IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA MARGARET LEE, 80 ANNI, MITICA BIONDA ATTRICE INGLESE CHE TANTO LAVORÒ NEL NOSTRO CINEMA, DAI PEPLUM AI FRANCO E CICCIO MOVIES, ALLE COMMEDIE LEGGERE AI FAVOLOSI EUROSPY ALLA TV DEGLI ANNI SESSANTA - BELLA, MOLTO LIBERA, SEMPRE AL CENTRO DI SCANDALI E FOTO PICCANTI, LA SUA CARRIERA NEL CINEMA È QUASI TUTTA CONCENTRATA NEI FOLLI ANNI ’60 FINO AI PRIMI ANNI ’80, POI EBBE UN SERIO PROBLEMA CON LA GIUSTIZIA E SMISE COMPLETAMENTE … - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

margaret lee

Se ne va Margaret Lee, 80 anni, mitica bionda attrice inglese che tanto lavorò nel nostro cinema, dai peplum ai Franco e Ciccio movies, alle commedie leggere ai favolosi eurospy, e della tv degli anni ’60, fu coprotagonista delle avventure di Dorellik alias Johnny Dorelli in “Johnny Sette”, uno sketch così popolare da portare Steno a farci un film, “Arriva Dorellik”. Bella, molto libera, sempre al centro di scandali e foto piccanti, fu lanciato dal suo press-agent e marito, Gino Malerba nei primi anni ’60 come controfigura di Marilyn Monroe. Ci si inventò pure che avesse lavorato a Hollywood quando non c’era mai stata.

johnny dorelli e margaret lee in arriva dorellik

 

Non solo. Il giorno che morì Marilyn, nel 1962, sui giornali apparirono sue interviste un po’ assurde, “Se fossi stata là tutto questo forse non sarebbe successo”. Qualche anno rivelò che era tutta invenzione del suo press-agent e marito, col quale ebbe il primo figlio, Roberto Malerba, oggi produttore, nel 1965. Divorziò presto però da Gino Malerba, avrà problemi addirittura per traffico di droga. La troviamo arrestata nel 1968 a Tangeri con due chili di marijuana. Verrà punita con una multa da 100 mila pesetas.

margaret lee 2

 

A un certo scompare, vola a Londra e si lega a Kim Brown, musicista di 22 anni che suonava con i Renegades, col quale avrà il secondo figlio, Damian Anderson, anche lui importante produttore di film internazionali, come il fratello Roberto. Ormai al centro di piccoli scandali del cinema la troviamo nel 1971 condannata per oscenità assieme a Klaus Kinski per il film horror-erotico “Paroxismus”, poi nel 1973 inseguita nuda da una folla inferocita, chissà perché, a Calcata sul set di “Un attimo, una vita” con Gabriele Tinti e Gianni Dei.

margaret lee e klaus kinski paroxismus

La carriera nel cinema è quasi tutta concentrata nei folli anni ’60. Il primo film, già da protagonista femminile in mezzo a tanti muscoli maschili, dovrebbe essere “Maciste contro i mostri” di Guido Malatesta, ma potrebbe anche essere “Cleopatra” di Joseph L. Mankiewicz, che esce due anni dopo, dove ha una particina. La troviamo da subito nel cinema comico di Franchi e Ingrassia, “2 samurai per 100 gheisce”, “Avventure al motel”, “Gli imbroglioni” di Lucio Fulci, “Vino, whisky e acqua salata”, “I maniaci”, “I marziani hanno dodici dita”, “Un mostro e mezzo” di Steno, “I due pericoli pubblici”, “Due mattacchioni al Moulin Rouge”, “I due sergenti del generale Custer”.

 

margaret lee paroxismus

Come altre bellezze del tempo, Gloria Paul, Dominique Boschero, Hèlène Chanel, Margaret Lee ha ruoli da attrice di varietà nel nostro cinema comico. Le rimane appiccicato, per una certa somiglianza, il ruolo di bionda svampita alla Marilyn, che fa con molto divertimento. Sono film magari superiori “Questa volta parliamo di uomini” di Lina Wertmuller, “Io uccido, tu uccidi” di Gianni Puccini, “Casanova 70” di Mario Monicelli, “Racconti a due piazze” di Jean Delannoy. Ma quando i film sono diretti da registi più importanti, i suoi ruoli si riducono drasticamente. Dove veramente trionfa è nello 007 all’italiana o Eurospy.

margaret lee in il lungo coltello di londra

La troviamo con l’americano Ken Clark nel notevole “A077 dall’Oriente con furore” di Sergio Grieco,  nel bellissimo “La Tigre profumata alla dinamite” di Claude Chabrol con Roger Hanin, “Spie contro il mondo”, “Se tutte le donne del mondo” di Henry Levin, girato in Brasile, “Da Berlino l’apocalisse”. Sfonda nella commedia maggiore, “Questi fantasmi” di Renato Castellani con Gassman e Sophia Loren, ma un ruolo piccolo. Venne molto apprezzata in “Banditi a Milano” di Carlo Lizzani, dove ha un ruolo dove può recitare davvero. Ancora meglio la vedremo in film drannatici come “I bastardi” di Duccio Tessari, “A doppia faccia” di Riccardo Freda, nel folle “Sai cosa faceva Stalin alle donne” di Maurizio Liverani, sorta di pamphlet dedicato alle follie dei registi comunisti del tempo.

 

marcello mastroianni e margaret lee in casanova 70

Si lega al produttore Henry Alan Towers per una serie di thriller-horror, “Il trono di fuoco” di Jesus Franco, “Paroxismus”, “I 5 draghi d’oro” di Jeremy Summers con Christopher Lee. La sua filmografia si limita ai primi anni ’80, con un ruolo molto trash, quello di Lady Jane in “Sesso e volentieri” di Dino Risi, e quello di Fanny Fonseca in “Stangata napoletana” di Vittorio Caprioli. Ebbe poi un serio problema con la giustiza e smise completamente col cinema. Legatissima sempre ai due figli, che hanno fatto una lunga e importante carriera nella produzione e l’hanno molto protetta. Ero riuscita a trovarla, a parlarci, per poterla intervistare. La sua vita si divideva tra l’America, l’Inghilterra e a volte l’Italia.

mario adorf e margaret lee in questi fantasmimargaret lee in maciste contro i mostrijohnny dorelli e margaret lee in arriva dorellik 1johnny dorelli e margaret lee in arriva dorellik 2margaret lee 1