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IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - ADDIO A CHRISTOPHER LEE, PRIMO E UNICO ‘DRACULA’ DEL DOPOGUERRA E SARUMAN NELLA SAGA NEL “SIGNORE DEGLI ANELLI” - UNA CARRIERA PER TOGLIERSI DI DOSSO IL “MARCHIO” DEL VAMPIRO

VIDEO - I 5 MOMENTI CHE HANNO DEFINITO LA CARRIERA DI CHRISTOPHER LEE
 

 
 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

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Fino all'ultimo morso. Non ci sara' piu' un vampiro come Christopher Lee, primo e unico autentico Dracula del dopoguerra a colori per l'Hammer Film., scomparso oggi a 93 anni. Solo l'anno scorso l'avevamo visto come Saruman nell'Hobbit, il suo ultimo film. Per tutta la vita cerco' di togliersi di dosso il nero mantello e i dentoni da vampiro, vantandosi di aver registato con registi come Steven Spielberg, Tim Burton, Joe Dante, Alain Tanner, Peter Jackson.

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Ma le domande che i giornalisti seguitavano a fargli erano sempre sui suoi film dell'orrore, su Terence Fisher, Mario Bava, Antonio Margheriti, Jesus Franco. Su film come "La mummia", "Il marchio di Frankenstein", "Il mastino dei Baskerville", tutti diretti da Terence Fisher alla Hammer, come "Dracula il vampiro", che alla fine degli anni 50 riportarono l'horror in Europa e fecere di Christopher Lee e del suo eterno avversario, Peter Cushing, specializzati in Van Helsing e Barone Frankenstein, delle autentiche star.

 

Al punto che la draculamania porto' il freddo vampiro inglese, ma che aveva sangue italiano nelle vene, quello dei Carandini, in Italia prima per una buffa parodia, "Tempi duri per i vampiri" diretto da Steno, dove si lancio' anche la buffa canzoncina "Dracula cha cha cha" (...perche' non ti mangi un bel pollo...), poi per una serie di clamorosi horror diretti da Bava e soci che fecero il giro del mondo, come "Ercole al centro della terra" e "La frusta e il corpo".

 

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Tra Bava e Fisher, Lee riusci' a imporsi come prima star dell'horror internazionale negli anni 60 e visse di gloria negli anni successivi, piazzando pero' clamorose apparizioni in "The Wicker Man" o "El conde Dracula" di Jesus Franco, o "Agente 007 l'uomo dalla pistola d'oro", prima del recupero omaggio di Tim Burton nel capolavoro "Sleepy Hollow". Christopher Lee, aveva iniziato la sua avventura nel cinema sotto la regia di Terence Young e di Terence Fisher nel 1948, facendo anche piccoli ruoli nei primi anni 50, "Il corsaro dell'isola verde" di Robert Siodmak, "Mouline Rouge" di John Huston, "Vittoria amara" di Nicholas Ray.

 

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Ma solo grazie alla svolta horror dell'Hammer e di Terence Fisher tra il 1957 e il 1958, diventera' protagonista è star con la doppietta "La maschera di Frankenstein" e "Dracula il vampiro". Non grandissimo attore, limitato dal fisico e dallo stesso successo di Dracula, Lee non verra' mai nominato agli Oscar, ma girera' ben 280 film, di tutto, da "L'avaro" di Tonino Cervi con Alberto Sordi a "Jackpot" di Mario Orfini con Celentano. Fece inutili parodie del suo Dracula, ma ritrovo' prima con Tim Burton, poi con Martin Scorsese in "Hugo Cabret" e infine con la lunga saga de "Il signore degli anelli" e di "Lo Hobbit" di Peter Jackson un nuovo successo e l'amore del pubblico vecchio e giovane.