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L'INTERVISTA A BARENBOIM:
https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/23/news/barenboim_spagna_franchismo-268140695/
Riceviamo e pubblichiamo da Pierluigi Panza:
E no caro Barenboim, direttore dal passaporto multitasking. Il Tuo attacco di oggi è proprio fuoritempo, come spesso avviene ai direttori d’orchestra quando lasciano la bacchetta e vanno fuori dal seminato. “La Germania ha fatto i conti con il proprio passato. Spagna e Italia no”. Nient’affatto: la Germania ha rimosso il proprio passato e, per vederlo facilmente con i tuoi occhi Ti basta che fai due passi fuori dal teatro di Berlino, che dirigi.
Berlino, proprio nel suo centro, ha cancellato, ha rimosso (non fatto i conti, bensì il contrario) tutti i segni sia delle due Guerre (perse), quelli della distruzione dovuta alla sconfitta del nazismo e anche tutti i segnacoli della successiva Guerra Fredda, che Berlino e il suo Muro hanno incarnato.
A seguito di una esplicita volontà politica, sostenuta anche dall’opinione pubblica persino attraverso spontanei referendum, il centro di Berlino è ritornato ad essere quello della capitale della Prussia, prima delle guerre e della Guerra Fredda. Il progetto dell’Humboldt Forum dell’italiano Franco Stella è la ricostruzione di un falso storico, di un castello pseudo Hohenzollern che – mutato nei secoli – era stato distrutto causa guerra nazista.
A Berlino si è scelto di cancellare la traccia della storia proprio per non fare i conti con quel vuoto inquietante che ricordava il nazismo. Si è preferito ricostruire una Prussia immaginaria che non c’era. Davanti all’Humbold center, presso l’Altes Museum, si è costruito un nuovo ingresso (la Simon Gallery di Chipperfield) nello stile dei Propilei ateniesi, quell’Atene mito della Germania ottocentesca, quella prima delle Due Guerre perdute e rimosse.
E che dire, poi della Postdamer Platz con il Sony center o della Marlene Dietrich Platz progettata da Renzo Piano che hanno completamente cancellato quella faccia di Berlino Est che richiamava a un passato sinistro: la Stasi, quella delle “Vite degli altri”? Su dei bei grattacieli international style, su delle abitazioni dall’abaco pulito, ma che in nulla rimandano a ciò che è stato e non c’è più.
Caro Baremboim, la Germania ha scelto di nascondere la polvere del passato sotto il tappeto. Non vuole fare i conti seriamente, è passata alla sostituzione con ciò che c’era prima: una Prussia dominante in Europa.
ricostruzione del castello degli hohenzollern 2r piano marle dietric platzingresso ateniese all'isola dei musei di chipperfieldpotsdamer platz, berlincentro di berlino con il vuoto della ii g minizio novecentoricostruzione del castello degli hohenzollern 1
Pierluigi Panza
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