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LA PAURA NON PASSA MAI DI MODA - L'HORROR È L'UNICO GENERE CINEMATOGRAFICO, INSIEME ALLA COMMEDIA, A NON VIVERE DI ALTI E BASSI (COME I WESTERN O I MUSICAL, IL CUI INTERESSE "FLUTTUA" NEL TEMPO) - IL MOTIVO? LO SPAVENTO FA PARTE DELLA NATURA UMANA E FUNZIONA PER ATTIRARE L'ATTENZIONE - L'ORRORE RIESCE AD "ADATTARE" LA PAURA AI TEMPI: DAL PRIMO FILM "DA PAURA" DEI FRATELLI LUMIERE, PASSANDO PER "NOSFERATU", FINO AGLI HORROR MODERNI, "AGGIORNATI" AL POLITICALLY CORRECT DI OGGI...
L arrivo di un treno alla stazione di Ciotat DEI FRATELLI LUMIERE
Estratto dell'articolo di Alberto Crespi per “la Repubblica”
Fin dal 1895 si va al cinema per ridere, per piangere, per innamorarsi di attori & attrici e per spaventarsi – non necessariamente in quest’ordine. Il primo film “di paura”, secondo i racconti di chi c’era, fu quello dei Lumière in cui un treno sembrava uscire dallo schermo e travolgere gli spettatori. […] Nel 1922 arrivò Nosferatu, e con lui tutte le creature su cui il cinema campa da un secolo: vampiri, licantropi, zombie, streghe assortite.
Il genere horror viene nobilitato a partire dagli anni Sessanta, da La notte dei morti viventi di George Romero in poi. Ma in realtà attraversa tutta la storia del cinema senza mai conoscere crisi. Altri generi, dal western al musical, vivono alti e bassi. L’horror e la commedia no, per il motivo suddetto: c’è sempre bisogno di ridere e c’è sempre bisogno di aver paura, è una forma di esorcismo rispetto alla vita e funziona sempre. […]
Poi, certo, esistono i prototipi. Come Shining, film unico e irripetibile, anche se Stephen King (geloso del genio di Stanley Kubrick) ha voluto insistere in seguiti improbabili. O come vorrebbe essere il nuovo film dell’indiano-americano M. Night Shyamalan, Bussano alla […] Shyamalan si sente un autore, e lavora su una paura sottile che si insinua nel quotidiano, attraverso lievissimi spostamenti di tono: fino alla rivelazione che tutti ormai conosciamo, Il sesto senso potrebbe essere un film “realistico”.
Invece Bussano alla porta sembra, per la prima ora, un horror, un film “di paura” classico aggiornato al politically correct del terzo millennio: una coppia gay (entrambi bianchi, intellettuali, per benino) con una bimba adottata (cinese) affitta una capanna nella foresta; arrivano sul posto quattro energumeni armati fino ai denti […].
Sembra che vogliano fare a pezzi la famigliola, ma la trama prende ben presto una piega mistica e viaggia verso l’Apocalisse. Il film ha un problema gravissimo: oltre a far paura (nella prima parte), fa anche ridere. Ma non volontariamente.
la notte dei morti viventi 5
paura
paura
la notte dei morti viventi 3
paura
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