DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Lo chef Gianfranco Vissani si racconta a Radio Uno, ospite della trasmissione Un Giorno da Pecora. Durante il programma, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, il cuoco ha esordito dicendo che per uno che fa il suo lavoro non conta avere il "phisique du role":
Non faccio distinzioni tra cuoco magro e meno magro. Io, ad esempio, sono dimagrito di ben 36kg, pesavo 166 kg e ora peso 130kg.
Un regime alimentare ferreo, di cui Vissani ha parlato nel dettaglio.
Mangio due uova sode, carne, l'importante è non usare olio e sale. I carboidrati? Per un periodo sono banditi. Ho cominciato ad ingrassare da quando avevo smesso, fumavo 80 Marlboro al giorno, ma ho smesso da 5 anni e sto benissimo. Il mio obiettivo è arrivare al mio peso forma ideale: 90kg.
Al di là dei regimi dietetici salutisti, Vissani è famoso per non essere un amante della cucina vegetariana. Sul menù pasquale confessa:
Per Pasqua ho ordinato 12 capretti e 20 agnelli. A noi piace molto la coratella... Io prendo gli agnelli più piccoli perché sono più saporiti. Se mi dispiace uccidere gli agnelli? No, perché mio padre li uccideva a mani nude. E li ho uccisi anche io. È come il pollo o il coniglio. Bisogna utilizzare sempre un piccolo coltello che possa arrivare al cuore per fare uscire più sangue possibile, con un colpo secco, in modo che la carne rimanga bianca.
A chi gli domanda se queste scene lo impressionino, lo chef risponde sicuro:
No, non mi fa impressione. Se mi sento "un po' assassino"? No, per la miseria, assolutamente no.
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