
FLASH – IL CAMBIO DI VERTICE A RETE4 (ENTRA GIORGIO GRIGNAFFINI, ESCE SEBASTIANO LOMBARDI) È SOLO…
1. LA CLASSIFICA DEI 50 MIGLIORI COCKTAIL BAR DEL MONDO E AL 21ESIMO POSTO SI È CLASSIFICATO IL JERRY THOMAS PROJECT DI ROMA. UNICO ITALIANO
http://www.olivemagazine.com/just-in/the-worlds-50-best-bars-2015-results/11710.html
2. SPEAKEASY A GOGÒ
Lady Coratella per Dagospia
Nel mondo anglosassone pasteggiare con Martini cocktail o bere Sazerac, Manhattan o un qualsiasi classico della mixology prima di alzare le chiappe dal ristorante è consuetudine da sempre. Molti cocktail sono nati negli Stati Uniti, in Inghilterra si producono tradizionalmente fra i migliori distillati in circolazione e, da ultimo, anche in Italia quelli che hanno perso il treno del birrificio stanno provando a produrre Gin nelle numerose portinerie dismesse. Il risultato ve lo lascio immaginare: se ne salvano pochi. In compenso il vermuth italiano se lo cagano più all'estero che da noi.
Accompagnare il pasto bevendo vino non è costumanza così diffusa fuori dall'Italia e il consumo pro capite di vino negli ultimi anni è drasticamente diminuito anche qui da noi. In compenso si bevono molti più distillati e dilaga il bere miscelato un po' ovunque. Anche troppo, direi.
Gin corner, speakeasy, con tanto di parola d'ordine secondo il vecchio stile del proibizionismo, dove si beve e si fuma a tutta birra, per quanto riguarda le grandi città. Ma resistono ancora gli apericena e addirittura qualche happy hour un po' più defilato: luoghi perfetti per bere e rimorchiare senza grossi investimenti sulla seduta al ristorante, che se poi delude le speranze del dopocena diventa un pessimo investimento a base di sbadigli e borborigmi.
Insomma più beviamo e meglio è. Vogliamo stonarci, poche storie, ma a fronte di questo proliferare di cocktail, barman, mixology da bar latteria con spettacolarizzazione della faccenda, rimane il fatto che abbiamo una scuola di barman italiani in giro per il mondo che fa invidia a parecchi e il migliore bar italiano nella classifica 50bestbars appena uscita, è il Jerry Thomas project di Roma, sede, inoltre, di un'importante luogo di formazione per barman, capitanato da Antonio Parlapiano detto "Il Professore".
Una gran bella figura per Roma questa volta, anche perché fra i primi 50 classificati il Jerry Thomas è l'unico presente. Il bar in Italia sta crescendo e presto anche Torino e Milano riusciranno ad entrare fra i 50 migliori.
O, almeno, speriamo.
Caro Dago,
dai una tiratina d'orecchie a Lady Coratella, perché nell'ultimo suo Dagoreport scrive che c'è solo un cocktail bar italiano nella classifica dei primi 50 al mondo. O meglio, un coctail bar romano. Poi, per urticare maggiormente i rosiconi milanesi e torinesi concede che anche loro prima o poi ce la faranno a entrare nella Top50. Peccato che Milano ci sia già: al 46esimo posto troviamo appunto il Nottingham Forest di Milano.
Con immutata stima
Nottingham Forest di Milano
Nottingham Forest di Milano
Mirko
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