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Alvise Losi per ''Libero Quotidiano''
Il re del porno insieme al re del cinema trash italiano anni Ottanta. Una combinazione che sembrava preludere a chissà quale tipo di film. E invece tra Rocco Siffredi e Alvaro Vitali si è trattato solo di un simpatico siparietto televisivo. «Ma quale nuova carriera nel cinema porno?», mette subito le mani avanti il Pierino della commedia nazionalpopolare, con un certo fastidio nella voce. Il dubbio era nato dopo che Siffredi aveva pubblicato sui suoi canali social una foto insieme a Vitali nei panni di Pierino.
«Macché», ribadisce l' attore romano. «Solo perché c' è Rocco si pensa a quelle cose». Deduzione birichina forse, ma pur sempre con una certa logica.
«No no», sgonfia la potenziale polemica è lo stesso Vitali, «si trattava di un servizio per la televisione, per Le Iene a essere precisi. Rocco con me non ha fatto volgarità. Ci siamo limitati a raccontare qualche barzelletta. Anche un po' spinte naturalmente. Ma nulla di strano o brutto o volgare». Ma l' idea dove nasce? «Le Iene volevano fare un servizio con Rocco e hanno pensato di rivolgersi a me, cioè al Pierino protagonista dei film scollacciati anni Ottanta.
Ma è stata una piccola cosa, per una sola puntata che andrà in onda prossimamente». Certo è che la speranza di molti nati negli anni Settanta e Ottanta, cresciuti con i B movie all' italiana, erano già quelle di un ritorno in grande stile di Vitali. A maggior ragione dopo che negli ultimi anni quel tipo di cinema è stato rivalutato anche dalla critica.
Vitali ha lavorato in più di 150 film in quasi 50 anni di carriera, ma solo cinque sono stati girati negli ultimi 25 anni. Pierino torna a scuola, l' ultimo della fortunata serie, datato 1990, è stato di fatto il suo canto del cigno. Anche se un nuovo progetto finalmente c' è. «Sto lavorando a un film», confessa l' attore. «Si chiamerà Fra Pierino».
Ancora? «Quello mi fanno fare», risponde Vitali. «Però è un Pierino diverso, che si fa prete, ma non c' è nulla di scandaloso. Nulla contro la Chiesa, anzi credo che farà tornare molte persone a messa». Resta il fatto che di quella generazione di attori, Vitali sia praticamente l' unico a essere rimasto escluso dal giro del cinema e della televisione. «Il cinema si è dimenticato di me», racconta con tono sereno, «ma non perché Vitali non funziona o non è bravo. Il problema rimane quell' etichetta: io sono Pierino. Esattamente come Paolo Villaggio rimane Fantozzi ».
Il paragone forse farà sorridere molti, ma la realtà è che Alvaro Vitali ha debuttato con Federico Fellini in Satyricon. Per poi recitare anche con Roman Polanski, Dino Risi, Luigi Magni, Pasquale Festa Campanile, Alberto Sordi, Mario Monicelli.
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
Un curriculum che pochi altri attori italiani possono vantare.
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
«Oggi vedo tanti film dove si copiano le mie battute e barzellette», dice lui. «Ho una sceneggiatura nel cassetto che spero possa convincere qualcuno, si intitola Il pirata di Malta». Non è facile per Vitali oggi rientrare nel cinema che conta. «Sicuramente è importante farsi vedere», riconosce l' attore. «Pure questa cosa con Rocco magari può dare una mano». Ma entro certe condizioni. Niente talent per vecchi vip. «Rifiuterei L' Isola dei Famosi perché è troppo faticosa. A 67 anni mangiare sabbia non è più cosa».
ALVARO VITALI
ALVARO VITALI
FELLINI E ALVARO VITALI
ALVARO VITALI
ALVARO VITALI GIANBURRASCA
gol46 alvaro vitali
PIERINO ALVARO VITALI jpeg
ALVARO VITALI
ALVARO VITALI - EDVIGE FENECH - LINO BANFI
ALVARO VITALI PIERINO
ALVARO VITALI
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
ALVARO VITALI
ALVARO VITALI IN PIERINO
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
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