
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Albertina Grey per Dagospia
Per dare un senso alle feste mi sono fatta un giretto dei pub con i miei amici del cuore. Un tradizione popolana, che conserva un certo fascino qui a Londra. Abbiamo iniziato dalle mille luci del Churchill Arms di Kensington, per finire con una bevutina sul terrazzino del The Queen of Hoxton a Shoreditch. Tra i fumi dell’alcol abbiamo ricordato i fasti del 2016 della nostra amata Italia, che vista dalla perfida Albione è davvero un magnifico teatrino senza posa.
beatrice borromeo pierre casiraghi
Così, mentre noi viaggiavamo a calici di chardonnay australiano, provate questo DB Reserve davvero unico, i morti di fama facevano le valige per trasferirsi in montagna. Quest’anno pare che albergare sulle Alpi sia l’unica cosa giusta da fare. A Verbier si è abbattuta la sventura Belèn. Nel Vallesse pare la considerino al pari dell’uragano Katrina. Tutta la sagrada famiglia argentina, non proprio una sobria combriccola di gitanti confidenti con gli usi dell’alta quota elvetica, si è piazzata nella cittadina, considerando la scelta molto chic e un po’ fuori dai soliti giri.
Peccato che non ci sia un fiocco di neve. Un evento raro e assai increscioso. Così gli svizzerotti locali, abituati a bruciar streghe, hanno accomunato l’evento funesto all’arrivo della showgirl. A Gstaad si è invece piazzata la combriccola Borromeo-Casiraghi, che quest’anno va oltre la solita doppia coppia Beatrice- Pierre, Andrea-Tatiana, e comprende anche Carlo Borromeo con Marta Ferri.
Mi narrano gli amici del Palace, che è tutta una processione verso il pancione di Beatrice, che sgraverà a gennaio e sarà incoronata prima mamma vip del 2017. Ma la cittadina del cantone Bernese verrà sconvolta da ben altro avvento: per Capodanno è in arrivo Gianluca Vacchi. Che come rivelato da Dagospia ha intrapreso la carriera di dj glam. Sarà infatti il mattatore alla consolle di una serata musicale che lui stesso ha dedicato al suo mito dandy: il grande Gatsby. Roba da far rigirare nella tomba il povero Francis Scott Fitzgerald.
GIANLUCA VACCHI IN TACCHI A SPILLO
Prima di calcare le orme del novello David Guetta, il milionario più social del pianeta si è fatto un regalo: si è concesso un paio di notti bollenti nella sua magione di Cortina d’Ampezzo in compagnia delle tre sorelle Buccino. Un tris bombastico del quale va molto fiero, ma che ha messo le sue doti a dura prova. Per sedare i bollenti spiriti della sua compagna di balletti Giorgia, già sul piede di guerra della gelosia, le ha regalato una preziosissima vestaglia di visone firmata Fendi.
All’altezza del pub Little Nan’s di Deptford, mentre lo chef improvvisato insisteva per farci assaggiare il suo pasticcio di piccione, ci siamo imbattuti in una gola profonda (ex ministero degli Interni) che ci ha svelato che anche Matteo Renzi si è concesso un a pausa sulle Dolomiti. Il Bomba è stato avvistato da un maestro di Selva di Val Gardena, che lo ha incrociato sulla piste agghindato in tuta nera firmata EA 7 (Giorgio Armani) e ci ha rivelato che l’ex premier è un pericolo da scampare, anche con gli sci ai piedi.
Davanti al caminetto dell’ Antelope in zona Tooting, quando armai ciondolavamo pericolosamente ci siamo dati appuntamento con Moreira, brasiliana tutto pepe, che se l’è cantata subito sull’avvistamento dell’eterno giovanotto Vincent Cassel sulla spiaggia di Florianopolis. L’ex marito di Monica Bellucci era con la strepitosa fidanzatina (ha solo 27 anni) Tina Kunakey.
Una mulatta con poppe naturali da sballo che Cassel considera una vera ossessione sessuale in grado di garantirgli il segreto di eterna erezione e conseguente giovinezza. Ma il piatto forte della nostra nottata a base di calici di bianco fruttato è arrivata al Flask. Quando abbiamo oltrepassato la porta dello storico localino ci siamo scontrati con un’aria di mestizia. Di quelle che ci riportano di colpo sul pianeta terra. Samantha, vecchia amica di Vogue UK, informatissima sui pettegolezzi delle top model, era parecchio giù di corda.
