flavio insinna

PER INSINNA CI VUOLE IL ‘REHAB’ - MAIL: ‘CARO DAGO, ALTRO CHE LA ‘SOLIDARIETÀ’ DEL DIRETTORE DI RAI1 ANDREA FABIANO: IN AMERICA IL CARO FLAVIO SAREBBE STATO LICENZIATO O SPEDITO A UN CORSO DI ‘ANGER MANAGEMENT’, GESTIONE DELLA RABBIA - ABBIAMO IMPORTATO MOBBING, STALKING, E SEXUAL HARRASSMENT, MA ANCHE MALTRATTARE IL PROSSIMO È UN COMPORTAMENTO CHE, SE GUADAGNI 1,5 MILIONI DI EURO L’ANNO, NON TI PUOI PERMETTERE

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

Caro Dago,

 

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qui tutti giudicano sul caso Insinna, molti lo difendono, sostenendo che nel privato si dicono e fanno cose ben peggiori di quelle che mostriamo in pubblico. Solo che questa sfuriata non è stata fatta al telefono con un amico, né in una riunione di redazione con una decina di autori e produttori (e anche lì ci sarebbe molto da dire), ma davanti al pubblico della trasmissione.

 

Dagli Stati Uniti abbiamo importato concetti da noi ignoti come ‘mobbing’, ‘stalking’, ‘sexual harrassment’ (tanto sconosciuti che manco li abbiamo tradotti, visto che ci mancava il termine italiano), e comportamenti prima considerati ‘goliardate’, galanterie, prepotenze, sbruffonate, sono diventati reati.

ANDREA FABIANOANDREA FABIANO

 

Mi dispiace deludere i difensori dell’eroe nazionalpopolare – tra cui, incredibile!, il suo capo, il direttore di Rai1 Andrea Fabiano – ma la sfuriata di Insinna negli Stati Uniti avrebbe portato l’azienda a:

 

a) licenziare su due piedi (e per giusta causa) il dipendente;

b) in alternativa, trovare un accordo stragiudiziale per il mantenimento del posto di lavoro che passi per un corso di ‘anger management’: una riabilitazione che insegni al dipendente come si gestisce l’ira e come si trattano i colleghi.

 

Perché qui non siamo di fronte a due impiegati che litigano davanti alla macchinetta del caffè. Qui c’è un signore che prende 1,5 milioni di euro per fare mezzora di tv al giorno per pochi mesi all’anno, e da cui dipende l’immagine di un’azienda da 13mila dipendenti e 2 miliardi di fatturato, e soprattutto di uno staff di decine (centinaia?) di persone.

 

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Parte di quel milione e mezzo è un “premio” che va a chi ha una posizione di vertice: inclusa in quella cifra monstre c’è la responsabilità delle sue azioni e del benessere del luogo di lavoro. Se non si è in grado di garantirlo, un’azienda non si gira dall’altra parte, ma prende provvedimenti.

 

Chissà, forse questo video insegnerà davvero a molti prepotenti a essere più buoni, come Insinna predicava a ‘Cartabianca’, o quantomeno a fingere meglio in pubblico, visto che ci può sempre essere qualcuno col cellulare in tasca…

 

 

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John Marrabbio