LE FACCE DA FICTION DI ALMODÓVAR - LA SVOLTA DEL REGISTA: LE SUE NUOVE MUSE ARRIVANO TUTTE DAL PICCOLO SCHERMO: “MI HANNO CONVINTO DURANTE IL CASTING. IO NON VEDO TV”

Laura Cardia per “la Stampa”

almodovar

Dopo le giocose follie de Gli amanti passeggeri, Pedro Almodóvar torna all’amato universo femminile, con un dramma «duro, meno barocco e con meno umorismo». Le riprese di  Silencio, il suo ventesimo film, inizieranno il 6 maggio, toccheranno regioni inedite, come la Galizia, la sierra di Huelva e i Pirenei aragonesi, e utilizzeranno una nuova gamma di colori che comprende il verde, il grigio e il terracotta. «Anche se - racconta il regista - la responsabile dei costumi Sonia Grande e il direttore artistico Antxon Gómez mettono sempre qualcosa di rosso in valigia. Ormai mi conoscono e sanno che mi faccio tentare, nonostante decida di essere sobrio». 

Non sono finite qui le novità di Silencio. Il cast è un all stars femminile e molto televisivo. Le protagoniste sono la 50enne Emma Suárez e la 30enne Adriana Ugarte: interpretano Julieta, il personaggio principale, nelle diverse fasi della sua vita. Julieta, spiega El Deseo, la casa di produzione di Almodóvar, lotta «per sopravvivere sull’orlo della follia»; il film parla «del destino inevitabile, del complesso di colpa e di questo mistero insondabile che ci fa abbandonare le persone che amiamo, cancellandole dalla nostra vita, come se non avessero mai significato nulla».
 

adriana ugarte

Dal piccolo schermo
Per le due attrici è la prima volta agli ordini di Almodóvar. Emma Suárez ha una solida carriera cinematografica e teatrale e ha vinto un Premio Goya. Adriana Ugarte è uno dei volti più popolari della televisione spagnola: è stata la protagonista de La señora, una fiction che seguiva anche la regina Sofia, e di El tiempo entre costuras, tratto dal best seller di Maria Dueñas (in Italia, la serie è arrivata, con tagli vari, su Mediaset, con il titolo Il tempo del coraggio e dell’amore).

Le accompagnano, in ruoli secondari, Inma Cuesta («l’amica fedele e infedele»), Pilar Castro («casuale compagna di viaggio, liberal stile radical chic»), Nathalia Poza («l’intransigenza e la superiorità morale»), Michelle Jenner («l’amica dell’infanzia, responsabile moda di una rivista»), Daniel Grao («l’uomo, un pescatore galiziano»), Blanca Parés («figlia del pescatore e di Julieta, la maggior parte del silenzio si riferisce a lei, una sconosciuta per sua madre») e Rossy De Palma, unica attrice almodovariana sopravvissuta al ricambio generazionale in corso.
 

bianca pares

La maggior parte delle attrici di Silencio proviene dalla televisione. Inma Cuesta è stata lanciata da Águila roja, da anni il serial più visto di TVE1. Michelle Jenner è stata la lolita più amata in Los hombres  de Paco e ha riconquistato le platee televisive nei panni di Isabella di Castiglia, nella serie Isabel; Blanca Parés ha appena lasciato Il segreto, serie amatissima anche su Canale 5. La svolta televisiva di Almodóvar non è passata inosservata. «Alcune attrici sono volti molto conosciuti della televisione - ha ammesso il regista - ma io quasi non vedo la tv, così posso dire che mi hanno convinto durante il casting». 
 

Ricambio generazionale
In realtà anche negli Amanti passeggeri c’erano molti attori provenienti dalla tv, da Blanca Suárez, una delle it girl del momento in Spagna, a Hugo Silva e Miguel Ángel Silvestre, che qualche anno fa sono stati due autentici fenomeni di fanatismo adolescenziale, grazie alle loro serie, Los hombres de Paco e Sin tetas no hay paraíso (Silvestre è protagonista anche di Velvet, in onda su Raiuno). 
 

emma suarez

Da qualche tempo le serie televisive sono la vera palestra dei giovani attori, che passano poi al cinema, grazie anche alla legge spagnola, che obbliga le catene televisive private a investire il 5% delle loro entrate in produzioni cinematografiche. La durissima crisi economica, che ha dimezzato la realizzazione di film, ha fatto il resto: produttori e registi preferiscono puntare su attori già conosciuti e amati, piuttosto che rischiare su giovani sconosciuti. Il ricambio generazionale del cinema spagnolo passa così attraverso la televisione e la svolta di Almodóvar benedice la tendenza. Anche se lui non guarda la tv.

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