LO “SQUALO” AZZANNA L’EUROPA - NON DITE A MEDIASET CHE MURDOCH VUOLE CREARE UNA PAY TV EUROPEA, PARTENDO DA ITALIA, GERMANIA E GRAN BRETAGNA - SAREBBE UNA RIVOLUZIONE PER I DIRITTI TV DEL CALCIO

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Giuliano Balestreri per "Repubblica.it"

Rupert Murdoch studia la pay tv europei. Lo "squalo" sta "esplorando" la possibilità di utilizzare la sua quota di maggioranza in BSkyB ,dove è salito lo scorso anno al 39%, per raggruppare le sue emittenti Sky in Italia, Regno Unito e Germania in una piattaforma paneuropea a pagamento: lo scrive il Financial Times citando fonti a conoscenza del progetto.

Si tratta di un'operazione ancora nelle "fasi iniziali di valutazione", aggiunge il giornale, che vedrebbe l'acquisto di Sky Italia e Sky Deutschland - controllate da Murdoch attraverso la 21st Century Fox - da parte del gruppo satellitare britannico: un'operazione da circa 10 miliardi di euro.

Un'operazione che rivoluzionerebbe il mercato dei diritti televisivi europei che potrebbero essere acquisiti a questo punto da un unico soggetto e poi trasmessi nei paesi dell'Unione europei sfruttando il principio della libera circolazione dei beni e dei servizi.

D'altra parte una sentenza del 2011 della Corte di Giustizia europea ha chiarito che è un diritto dei cittadini europei comprare l'abbonamento alla pay nel paese che preferiscono - o per loro più conveniente - e poi guardare la televisione con il loro decoder e la loro scheda dove preferiscono.

Per esempio, dal 2015 la Champions League, in Italia, sarà trasmessa in esclusiva da Mediaset Premium, ma se la fusione tra i network di Murdoch andasse in porto, nulla vieterebbe a Sky di trasmettere le stesse partite utilizzando i diritti acquisiti in Inghilterra o Germania in Italia. Magari traducendo semplicemente la telecronaca.

Certo, un'operazione del genere passerebbe sotto il vaglio dell'Antitrust Ue che vede di cattivo occhio ogni eccessiva concentrazione, ma in questo caso il gruppo potrebbe far prospettare conseguenza positive sul fronte dei consumatori con maggiori servizi e minori costi. D'altra parta anche Mediaset sta valutando un progetto simile: il gruppo della famiglia Berlusconi ha avviato il progetto di integrazione delle attività pay in Italia e in Spagna con l'obiettivo di rafforzarsi e attrarre un partner industriale internazionale.

Una delle fonti citata dal Ft ha comunque sottolineato che al momento non ci sono colloqui in corso tra BSkyB e Fox, e che un'operazione non è "imminente", d'altra parte ci sarebbero da vincere anche le resistenze degli azionisti di minoranza della società inglese che difficilmente saranno felici di vedere le loro quote diluirsi a favore del magnate australiano. Fox, però, ha degli argomenti forti: un raggruppamento del genere dovrebbe creare un maggior valore da queste attività attualmente frammentate.

Ogni eventuale accordo dipenderà dall'allineamento dei valori delle controllate. E quindi anche dal fatto che Sky Italia si assicuri i diritti tv per la Serie A. Inoltre se la controllata tedesca, quotata in Borsa, con i suoi 3,5 milioni di abbonati, ha una capitalizzazione di 5,5 miliardi di euro, mentre Sky Italia con i suoi 5 milioni di abbonati viene valutata intorno ai 5 miliardi.

 

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