deve pensare ai nipoti: questo ha detto Mandela, ritirandosi dalla vita politica. Ricordandolo con rispetto, rimpiangiamo che nessuno dei nostri politicanti - bis-nonno incluso - lo segua nell'esempio.
Recondite Armonie
Lettera 14
Egregio Direttore,
L'assassino Battisti, pluri condannato ( tre ergastoli) in Italia e poi fuggito in Brasile, ha avuto, da quello Stato, retto da un ex terrorista, la carta d'identità ! Nessuna meraviglia, evidentemente avevano bisogno di sapere bene chi è Battisti e gli hanno fornito un documento, appunto d'identità ! In Italia sappiamo perfettamente chi è Battisti, tanto che non lo fanno tornare. Brasile Paese amico? Non saprei, ma ricordiamolo e non facciamoci incantare solo da un pallone che danza: quel Paese e la sua politica, per quanto riguarda "democrazia", deve fare ancora molta strada, purtroppo!
Leopoldo Chiappini G.
Roseto Degli Abruzzi - Te
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