FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Katherine Turman per “Billboard”
VIDEO “MR. BIG STUFF”
Nel 1990, Donald Trump fu ospitato nel videoclip della rock band al femminile Precious Metal, per interpretare il "Mr. Big Stuff" della cover di Jean Knight (l’originale era del 1971). Purtroppo per la band (e per la storia) il video non vide mai la luce. Dopo aver girato le scene, Trump chiese 250.000 dollari invece dei 10.000 pattuiti. Il suo portavoce disse che aveva lavorato di più di quanto previsto e che andava pagato. Come andarono realmente le cose ce lo spiega per la prima volta l’allora cantante Leslie Knauer:
donald trump oggidonald trump anni ottanta
«Danny Pritzker e suo padre Jay, rispettivamente proprietario della nostra etichetta e co-fondatore della Hyatt Corporation, erano amici di Trump e ci consigliarono di metterlo nel video, dove faceva la parte del boss dietro la scrivania. Ci sembrò che avesse un buon senso dell’umorismo e ci disse che gli piaceva il brano, salvo poi chiederci più soldi di quelli stabiliti. Inoltre aveva un debole per la nostra chitarrista, Janet Robin, le fece i complimenti per il gran fisico ma gli andò male perché lei era lesbica».
Anni dopo i Pritzker dissero la verità: Jay aveva promesso a Donald Trump che se avesse partecipato al video della band, lui avrebbe preso in considerazione l’idea di comprare il suo Trump Shuttle. Cosa che ovviamente non accadde. Intanto però Trump fece la sua assurda richiesta economica al gruppo: «Aveva ricevuto il copione, imparato le parti, girato tutte le scene senza fare problemi, ma a tutti disse che era stato costretto a fare più lavoro di quanto richiesto. Disse anche che poteva chiedere quella cifra perché l’avrebbe data in beneficenza. Insomma mentì su tutta la linea e noi in quella situazione fummo solo il giocattolo dei ricconi».
Fu l’ultimo disco delle Precious Metal: l’etichetta non poteva permettersi di pagare quella cifra a Trump né di girare un altro video né poteva pubblicare il videoclip correndo il rischio di una causa con il miliardario Trump. La soluzione, pessima, fu tagliare ogni sua inquadratura e prendere una controfigura.
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