Se ne andava narrando che la dipartita di Franca Sozzani, pace all’anima sua, creerà uno smottamento tellurico che si infrangerà sull’Italia, sull’Inghilterra ma addirittura sugli Usa. Ora, a me pareva esagerata, ma in realtà mi duole dover far notare a tutti i ben pensanti che Madonna Franca Sozzani, era al centro di un sistema da lei stessa creato di incrocio tra stilisti, fotografi, pubblicitari, editoria, modelle e tutto ciò che fa girare soldi nel fashion system.
Ora in molti sono rimasti orfani e temono per le proprie società e per i propri fatturati. The question is: who will replace Signora Sozzani? Ecco, chi prenderà lo scettro di Vogue Italia? Che vuol dire denaro, potere e affari: molti affari privati? Fatemi una cortesia cari gossippari da strapazzo, non accostate più la poltrona più ambita della moda a questa signorina, tale Enrica Ponzellini. Lo sanno tutti che era una protégé della Sozzani per via degli affari bancari che il padre Massimo Ponzellini, arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, aveva garantito al mondo della moda.
FRANCESCO CARROZZINI E FRANCA SOZZANI
Vi avevo già narrato che alla figlia era stata dato l’incarico di barcamenarsi con Vogue Bambino. Come da programma ha riempito le pagine del mensile dei figli (molti davvero orribili) delle sue amiche, vestendoli con tutte le marchette possibili e immaginabili. Pensate davvero che a questa rampollino si possa dare in mano Vogue Italia? Poi ho sentito fare il nome di Cristina Lucchini. Sarebbe andato benone circa 10 anni fa.
Ora, mi narrano amici milanesi che la incrociano rigorosamente allora dell’aperitivo, che le sue quotazioni siano cadute in disgrazia proprio per via dell’antipatia manifesta della trapassata Sozzani. Difficile pensarla come candidata alla successione. Idem si dica per Anna Dello Russo, già a Vogue Japan e badante ufficiale di Stefano Gabbana. Al solo ninnare D&G, la Signora Franca avrebbe fatto un salto carpiato triplo. Quindi, zero possibilità con questi sponsor pessimi.
Infine sento fare, lo ha fatto anche la mia amica Samantha, il nome di Stefano Tonchi, oggi comodamente arrangiato a W e una volta editor dell’Uomo Vogue e creatore di meraviglie per T: The New York Times Style Magazine. Questo sarebbe un nome giusto perché uomo di due mondi: quello con il denaro made in Usa e quello con lo stile Made in Italy. Però pare che Tonchi, augusto fiorentino, non piaccia al management italiano: avrebbe troppe pretese economiche. Allora chi? Chi potrà garantire una certa continuità?
nozze di giovanna battaglia e oscar engelbert 4
Ecco, qui cade l’asino. Non ci sarà nessuna continuità. Con la morte di Franca Sozzani finisce un’epoca. Gli stilisti non hanno più bisogno di essere guidati, di farsi scegliere le modelle, di farsi indicare i fotografi, di farsi fare la lezione e di pagare sotto varie forme - dalla pubblicità alle commissioni - delle tangenti mascherate per entrare a far parte di un sistema. È roba che va bene per prontisti della moda, provinciali che non hanno capito le regole del gioco ai piani alti.
Sono abbastanza convinta che i tempi stiano cambiando e che la nuova visione di cui c’è bisogno per Vogue sia giovane, social, dinamica, veloce. Il nome nuovo che sento portare avanti con insistenza è quello di Giovanna Battaglia. Sposa del milionario svedese Oscar Engelbert, quindi non bisognosa di sgraffignare nulla. Anzi, amica del jet set internazionale come ha dimostrato il suo matrimonio stellare a Capri, l’estate scorsa.
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Cresciuta nel modo della moda italiano, ma con un gusto personale niente affatto commerciale e molto eclettico. Abbastanza giovane, per interpretare gli stili delle nuove generazioni e capire il mondo web. Già inserita nel mondo Condé Nast, perché ha lavorato per Vogue Pelle, Vogue Gioiello, Vogue Uomo, Vogue Cina, Vogue Germania. È stata una blogger di moda quando gente come Chiara Ferragni andava a imparare a usare un iphone.
Ha un profilo internazionale per essere ascoltata, non tanto da cariatidi come Giorgio Armani o Diego Della Valle, ma dalla nuova generazione di designer italiani come Alessandro Michele di Gucci, che stanno cambiando la prospettiva della moda. Ecco, io punto una sterlina su Giovanna. Faccio il mio imbocca al lupo a tutti voi per un felice 2017. Crepi il 2016, con tutti suoi cadaveri eccellenti.
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