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Paola Pollo per il “Corriere della Sera”
teyana taylor per philipp plein
Rapper scatenati, spogliarelli burlesque, moto acrobatiche, trampolieri, carovane di tir: tutto quanto fa spettacolo alla fashion week new-yorkese per l'estate 2018. Mai edizione più spumeggiante e concentrata su coreografie e fuochi di artificio. Orchestrazioni perfette e aperte praticamente a tutti, grazie a maglie larghe alle entrate, dettaglio non da poco considerando che le sfilate sono da sempre su inviti «strettamente personali».
Oltre tremila persone allo show di Philipp Plein che prima di cominciare si scusa anche per il «caos» ma poi allarga le braccia e accoglie le tribù metropolitane arrivate da ovunque. Idem per Alexander Wang che ha scelto di sfilare in una strada di Brooklyn.
Come Giovanna Battaglia che addirittura si è impuntata sui divieti di Trump e ha ottenuto il permesso di festeggiare sui marciapiedi della Quinta, davanti casa del presidente, libro e vetrine di Bergdorf Goodman dedicate a lei. «Credo che questi spettacoli attorno alla moda significhino che c' è voglia di andare avanti, malgrado il momento veramente duro, e di apertura, persino per un mondo così chiuso come il nostro. Ottimismo e accoglienza, direi». Riflessione che ci sta. Senza bypassare il pragmatismo americano: la moda c' è, intesa come prodotto ben posizionato. Poi la creatività è un'altra cosa, ma va bene così.
kaia gerber figlia di cindy crawford
Interessante il lavoro di Plein che da due stagioni ha scelto New York per la sua moda che è come lui: sfacciata ma determinata. Più da gang che da salotti, che per altro non esistono più. Così passerella e sala sono invase dal popolo dei rapper e dalle twerking-girl con l' indiscussa (loro) regina, Nicki Minaj.
irina fetish alla ny fashion week
Sfilata sexy e perversa con un'Alice nel Paese delle meraviglie dalla lunga treccia frustino e ingabbiata in corsetti di cuoio sopra abiti da ballo ma molto leggeri o vestita di body o scivolati di jersey o jeans ricamati o crop top o bomber o t-shirt o miniabiti. Il messaggio è forte, lo stile, decontestualizzato, è più pulito del solito, persino romantico. Un buon lavoro di semplificazione per accattivare un mercato (Plein cresce a doppia cifra) più ampio.
fetish chic alla ny fashion week
Wang sfila invece a Brooklyn, o meglio, sceglie il quartiere del ponte come capolinea del suo #wangfest, super chic bus-backstage che ha portato in giro le modelle per Manhattan. La prima a scendere è un'esordiente, «tal» Kaia Gerber, fotocopia di mamma Cindy Crawford. Bellissima. Collezione in bianco e nero con piccoli pezzi top e gonne e sottovesti ben drappeggiate e sbiecate e asimmetriche fra il sensuale e un energetico piglio sportivo.
In tensione fa ottimismo e sensualità e sport anche Custo Barcelona che disegna la sua donna contemporanea vestendola di blouson sportivi ma di organza ricamata, di sneaker ricamate, di pantaloni anatomici, di corte tuniche drappeggiate, miniabiti asimmetrici, sempre fra colori e patchwork e luce. Un gran bel lavoro di sostanza. Lo stilista la chiama «moda avanzata» e ha un suo senso considerando l' artigianalità tecnologica di ogni pezzo.
dita von teese alla ny fashion week
Per i suoi vent' anni di moda Jeremy Scott ritrova pezzi iconici come lo scheletro che squarcia la maglia o la t-shirt con la stampa «Viva avantgarde» (già in vendita on line) e ri-porta la piccola Devon Aoki in passerella. La collezione è lo Scott-pensiero fra irriverenze e gag: le felpe che sono abiti sopra-sotto o le sotto vesti di rete di macro (ma macro) cristalli colorati. So funny. Da Fenty Puma Rihanna porta le moto acrobatiche che saltano montagne di sabbia rosa, fra urla di terrore e applausi maschi. Collezione sport/street da manuale tra felpe, t-shirt, cargo, ciclista e short tecnici e colorati. Sneaker e stivali alle cosce molto forti.
teyana taylor per philipp plein copia
Un ottimo lavoro rispettoso del pubblico (giovane) al quale parla. Rihanna esce in sella a una enduro in tuta nera e lime, occhialone e treccia fetish.
Eva Desiderio per ‘Quotidiano.net’
Buoni e cattivi, bellissime e provocanti, sulla passerella di Philipp Plein a New York che spazza via tutti i pregiudizi e sotterra ogni accenno di bon ton in omaggio al fetish-chic e allo spirito irriverente del brand dello stilista (bello e biondo) nato in Germania.
rihanna in moto new york fashion week
Per la sua seconda volta nella Grande Mela, Plein occupa il mitico Hammerstein Baltroom di Midtown, il teatro che accoglie gli ospiti del defilè ad hamburger e champagne serviti su piatti d'argento, in un'atmosfera da quartiere a luci rosse di Amsterdam. Passerella ad alto tasso di seduzione aperta da Adriana Lima e chiusa da Irina Shayk, in mezzo anche modelli machi in jeans strappati e tatuaggi anche teneri e floreali, con effetti di petti nudi e body painting.
dita von teese alla ny fashion week copia
Prima dello show ecco la sorpresa con lo spettacolo della regina del burlesque la sofisticata Dita Von Teese nuda nella coppa di Martini che termina la performance leccandosi un ginocchio. Tra palle stroboscopiche e pole dancer Philipp Plien coglie ancora un successo che gli permette di dire "la moda è nata nelle strade non in atelier".
adriana lima new york fashion weekdita von teese alla ny fashion week copia 2dita von teese alla ny fashion week copia 3cardi b alla ny fashion weekdita von teese alla ny fashion week copia 4
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