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Estratto da repubblica.it
La ministra della cultura disgustata dal discorso di Triet
Il ministro della cultura Rima Abdul Malak disgustata dal discorso "ingiusto" della regista francese Justine Triet, che ha denunciato la riforma della pensioni dopo aver vinto la Palma d'oro al festival di Cannes. "Felice di vedere che la Palma d'oro è andata a à Justine Triet, decima volta per la Francia! Ma disgustata dal suo discorso così ingiusto. Quel film non avrebbe mai visto la luce senza il nostro modello di finanziamento francese al cinema che permette una diversità unica al mondo. Non dimentichiamolo".
Justine Triet contro il governo e a favore delle proteste
Emozionatissima e combattiva la regista francese Justine Triet ritirando la Palma d'oro per il suo film 'Anatomie d'une chute' ha detto: "Quest'anno il paese sta vivendo proteste potenti e unanimi sulla riforma delle pensioni. E questo percorso di dominio del potere sta diventando sempre piu' palese" e sta esplodendo in tutti i settori. Anche se a livello sociale è il luogo in cui si nota di più, è qualcosa che si può vedere in tutti gli ambiti della società e il cinema non vi sfugge. Questa contestazione è importante perché riguarda tutti i settori compreso quello del cinema che il governo liberale sta riducendo a merchandising della cultura distruggendo l'eccezione culturale senza la quale non sarei qui davanti a tutti voi. Dedico il premio a tutti i giovani registi uomini e donne e quelli che non riescono a fare il loro film".
Tutti i vincitori dei principali premi al 76° Festival di Cannes:
Palma d’oro: Anatomie d’une chute di Justine Triet
Camera d’or: L’albero delle farfalle d’oro del regista vietnamita Thien An Pham
Miglior attrice: Merve Dizdar (Kuru Otlar Ustune) del regista turco Nuri Bilge Ceylan
Miglior sceneggiatura: Sakamoto Yuji (Monster di Kore-Eda Hirokazu)
Miglior attore: il giapponese Koji Yakusho (Perfect Days di Wim Wenders)
Premio della giuria: Kuolleet Lehdet (Le foglie morte) di Aki Kaurismaki
Miglior regia: Tran Anh Hung (La passion de Dodin Bouffant)
Grand prix: The Zone of Interest di Jonathan Glazer
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