remo girone

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – REMO GIRONE, SCOMPARSO IERI A 76 ANNI, ERA TRA I POCHISSIMI ATTORI ITALIANI CHE POTESSE VANTARE UNA SUA RICONOSCIBILITÀ ANCHE NEL CINEMA INTERNAZIONALE - IL PERSONAGGIO DI TANO CARIDDI NELLA SERIE “LA PIOVRA”, GLI DETTE UNA IMMENSA POPOLARITÀ, MA TOLSE LUCE ALLE SUE INTERPRETAZIONI TEATRALI. RIUSCÌ COMUNQUE A INTERPRETARE DI TUTTO, ANCHE DOPO IL GRANDE SUCCESSO. GENTILE, SEMPRE DISPONIBILE, PREPARATISSIMO, FORMAVA CON SUA MOGLIE, VICTORIA ZINNY, UNA BELLISSIMA FAMIGLIA…

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Remo Girone rip

Marco Giusti per Dagospia

 

remo girone

Il cinema, il teatro e la televisione italiana perdono Remo Girone, 76 anni, attore popolare e tra i pochissimi che potesse vantare una sua riconoscibilità anche nel cinema internazionale.

 

Se è vero che il personaggio di Tano Cariddi, iniziato nella serie “La Piovra 3” e poi proseguito nelle tante stagioni successive, gli dette una immensa popolarità, è vero pure che fu tra i pochi a essere chiamato anche in grosse produzioni americane, come “La legge della notte” di Ben Affleck, dove fu il boss Maso Pescatore, o “Le Mans ’66: La grande sfida” di James Mangold, dove fu Enzo Ferrari, “The Equalizer 3 – Senza tregua”.

 

 

REMO GIRONE IN THE EQUALIZER

Del resto aveva appena finito di girare l’ultimo film di Peter Greenaway, “Walking to Paris”, dove interpreta il figlio di Konstantin Brancusi. La popolarità del personaggio di Tano Cariddi, arrivata a quarant’anni, e costruita con una serie consistente di apparizioni in tanti film e serie tv di successo (“Lo scialo”, “Il garofano rosso”, “Che fare?”, “Delitto di stato”), tolse luce alle sue interpretazioni teatrali.

 

Pensiamo solo agli spettacoli che fece per Mario Martone (“Filottete”, “I persiani”), per Luca Ronconi (“Mirra”), per Peter Stein (“Zio Vanja”), Orazio Costa (“Morte di un commesso viaggiatore”).

remo girone il gioiellino

 

Ma, certo, mise dentro le complessità psicologiche di Tano Cariddi, un cattivo di mafia piuttosto anomalo rispetto agli stereotipi del genere negli anni ’80 e ’90, molte delle sue esperienze teatrali, forte di una carriera iniziata prestissimo e di grande successo.

 

Nato a Asmara, in Eritrea, figlio di immigrati italiani, nel 1948, partì presto per completare gli studi a Roma, ma già con la passione del teatro. Nel cinema fa il suo esordio a metà degli anni ’70, poco più che ventenne, in “Roma rivuole Cesare” di Miklos Jancso e nell’horror di Alberto De Martino “L’Anticristo”.

 

remo girone michele placido la piovra

In tv appare invece in un episodio della serie di Enzo Muzii “Alle origini della mafia”. Ma i film che lo lanciano davvero sono “Il gabbiano”, presentato fuori concorso a Cannes nel 1977, riduzione cinematografica di Marco Bellocchio del testo di Anton Cechov, dove divide le scene con Laura Betti, Giulio Brogi e Pamela Villoresi nel ruolo di Konstantin, e “Corleone”, mafia movie diretto da Pasquale Squitieri con Giuliano Gemma e Claudia Cardinale nel 1978.

 

Questi due film, fra cinema d’autore e film di mafia segnano a grandi linee la carriera successiva di Remo Girone, che vanta peraltro una conoscenza impeccabile di lingue diverse che lo portano spesso in coproduzioni televisive francesi e tedesche.

 

 

remo girone la piovra

Lo troviamo così in “Le chemin perdu” di Patricia Moraz con Charles Vanel e Delphine Seyrig, nel film tv che lanciò Cinzia Th Torrini “Giocare d’azzardo” con Renzo Montagnani e Piera Degli Esposti, nella versione televisiva seriale di “Lo scialo” di Vasco Pratolini diretta da Franco Rossi, ma anche in “Il viaggio di Capitan Fracassa” di Ettore Scola con Vincent Lindon, dove interpreta Vallombrosa.

 

Duttile, in grado di passare da film in costume a film contemporanei, lo troviamo diviso tra set come “Marquise” di Vera Belmont in Francia e “L’angelo con la pistola” di Damiano Damiani con Tahnee Welch.

ben affleck remo girone la legge della notte

 

Ma sarà “La piovra 3” e le successive stagioni 4, 5, 6 e 10 a farne una assoluta star. Tano Cariddi lo fissa in un ruolo, certo, ma riesce a interpretare un po’ di tutto anche dopo la fine de “La piovra”. Lo troviamo così in “Heaven” di Tom Tykwer con Cate Blanchett, in “A/R: Andata e ritorno” di Marco Ponti, ne “Il 7 e l’8” con Ficarra e Picone.

 

Divide la scena con Toni Servillo di “Il gioiellino” di Andrea Molaioli, il film dedicato allo scandalo Parmalat. Lo troviamo poi in film del tutto diversi, da “La legge della notte” di Ben Affleck dove è un boss italo-americano cattivissimo a “Le Mans ’66: La grande sfida” di James Mangold dove è Enzo Ferrari.

 

 

victoria zinny e remo girone foto di bacco

Gentile, sempre disponibile, preparatissimo, formava con sua moglie, Victoria Zinny, attrice argentina che aveva esordito in “Viridiana” di Luis Bunuel e da noi aveva girato ogni genere di film negli anni ’70 e ’80, e con i figli, Karl e Veronica, una bellissima famiglia.

REMO GIRONE INTERPRETA ENZO FERRARI IN LE MANS 66

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